Domenica 27 ottobre si vota in Umbria? Si, le Fanta-elezioni per il rinnovo del Governatore e del Consiglio regionale.
8 i candidati in corsa ma i più accreditati per la vittoria sono Una campagna elettorale virtuale combattuta a Roma, nelle TV, sui social e fatta più di sondaggi appezzottati che di comizi. E i cazzari ne dicono di tutti i colori. E se vince Salvini la cioccolata ha le ore contate: È nera.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
PERUGIA – Domenica 27 ottobre si vota in Umbria? La domanda è d’obbligo, anche perché chi vive in Umbria non se ne accorge nemmeno non fosse per qualche incontro elettorale e per le continue bordate che i leader nazionali si indirizzano e che le TV nazionali e i Social riportano, e la serie di sondaggi che nessuno crede, per il resto non c’è un manifesto nemmeno a pagarlo. Figuriamoci se i partiti e i loro leader spendono soldi per queste cose, loro i soldi li prendono solo, e subito li fanno sparire come nel caso dei 49milioni di euro finiti nelle Caiman del “cazzaro” leghista: Il Capitan Salvini; quello che manda i bacetti al posto delle minacce e che in Russia, sponsorizzando non si sa quale impresa, e non si sa bene a che titolo, anziché fare gli interessi dell’Italia, si stava contrattando una maxi mazzetta di 65milioni di euro, come gli ricordano i suoi avversari.
E in queste Fanta-elezioni governate dai nuovi leader politici arroganti, saccenti, incapaci e furbacchioni, giocate altrove e non in Umbria, a sfidarsi sono otto i candidati alla presidenza della Regione Umbria per succedere alla dimissionaria Catiuscia Marini, e per le elezioni di oltre 360 candidati ai 20 seggi di Consiglieri regionali. Oltre ai due favoriti
ci sono in corsa anche Claudio Ricci, Antonio Pappalardo, Giuseppe Cirillo, Martina Carletti, Emiliano Camuzzi e Rossano Rubicondi.Il nuovo governatore verrà eletto domenica 27 ottobre, dopo le dimissione di Catiuscia Marini (Pd), in seguito allo scandalo Sanità scoppiato con un’inchiesta su possibili concorsi pilotati per le assunzioni all’Ospedale di Perugia, si va al voto in anticipo rispetto alla scadenza naturale. Un appuntamento elettorale importante perché è il primo test per Partito Democratico e Movimento 5 Stelle da alleati-non alleati, che presentano con un candidato comune: Vincenzo Bianconi. Invece Donatella Tesei, la donna scelta dalla coalizione di centrodestra ha il compito di sfidare PD e M5S.
Gli altri sei i candidati Palazzo Cesaroni sono:
- Rossano Rubicondi, sostenuto dalla lista del Partito Comunista di Marco Rizzo;
- Antonio Pappalardo, in corsa con la sua lista dei Gilet Arancioni;
- Giuseppe Cirillo del Partito delle buone maniere;
- Martina Carletti che è sostenuta dalla lista Riconquistare l’Italia;
- Claudio Ricci sostenuto da tre liste civiche;
- Emiliano Camuzzi, appoggiato dalle liste di Potere al popolo e Partito Comunista Italiano.
Vincenzo Bianconi 47enne imprenditore di Norcia, presidente di Federalberghi e vicepresidente del distretto biologico (Chi è). A supportarlo ci sono anche le liste Europa Verde, Sinistra civica e verde, Bianconi per l’Umbria. Laureato in Economia del Turismo all’Università di Perugia, ha anche studiato “Hospitality management” presso il Centro internazionale di studi sul turismo di Assisi. Sposato e padre di due bambini, Vincenzo Bianconi punta molto sulle questioni ambientali e sullo sviluppo sostenibile.
Donatella Tesei classe 1958, sostenuta da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, oltre alle liste Umbria Civica e tesei presidente. Nata a Foligno nel 1958, è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Perugia. Tesei è un avvocato cassazionista ed è anche membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Spoleto. Nel 2009 si è candidata alle amministrative comunali con la lista civica di centrodestra “Gruppo Montefalco” diventando sindaco della città. Sposata e madre di due figli, Tesei è stata eletta nel 2018 al Senato della Repubblica, nel collegio uninominale di Terni, sostenuta dalla coalizione di centrodestra. Inoltre è stata eletta nel 2018 presidente della IV Commissione permanente Difesa del Senato.
Claudio Ricci, ex sindaco di Assisi. Nato a Perugia nel 1964, si presenta con le civiche Ricci Presidente, Italia Civica e Proposta Umbria. Ricci è un ingegnere civile e, oltre ad essere stato il primo cittadino della città di San Francesco, è anche presidente onorario dell’Associazione Siti italiani patrimonio mondiale Unesco, delegato nazionale comuni italiani (Anci) sul turismo ed è stato Consigliere Regionale in Umbria dal 2015 al 2019.
