Liquidazione del consorzio imprenditori area PIP: abbattute le spese di gestione per le imprese.
All’entusiasmo dell’amministrazione, del Sindaco Cariello e del Liquidatore del Consorzio Area PIP, Di Lascio, segue la polemica dell’Associazione Insieme X Eboli con Angela Maria Scarpa e Dario Landi, che nella Zona Industriale di Eboli ha avuto sempre un ruolo attivo con un Assessore e un componente del CdA.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Cancellazione delle spese di gestione che per anni sono risultate un peso per gli imprenditori, abbattimento di circa i due terzi dei costi complessivi, pur nella complessità della fase di liquidazione. Il tutto per creare le precondizioni di un nuovo sviluppo dell’area industriale. – Si legge in una nota stampa del Comune di Eboli – E’ questo il quadro dell’area PIP di Eboli, dove ogni decisione è stata condivisa da tutti i protagonisti che hanno partecipato al rilancio dell’imprenditoria e del lavoro locale. «Quanto riportato dalla stampa in queste ore – precisa i sindaco, Massimo Cariello -, non solo non corrisponde alla verità, ma segnala anche un evidente tentativo di impoverire l’azione di rilancio dell’economia cittadina. Sarebbe bastato informarsi per sapere come la liquidazione del consorzio, voluta dagli stessi imprenditori e condivisa dall’Amministrazione comunale, sia un atto storico, decisione che ha consentito di risparmiare notevoli risorse, non gravando più sulle singole imprese».
Le notizie riportate nelle ultime ore, circa una presunta preoccupazione degli imprenditori in riferimento ad ingenti somme da pagare per la liquidazione, sono smentite dall’intervento del professionista incaricato di perfezionare la procedura. «Sono rimato sbigottito alla lettura di notizie e cifre relative alla liquidazione del consorzio area PIP – spiega Ciro Di Lascio, liquidatore incaricato della procedura -. Non solo le cifre sono false, ma in più si paventa una preoccupazione degli imprenditori che in realtà è piuttosto un’evidente soddisfazione. Innanzitutto si parla di una sorpresa per i singoli operatori: è falso, perché ogni atto è stato approvato nell’assemblea, quindi condiviso da tutti. Inoltre, forse il passaggio più importante, la somma tra incarico, contezioso e fondo cumulativo per le spese ammonta a 54mila euro all’anno e per due anni, quindi poco più di 100mila euro da dividere tra tutti gli imprenditori.
Basti pensare che, prima della fase di liquidazione, gli imprenditori avevano spese per 150mila euro all’anno, il che significa che abbiamo abbattuto i costi per circa i due terzi ed in più realizzato la liquidazione, che significa mai più costi aggiuntivi per le singole imprese».
Ma alla esultanza dell’Amministratore fa da contraltare la posizione dell’associazione Insieme X Eboli che nel passato alcuni suoi esponenti sono stati impegnati direttamente nelle politiche industriali dell’area PIP, con l’ex Assessore alle Attività produttive Maria Sueva Manzione e l’avvocato Carmela Landi nel CdA dell Consorzio Area PIP che a proposito ci fa pervenire una nota.
«E’ arrivato il finale della più scontata delle storie, – si legge nella nota stampa di Insieme X Eboli – il dato ora è certo: gli imprenditori che hanno investito, o stanno per investire, nella ex Area P.I.P. del Comune di Eboli sanno che il costo delle opere di urbanizzazione è pari a euro 15,06 x mq dei Lotti assegnati. La Determinazione del Responsabile della Manutenzione e Grandi Opere n. 390 del 17 dicembre 2019 restituisce la verità rispetto alle tante false dichiarazioni del Sindaco (basta leggere il Verbale di Assemblea della Società Consortile oggi in liquidazione del 26 ottobre 2018), alle omissioni ed alle manomissioni di questi anni sull’argomento P.I.P.. Ora l’incapacità e l’incompetenza di questo Sindaco e della sua maggioranza appaiono purtroppo per quello che sono.
Dopo che il Consiglio Comunale ha approvato un Regolamento “Area Industriale” senza capo ne coda, – si persegue nella nota stampa – nei prossimi giorni il testo della Determinazione e gli allegati esposti saranno letti e riletti. L’ennesimo obbrobrio amministrativo è dietro l’angolo, a partire dal fatto che non si fa alcuna menzione di come obbligatoriamente il Comune (art. 6 degli atti di assegnazione in proprietà dei Lotti) deve impegnarsi “ad utilizzare le somme restituite, al netto degli eventuali oneri dalle modalità di attribuzione dei finanziamenti utilizzati, esclusivamente per reinvestirle nella realizzazione di ulteriori opere a servizio dell’Area P.I.P.”.
Cominciamo da questo, dove sono i progetti di queste ulteriori opere? Chi deve rispondere a questa domanda? Il Sindaco pluri Assessore, gli Assessori al ramo presenti e passati, il Presidente della Commissione Attività Produttive o il Presidente della Commissione Urbanistica?
La situazione è molto peggio di quella che già è. A partire da oggi, con la Determinazione sul costo delle opere di urbanizzazione, tutti insieme questi signori non hanno uno straccio di buon senso e competenza. Poco importa se le somme richieste potranno essere pagate in 15 anni, non è certo una concessione fatta dall’Amministrazione in quanto previsto per Legge, l’impegno economico richiesto senza alcuna giustificazione tale è e tale resta per gli imprenditori già tartassati.
Infine, siamo sempre in attesa che il Sindaco convochi una conferenza stampa o un confronto pubblico – noi siamo pronti ! – per parlarci di tutti gli argomenti che ancora interessano l’ex Area P.I.P. : gli esiti del ricorso sull’ultimo Bando di marzo, lo stato dei contenziosi, lo stato della liquidazione della Società Consortile Mista, il rapporto dettagliato sulla gestione della Società Consortile Mista da quando è stata costituita, l’elenco delle assegnazioni dirette che non hanno determinato edificazione, l’elenco delle cessioni di ramo d’Azienda per lotti non edificati con marginalità per il cedente rispetto al prezzo di assegnazione.
Evidentemente stiamo chiedendo troppo – concludono gli Avv.ti Angelamaria Scarpa e Dario Landi -, la verità è che Eboli è diventata un giocattolino da manomettere a piacimento. La fortuna è che il tempo restituisce la verità: ciò che da un anno annunciavamo si è purtroppo verificato. Ancora una volta, “sulla propria pelle”, gli imprenditori subiscono le bugie e la malafede di questa Amministrazione».
Per approfondire cliccare sui link qui di seguito:
Eboli, 18 dicembre 2019