Il TAR accoglie il ricorso contro la realizzazione di un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti pericolosi e speciali.
Comitato TutelAmbiente e Sinistra Italiana esultano e bacchetta o Amministrazione e Legambiente. TutelAmbiente: “Continueremo ad agire denunciando pubblicamente quando l’ambiente verrà messo in pericolo da scelte di qualsivoglia amministratore di ogni ordine e grado”. Sinistra Italuana: “Questa sentenza dovrebbe convincere questa irresponsabile amministrazione a fare un passo indietro”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese.
PONTECAGNAO FAIANO – Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione di Salerno (sezione seconda), si è pronunciato accogliendo i ricorsi contro il progetto di far nascere un enorme impianto per lo stoccaggio ed il trattamento di rifiuti pericolosi e speciali nella zona di via Irno di Pontecagnano Faiano. – Si legge nella nota del Comitato Spontaneo TutelAmbiente che si è duramente opposto – Questo Comitato che è nato proprio a seguito di questa vicenda esprime piena soddisfazione.
Oggi si rompe definitivamente la convinzione che un cittadino è inerme davanti tali aggressioni ambientali. Prosegue la nota del comitato – A difesa della salute e della vita di migliaia di cittadini di Pontecagnano Faiano che, prima gli uffici della Regione poi addirittura, in un primo ed indimenticabile momento, il Sindaco avevano DIMENTICATO.
Non dimentichiamo noi i video appelli del primo cittadino che parlava di SCASSO, che addirittura guardava a questo impianto come ad una occasione occupazionale per il nostro Territorio. Dispiace aver osservato in quei frangenti un appiattimento su queste dichiarazioni anche del Presidente del Circolo “Occhiverdi” di Legambiente – Carla Del Mese. Il circolo di Legambiente poi, dopo il consiglio comunale che approvava la mozione presentata dalla minoranza consiliare di non voler alcun tipo di impianto nella zona di via Irno, aggiustava il tiro dicendosi quindi contrario alla nascita di questo impianto.
Anche il Sindaco Giuseppe Lanzara ha poi aderito all’iniziativa dei singoli imprenditori della zona per operare il ricorso e richiedere l’annullamento di atti che sono poi effettivamente risultati carenti di legittimità.
Lascia però l’amaro in bocca l’idea di doversi, come cittadini, difendere anche da chi è deputato alla tutela della nostra salute. Questa piccola vittoria ci da l’energia per andare avanti e proseguire sulle questioni incardinate e relative alla nostra e troppo spesso dimenticata città:
- L’amianto presente nel nostro territorio, questione al centro delle indagini partite a seguito di un nostro esposto in Procura.
- La questione “Ecodistretto” con l’idea di questa amministrazione di costruire un impianto per il trattamento del rifiuto umido organico proveniente da tutti i picentini e proprio a 2 km in linea d’aria dal centro della città.
- Il referto epidemiologico comunale, più volte richiesto all’amministrazione ultima istanza protocollata ad inizio ottobre 2019. Lo strumento in questione potrebbe far emergere le zone della città per poi poterne indagare i motivi, che subiscono un impennata di incidenze di patologie tumorali e non.
- Le centraline per il controllo della qualità dell’aria chieste per verificare lo stato di salute della nostra città, essendo l’aria una delle matrici essenziali e direttamente legata alla qualità della vita.
Continueremo ad agire interessando gli organi competenti e denunciando pubblicamente quando la cosa più importante che abbiamo L’AMBIENTE verrà messo in pericolo da scelte o peggio non-scelte di qualsivoglia amministratore di ogni ordine e grado.
Sulla sentenza del TAR interviene anche Sinistra Italiana. «Oggi il TAR si è espresso contro la realizzazione L’impianto di rifiuti pericolosi di via Irno a Pontecagnano Faiano accogliendo le motivazioni dei ricorrenti. I nostri timori e perplessità iniziali sono state confermate a differenza del Sindaco e di Legambiante che a suo tempo hanno definito chi prontamente si era opposto “allarmisti” e “quattro amici al bar” per poi cambiare opinione quando il Consiglio Comunale si è espresso all’unanimità contro. Il Sindaco inoltre riteneva addirittura inutile il ricorso al TAR e che questo impianto fosse una opportunità per la nostra città ma i fatti gli hanno dato torto.
Ricordiamo questo episodio perché riteniamo che uno scenario simile si potrebbe prospettare anche per l’impianto di compostaggio. Infatti, a nostro giudizio le motivazioni della sentenza si possono con molta probabilità applicare in larga parte anche all’impianto di compostaggio che questa amministrazione vuole realizzare sul nostro territorio e uno dei terreni candidati ad ospitarlo ricade nell’area di via Irno.
Questa sentenza dovrebbe convincere questa irresponsabile amministrazione a fare un passo indietro onde evitare inutili e costosi ricorsi il cui esito è confermato da questa sentenza e soprattutto evitare di sottoporsi al giudizio dei cittadini col Referendum che Consiglieri e Cittadini stanno chiedendo.
Pontecagnano Faiano, 22 novembre 2019