Rossano Rubicondi Nato a Marsciano nel 1971, appoggioto dal Partito Comunista di Marco Rizzo. Per anni attivo all’interno della Cgil, Rubicondi è un operaio della Fbm ma anche un maestro di karate, disciplina in cui è stato oro mondiale e campione europeo nella specialità Goju-Ryu. Sanità, ricostruzione post sisma e lavoro: sono questi i tre temi sui quali poggia il programma elettorale del Partito comunista che lo ha candidato.
Antonio Pappalardo Palermitano del 1946, èsostenuto dai Gilet Arancioni. Ex militare, dal 1992 si è dedicato alla carriera politica quando è stato eletto alla Camera dei Deputati (XI legislatura) come indipendente nelle liste del Psdi, ottenendo l’incarico di vicepresidente della Commissione Difesa. Dal 2016 è presidente del Movimento Liberazione Italia, che fa riferimento al Movimento dei Forconi.
Giuseppe Cirillo candidato “Delle buone maniere” è una delle candidature più singolari alla presidenza della regione Umbria. Sessuologo, psicologo, nella vita fa il consulente sentimentale ed è anche il fondatore di una scuola di corteggiamento con sedi in Italia e negli Usa. Il suo obiettivo principale, come lui stesso ha dichiarato al Corriere dell’Umbria, è quello di portare le buone maniere in politica.
Martina Carletti
Tra le candidate c’è anche Martina Carletti, che sul suo profilo twitter si definisce “sovranista costituzionale, eugubina, operaia, militante politica nel FSI dal 2014”. La 29enne, che vive tra la Svizzera e l’Umbria, punta su un programma in cui lavoro, trasporti, sanità e rifiuti sono considerate le priorità per la Regione.
Emiliano Camuzzi, appoggiato dalle liste di Potere al popolo e Partito Comunista Italiano. Originario di Piediluco, 45 anni di cui 20 di militanza politica a sinistra, è stato il candidato sindaco di Terni di Potere al popolo alle ultime elezioni comunali.
Comunque perquanto fanta-elezioni, i risultati saranno veri, poco partecipati ma veri e chi sarà eletto farà che cazzo vorrà, se vincerà il PD e il M5S, continueranno a pigliarci per il deretano, se vincerà la Lega e Salvini, con la Meloni e Berlusconi, difensori delle famiglie sconquassate, saranno cazzi per Perugia e l’Umbria, prima perché Salvini ha promesso di trasferirsi in Umbria e poi perché Eurochocolat e specie la cioccolata avrà le ore contate: È nera.
Perugia, 25 ottobre 2019
Ma non sei obiettivo nel tuo articolo, spari a zero su Salvini e non spendi nemmeno 1 parola sul PD che coinvolto nello scandalo sanità ha portato l’Umbria alle elezioni anticipate. Sei fazioso.
Caro Paolo se non ti conoscessi ti manderei a f…. Ma ovviamente non lo faccio, perché come al solito, e lo hai già fatto in altre circostanze non leggi be e o almeno sei superficiale e non approfondisci.
Intanto al 3° capoverso spiego e non in una parola ma in qualche rigo lwragioni delle dimissioni e le motivazioni che hanno portato allo scioglimento del consiglio regionale dell’Umbria.
Ovviamente io da te non mi aspetto le scuse perché mi hai dimostrato anche in questa occasione che sei superficiale. Non approfondisci.
Relativamente a Salvini non cambio idea su di lui. Un cazzaro, arrogante e msriuolo fino a che non ci fa sapere chi ha portato i 49 milioni di euro nelle Caiman, se è vero che sono stati quelli della ndrangheta, e relativamente alla maxi tangente russa di 65milioni di euro perché non querela Savoini e perché è in che ruolo ha partecipato ad un incontro in Russia, di chi faceva gli interessi oltre che i suoi e perché ha dichiarato che rappresentava alcune aziende. Perché alcune?, quali sono? Che rapporti hanno con lui? Rappresentava anche te? Magari. E poi perché ha i due capigruppo condannati.
Riguardo poi agli altri due cazzari Di Maio a maculato e Zingaretti, basta che tu scorri gli articoli del mio sito e ti rendi conto in che Co siderazione li ho.
Caro Paolo leggi bene e per favore non farmi più questi appunti inappropriati. Io non sono obiettivo e sono obiettivo rispetto ai fatti e no. all’appartenenza.
Un abbraccio
L’amico affettuoso di tuo padre