I lavoratori Treofan Battipaglia rimasti nel guado, scrivono una lettera al mondo che conta: Governo, Partiti, Confindustria, Sindacati.
I lavoratori della Treofan Battipaglia sono giunti quasi al termine di un percorso in cui contano 8 mesi di CIGS, 11 mesi di presidio permanente: meritano rispetto, futuro, lavoro; gridano a gran voce e invocano provvedimenti per contrastare l’arroganza economica e imprenditoriale della Jindal Films Europe. E populisti, sovranisti, e scienziati nicchiano: incapaci.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – I lavoratori della Treofan Battipaglia hanno scritto una lettera ai principali esponenti del Governo, ai Partiti Politici, al mondo datoriale e ai Sindacati. L’hanno indirizzata al: Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, Vice Capo di Gabinetto al MISE Giorgio Girgis Sorial, Sottosegretario al MISE Alessandra Todde, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, Presidente Consorzio ASI Salerno Antonio Visconti, Presidente Confindustria Salerno Andrea Prete, Sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio, Segreterie nazionali e territoriali FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILCTEC-UIL, UGL Chimici.
Oggi 19 novembre 2019 noi lavoratori della Treofan Battipaglia siamo giunti quasi al termine di un percorso- in cui contiamo 8 mesi di CIGS, 11 mesi di presidio permanente- in cui abbiamo:
- impiegato tutte le nostre forze fisiche e mentali;
- abbiamo urlato a gran voce a tutti gli enti coinvolti nella Vertenza Treofan l’ingiunzione ricevuta da JFE (Jindal Films Europe) che viene nel nostro Paese acquista multinazionali con esclusivi intenti di speculazione economica e finanziaria. JFE ha calpestato le nostre vite, il nostro futuro, continua, senza nessun ostacolo nella sua corsa di “prenditore” che riceve risorse pubbliche (i nostri soldi!!!), specula e poi pensa di spegnere il futuro, il nostro futuro, così come ha fatto con i nostri impianti;
Noi lavoratori della Treofan Battipaglia chiediamo che giustizia venga fatta, in tutte le sedi istituzionali, e che vengano colpiti tutti gli interessi he JFE ha nel nostro Paese, non possiamo Consentigli di calpestarci ancora, sapete perchè? Perché i lavoratori di Treofan meritano rispetto, lavoro, futuro, quello stesso futuro stravolto dalla necessità altrui di usurpare le nostre produzioni (che qualcuno in senso dispreggiativo definisce COMMODITIES).
Abbiamo sentito troppe eresie, la verità la conosciamo tutti!! Lo sanno tutti che ora quelle commodities servono a riempire le linee di stabilimenti che hanno ricevuto finanziamenti pubblici, ora quelle commodities fanno così tanto comodo al nostro caro Mr Jindal!!
I lavoratori della Treofan Battipaglia lotterà no in tutti i modi ed in tutte le sedi affinché il “nostro” stabilimento venga seriamente reindustrializzato e non sia oggetto di ulteriore speculazione!!
Non esiste scudo per Jindal!
Se vi sono tutte le violazioni previste dalla normativa per la revoca dei finanziamenti, questi vanno necessariamente revocati!!
Non è guerra tra i poveri ma necessità di giustizia
I lavoratori chiedono a gran voce un intervento di tutte le forze politiche nazionali, regionali, locali affinché si eviti al termine della CIGS il licenziamento collettivo e venga loro ridato un futuro violentemente negato!!
Purtroppo per i lavoratori della Treofan di Battipaglia e per tutti noi, chi più, chi meno colpiti dalla incapacità di questi asini con cravatta e giubbini, prima colorati di giallo-verde ora di giallo-rosso, stiamo assistendo agli ultimi saldi di quel mondo produttivo di straordinaria eccellenza che ha fatto conquistare all’Italia i mercati mondiali, e come è accaduto prima alla Treofan, poi alla Whirlpool e poi all’ILVA di Taranto, e a tante altre realtà produttive italiane comprate da multinazionali indiane o cinesi che siano, dovremmo rassegnarci a vedere smobilitati i nostri patrimoni da proprietà senza regole, e sempre Purtroppo il primo responsabile è l’ex Ministro del Lavoro, dello Sviluppo Economico e vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio. È sulla sua scrivania che nell’ottobre scorso bisognava fermare la vendita della Treofan alla Jindall. Ma lo “sfacciato” Giggino ebbe ilcoraggia anche di venire ai cancelli della Treofan a Battipaglia, prendendo in giro sia i lavoratori che gli attivisti battipagliesi del M5S che in lui ripone a o molta fiducia. Sgarbi direbbe: CAPRA, CAPRA, CAPRA. Noi invece prendiamo atto di questa presa in giro e ci raccomandiamo al Padreterno specie ora che Giggino è Ministro degli Esteri. Questo ci farà trovare coinvolti in qualche guerra, oltre che coinvolti in una grande svendita della nostra produzione.
Battipaglia, 19 Novembre 2019