Battipaglia: Maurizio Mirra (IdV) interviene sul degrado politico

L’eccessiva personalizzazione e la totale ininfluenza dei partiti, sono i fattori principali del degrado della politica.

Non riesco ad abbandonarmi all’idea di consegnare un domani ai miei futuri figli una città degradata urbanisticamente ed economicamente.

Battipaglia Palazzo Comunale

BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento dell’Ing. Maurizio Mirra, coordinatore cittadino di Italia dei Valori, sull’articolo “Amministrazione all’arrembaggio: Giù le mani da Battipaglia” per sottolineare il degrado politico che attraversa il palazzo della politica e per esso la Città, e la volonta di combattere questo fenomeno analizzandone anche i vari fattori sociologici.

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Spett.le Dott. Del Mese,

Ne approfitto per aggiungere delle considerazioni personali sul suo post “Amministrazione all’arrembaggio: Giù le mani da Battipaglia” con un breve preambolo. Da meno di due anni, dopo i primi anni di giovinezza (attualmente di anni ne ho 32) dedicati allo studio ed alla ricerca di un lavoro che mi rendesse indipendente economicamente (e non solo), ho deciso di impegnarmi nell’attività politica, stufo dello sfascio a cui assistevo nella mia città.

Dopo una breve gavetta, vista la totale assenza organizzativa del partito di cui faccio parte a Battipaglia, sono stato nominato pro-tempore coordinatore cittadino. In questi anni ho potuto immergermi in una realtà che conoscevo solo marginalmente, soprattutto a causa della mia assenza dal territorio per i succitati motivi di studio e lavorativi.

Convengo con lei in merito al degrado politico e morale dei nostri rappresentanti. Degrado che nasce per motivi sociali e politici. I secondi, dovuti alla progressiva personalizzazione della politica, in cui i partiti sono totalmente ininfluenti, dove la base del partito resta pressoché inascoltata dagli stessi consiglieri ed amministratori eletti/nominati dal partito stesso. Dove esiste anche una mancanza di onestà intellettuale che porti a riconoscere la totale incapacità di gestire in solitudine un ruolo gravoso e nello stesso tempo importantissimo ai fini della gestione della città quale quello del consigliere comunale (ed anche dell’assessore).

Ciò nonostante non ci arrendiamo, ma cerchiamo di portare avanti tra mille difficoltà le nostre idee (un esempio è quello della delibera sui S.I.I. che è stata recepita dopo mesi di inspiegabili tentennamenti). Cerchiamo di aggregare attorno a noi quella parte di società che desidera impegnarsi, che si pone verso di noi in atteggiamento propositivo (e le assicuro che sono pochi coloro che danno senza chiedere prima qualcosa in cambio, magari attratti dalla rapida crescita del partito a livello nazionale).

Sarò forse, come mi dicono in molti anche all’interno dello stesso partito, un sognatore pseudorivoluzionario, ma non riesco ad abbandonarmi all’idea di consegnare un domani ai miei futuri figli una città degradata urbanisticamente ed economicamente.

E veniamo ora ai motivi sociali: non è un mistero che il cittadino medio meridionale ha una visione della politica non come un servizio ma come un mezzo per ricavare qualcosa di personale. Ciò spiega il perchè, al mutare degli schieramenti, personaggi di vecchia data dotati di scarse capacità politiche ma di ottime doti “intrallazzatorie” riescano a conservare le proprie posizioni.

Non voglio fare di tutta un’erba un fascio: ma la mancanza di lavoro purtroppo genera mancanza di libertà di cui costoro approfittano. Anche se spesso, nonostante la libertà, molti ragionano in un’ottica di breve periodo senza immaginare una diversa prospettiva futura. Ed i risultati sono quelli che vediamo.

Spesso, con i miei compagni di “viaggio”, ricorre il proposito di mandare tutto a farsi benedire, di ritornare a dedicare quel poco di tempo libero a quei valori che nell’immediato contano realmente: gli affetti, gli amici, il lavoro. Per ora resistiamo in quanto, sempre in un’ottica di lungo periodo, avremmo onorato i nostri valori di cui sopra dando ai nostri amici, alle persone che amiamo, un futuro diverso da quello che questa gente vuole (cemento, potere e denaro). E solo il tempo, galantumo per eccellenza, ci dirà se saremmo stati gli ennesimi sognatori o un seme che abbia permesso la nascità di una classe politica (forse) migliore.

Con stima,

ing. Maurizio Mirra

6 commenti su “Battipaglia: Maurizio Mirra (IdV) interviene sul degrado politico”

  1. Complimenti per la lucida analisi .
    Sono certo che il ” resistere resistere resistere ” di Francesco Saverio Borrelli era rivolto proprio alle persone per bene come te .
    un abbraccio
    P.S. identico degrado si vive anche qui ad Eboli .

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  2. Sia l’intervento dell’ing. Mirra che l’articolo del Dott. Del Mese, sono uno spaccato di verità. Battipaglia sta toccando il fondo. Avventurieri e qualunquisti, con la scusa del mandato popolare stanno demolendo quanto di vivace c’era nella nostra città. Mortificando gli sforzi di quella gente operosa che ha costruito l’immagine di Battipaglia come una realtà economica da iimitare in italia.

