È Natale, e FN Eboli e l’Associazione “Lega della Terra” invitano a “Comprare italiano”.
“Compra italiano” e “L’Italia prima di tutto e tutti!”, sono gli slogan propagandistici ma anche una naturale soluzione per FN, “per aiutare l’economia italiana contro le nazioni che ricorrono a dazi protezionistici di vario genere in sostegno delle loro attività mentre tutto ci viene negato perché “ce lo chiede l’Europa”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Anche quest’anno il Natale sta arrivando ed ovviamente tutti sono indaffarati nell’acquistare i doni per i propri cari; non bisogna dimenticare, tuttavia, che anche questo gesto di gioia può essere utile ad aiutare la nostra martoriata economia. – Dichiara il Segretario Cittadino di Forza Nuova Eboli Baffa Vincenzo – La sezione ebolitana di Forza Nuova, unitamente all’associazione “Lega della Terra”, invita tutti ad acquistare i regali di Natale ed i vari prodotti alimentari esclusivamente di produzione nazionale.
Lo slogan “compra italiano” – conclude Vincenzo Boffa – non vuole essere una semplice trovata propagandistica ma è una naturale soluzione per aiutare l’economia italiana in un periodo nel quale molte nazioni ricorrono a dazi protezionistici di vario genere in sostegno delle loro attività mentre a noi tutto ciò viene negato semplicemente perché “ce lo chiede l’Europa”. L’Italia prima di tutto e tutti!»
Forza Nuova pur partendo da una motivazione giusta, quella di aiutare l’economia italiana, la produzione e il commercio, propone una soluzione sbagliata o quanto meno inappropriata rispetto ai mercati stessi, immaginando per un attimo se tutti, proprio tutti: Francesi, Spagnoli, Inglesi, Tedeschi; facessero la stessa cosa quali sarebbero le conseguenze. Innanzitutto salterebbe i liberi scambi, ed innanzitutto a perderci sarebbe proprio l’Italia che segna un forte utile tra i prodotti importati rispetto a quelli esportati.
Sarebbe il caso, anziché promuovere un’autarchia mondiale, di perseguire iniziative a favore del mondo produttivo, agevolando il credito alle imprese, ma anche con la protezione del lavoro dei salari e degli stipendi, unitamente ad iutare anche la distribuzione e il commercio, sviluppando una decisiva azione di contrasto al lavoro nero e quello sfruttato, e soprattutto spostando l’asse della competitività non sul costo del lavoro, che mette in contrasto i lavoratori dei paesi sottosviluppati e quelli d’Europa ma sulla qualità del lavoro e delle produzioni.
E se Trump mette i dazi ci dobbiamo convincere che non dobbiamo seguirlo, semmai immaginare che le sue politiche lo stanno portando all’impichmant e immaginare che il Mondo possa andare diversamente da quello che vuole e di quelli che vorrebbero i sovranisti nostrani.
Eboli, 18 dicembre 2019