Il Consiglio comunale di Eboli ha approvato il nuovo regolamento dell’area PIP: No ai rifiuti nell’area industriale,
La linea guida dell’amministrazione: più trasparenza nelle assegnazioni e penali per le compravendite di lotti; Sottolineano il Sindaco Cariello, l’assessore alle Attività produttive Albano e il Presidente della Commissione Naponiello.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il nuovo regolamento per l’area industriale incassa il via libera del Consiglio comunale. Il civico consesso ha votato il testo licenziato nelle scorse settimane dalla commissione comunale e che disciplina accesso ed investimenti nell’area industriale, ponendo un freno ad investimenti irregolari, attività di lucro e possibilità di avviare impianti pericolosi per l’ambiente e la salute.
«Ancora un regolamento comunale votato, il Consiglio sempre più si contraddistingue per atti che garantiscono trasparenza, regolarità ed efficienza alle attività sul territorio – sottolinea il sindaco, Massimo Cariello -. Dopo l’ottimo lavoro di preparazione della commissione guidata dal presidente Cosimo Naponiello, l’intera maggioranza ha assunto l’impegno con la città per questo regolamento che sostituisce il precedente vecchio di 20 anni, e l’azione del presidente Cosimo Naponiello ha mostrato grande capacità di mediazione e di sintesi nelle esigenze della pianificazione industriale, così richiamando attenzione e voto anche della maggior parte dell’opposizione presente. Tra le tante novità voglio sottolineare che come Amministrazione e maggioranza abbiano chiuso definitivamente ogni ipotesi di attività collegate con i rifiuti sul nostro territorio. Un grande obiettivo raggiunto anche grazie al lavoro del settore guidato dal dirigente Francesco Mandia e con il lavoro del funzionario Antonio Fine».
«La sfida è stata quella di portare un documento individuando tutte le criticità che ci hanno limitato e provocato serie difficoltà. – sottolinea l’assessore alle attività produttive Giovanna Albano – Un’area che non riusciva a proporsi come sito capace di accogliere nuovi investimenti, le aziende non percepivano i vantaggi derivanti dall’insediarsi in un’area come la nostra. È un risultato che guarda allo sviluppo.
Gli obiettivi si raggiungono attraverso una seria pianificazione che tenga conto delle necessità del territorio e delle reali necessita degli imprenditori. – prosegue l’assessore – Voglio sottolineare l’importanza di utilizzare le aree industriali al meglio e di perseguire come obiettivo quello di far crescere l’area e creare i presupposti per creare lavoro. – conclude Giovanna Albano – È importante che gli imprenditori e il Comune siano un unico elemento, avendo a cuore il destino della città di Eboli perché senza investimenti non c’è attività e senza attività non c’è sviluppo».
Confermati i tre pilastri del nuovo regolamento anche dal voto consiliare ed introdotto il tema delle penali. «Innanzitutto abbiamo posto il divieto assoluto di attività che riguardino il trattamento dei rifiuti: nessun insediamento sarà possibile nella nostra area industriale – spiega il presidente della commissione attività produttive, Cosimo Naponiello -. In secondo luogo, abbiamo voluto prevedere la massima trasparenza per chi investe, che non deve presentare carichi pendenti, né ritrovarsi sottoposto a procedimenti che riguardino reati di mafia. Inoltre, come aveva chiesto direttamente il sindaco Massimo Cariello, nella nostra area industriale non saranno ammesse assegnazioni di lotti al di fuori dei bandi comunali. Voglio sottolineare che non sarà permesso a nessuno l’attività di lucro su assegnazioni e lotti abbiamo inasprito le penali, ponendo un freno alle compravendite, perché chi ottiene l’assegnazione deve poi investire ed avviare le attività entro i termini, garantendo economia, occupazione ed attività alla nostra città, diversamente il Comune rientra in possesso delle aree».
Eboli, 29 ottobre 2019
O’Scorzamauriello è arrivato con qualche giorno di anticipo e, per non sentirsi solo, ha portato con sè tre amici, Pluto, SuperPippo e Clarabella. Pluto il Sindaco ormai è andato oltre, il quotidiano è troppo poco per lui, preferisce i massimi sistemi, dal materiale all’etere cosmico. SuperPippo il Presidente, mandato al massacro da Pluto (che, chiaramente, preferisce tenersi stretta la Albano) ha scoperto che chi partecipa a un Bando pubblico non deve avere carichi pendenti o essere sottoposto a procedimenti che riguardano reati di mafia e che i lotti non si devono vendere altrimenti si viene catalogati tra i cattivi. Clarabella l’Assessore ci dice che “le aziende non percepivano i vantaggi derivanti dall’insediarsi in un’area come la nostra” e che ora li percepiranno perchè fino alle prossime elezioni non viene comunicato il riparto degli oneri di urbanizzazione (circa euro 16xmq), la liquidazione della Società Consortile Mista non si chiuderà (a un anno dall’insediamento il liquidatore non ha neanche presentato il bilancio di liquidazione) e le pecore continueranno a pascolare felici. Complimenti a O’ Scorzamauriello Antonio Petrone, il suo intervento in Consiglio Comunale ha inferto a questi circensi di basso profilo un’umiliazione infinita che nel breve tempo diventerà ben altro.