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  3. Caro Mirra, il suo intervento è apprezzabile ma non posso complimentarmi con lei perchè c’è un errore di fondo. Non puòl con questa notarella lavarsi le mani di un totale sfascio della politica battipagliese di cui anche lei, volente o nolente da coordinatore cittadino di una sezione di partito, fa parte. Inoltre Idv è in maggioranza ed ha pure gli assessori in giunta. O forse lei coordina qualche sezione dissidente? Se non crede nei partiti, come pare di capire, perchè ne fa parte? Se non ritiene corretto il comportamento dei consiglieri comunali di Idv perchè non lo fa notare ai vertici del partito? Insomma, egregio Mirra, non sarà con una bella dose di populismo demagogico, di cui avverto un sottofondo nel suo intervento, che si risolveranno i problemi.

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  4. Non ho intendo minimanmente lavarmene le mani. Anzi, l’impegno “in prima linea”, non solo mio ma anche degli altri componenti che costituiscono la “base” del partito, sta a dimostrare che c’è tutta la volontà di porre un freno a tale fenomeno.
    Non vedo dove possa trasparire la convinzione che io non creda nei partiti. Facendone parte, implicitamente dimostro il contrario.
    Viceversa, è proprio lo sfascio dei partiti (iniziato con il Craxismo degli anni ’80 e terminato con i fatti di “Tangentopoli”), con la loro struttura, la loro funzione di controllo, coordinamento e programmazione ad aver causato la situazione descritta nel post. I partiti hanno costituito un’occasione di aggregazione, discussione e confronto. Coloro che ne facevano parte, lo facevano con convinzione rispettandone la linea politica e non, come accade adesso, solo per opportunismo passando da una parte all’altra a seconda delle convenienze personali.
    Per quanto riguarda il comportamento dei rappresentanti istituzionali, le assicuro che c’è un continuo confronto, collaborazione e controllo sulla loro attività. Qualsiasi problema sulla linea politica e sulle questioni ordinarie viene quotidianamente discusso con i vertici provinciali del partito grazie agli stretti rapporti personali instauratosi tra i membri della segreteria provinciale. E’ vero, IdV è in maggioranza ed ha assessori in giunta. Ma questo non ha significato assenza di spirito critico sugli atti amministrativi e sull’operato degli stessi rappresentanti istituzionali qualora non fosse stata condivisa una loro decisione.
    In definitiva e con il massimo rispetto per la sua opinione, stiamo facendo del nostro meglio per andare al di là del “populismo demagogico” che dice di riscontrare nelle mie parole. Senza alzare inutili polveroni, senza creare scontri fraticidi, ma cercando, con una continua opera di costruzione e confronto, di raggiungere una buona parte degli obiettivi proposti nella campagna elettorale e che potrà leggere nel nostro programma.
    Aggiungo, infine, un invito non solo a lei ma a tutti i nostri concittadini a mettere in campo le proprie competenze e capacità organizzative per poter contribuire alla crescita della nostra città. D’altra parte, potrà convenire, è facile criticare, meno facile è scendere in campo e “prendere gli schiaffi”.
    Solo chi non fa nulla non sbaglia mai.

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  5. Senza dubbio è apprezzabile e doveroso rispettare chi ha il coraggio di mettersi in gioco. Tuttavia mettersi in gioco vuol dire proprio questo, confrontarsi e “dare conto” di quanto si dice, scrive e pensa, non certo a me in quanto tale, ma chiaramente, chi fa politica si dovrà interfacciare con i cittadini. La domanda che le voglio sottoporre alla luce della sua gentile risposta allora diventa questa: degrado economico, urbanistico, culturale etc. Non mi interessa la filippica retorica su chi ne ha la colpa, ma vorrei sapere Idv, come partito di maggioranza, che iniziative serie, concrete e tangibili promuove? Come caratterizza, riempiendo di suoi significati il significante dell’amministrazione Santomauro che, a meno di un mio clamoroso sbaglio, ritengo oggetto, seppur velato, di alcuni dei suoi strali?

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  6. Il “valore aggiunto” che IdV sta provando a portare all’amministrazione è costituito, oltre all’aspetto propositivo, anche dal monitoraggio critico degli atti amministrativi. Da questo punto di vista cerchiamo di essere una “opposizione nella maggioranza” nella fase preparatoria delle decisioni riguardanti l’amministrazione della città, più che in giunta o in consiglio, dove gli atti arrivano già a valle di tale percorso. Tutto ciò con il massimo senso di responsabilità e senza preclusioni ideologiche, consci del fatto che qualunque decisione intrapresa non sarà mai “perfetta”, ma in ogni caso migliorabile.
    Sono dell’idea che questo confronto possa essere estremamente utile all’amministrazione Santomauro. In definitiva, riagganciandomi al post, tale apporto è uno dei vantaggi di una struttura partitica ben organizzata e costituita da una ampia eterogeneità di competenze ed esperienze.
    Spero di essere stato esauriente.

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