Enzo De Caro di scena al “Giuffre” di Battipaglia con “Non è vero ma ci credo”

Questa sera alle 21.00, con Enzo De Caro diretto da Muscato la Commedia Napoletana è al “Giuffré”.

Di scena è “Non è vero ma ci credo”, adattamento del regista Leo Muscato, della celebre commedia Napoletana scritta da Peppino De Filippo e successivamente ripresa dal figlio Luigi: una “tragedia” comica tutta da ridere. 

Enzo De Caro

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Giovedì 21 novembre, alle ore 21.00, è di scena la Commedia Napoletana al Teatro Sociale “A. Giuffré” di Battipaglia con una tragedia tutta da ridere, popolata da caratteri con nomi improbabili, versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte. Secondo appuntamento per la stagione teatrale del “Giuffrè” che ospira Enzo De Caro con “Non è vero ma ci credo”, celebre opera di Peppino De Filippo portata in scena dal regista Leo Muscato.

LO SPETTACOLO. L’avaro imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. La sua vita è un inferno perché vede segni funesti ovunque. Forse teme che qualcuno o qualcosa possa minacciare l’impero economico che è riuscito a mettere in piedi con tanti sacrifici. Qualunque cosa, anche la più banale, lo manda in crisi. La moglie e la figlia sono sull’orlo di una crisi di nervi; non possono uscire di casa perché lui glielo impedisce. Anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare quelle assurde manie ossessive. A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna. L’uomo minaccia di denunciarlo, portarlo in tribunale e intentare una causa per calunnia. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere. E infatti sulla soglia del suo ufficio appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro. Sembra intelligente, gioviale e preparato, ma il commendator Savastano è attratto da un’altra qualità di quel giovane: la sua gobba. Da qui partono una serie di eventi paradossali ed esilaranti che vedranno al centro della vicenda la credulità del povero commendator Savastano.

IL REGISTA. “Ereditando la direzione artistica della compagnia di Luigi De Filippo, ho deciso di inaugurare questo nuovo corso partendo proprio dal primo spettacolo che ho fatto con lui – svela il regista Leo Muscato – Rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano, proveremo a dare a questa storia un sapore più contemporaneo. Il protagonista di questa storia assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molière che Luigi De Filippo amava molto. Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un pò oleografica degli anni 30. Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. Noi seguiremo questo sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni 80, una Napoli un pò tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona”.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO. La stagione teatrale riprenderà il 15 dicembre con Nathalie Caldonazzo e Francesco Branchetti che saranno i protagonisti dell’adattamento teatrale dell’opera di Philippe Claudel, “Parlami d’amore” che mette in scena il rapporto tra uomo e donna nelle sue sfaccettature più vere, profonde ed intime di una coppia in crisi profonda di valori e di punti di riferimento.

INFORMAZIONI UTILI E CAMPAGNA ABBONAMENTI. Il costo del biglietto è di 20 euro. Previste riduzioni del 10% per under 12, over 65, iscritti a Cral e soci della Bcc di Battipaglia e Montecorvino Rovella. Per la sottoscrizione dei carnet, il botteghino del teatro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 20.00. È possibile acquistare i biglietti anche la sera stessa dello spettacolo.

Battipaglia, 21 novembre 2019

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