L’associazione Battipaglia Nostra prova ad affrontare la questione dei rifiuti e propone la ricetta per bloccare la speculazione.
Il sodalizio politico battipagliese di “Destra” lancia una proposta per rilanciare il polo pubblico dei rifiuti e tagliare fuori i privati dalla mammella pubblica da cui mungere incassano milioni di euro all’anno grazie al conferimento della frazione umida (e non solo) da parte della municipalizzata Alba.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – L’Associazione Battipaglia Nostra sui Rifiuti. Comune, Eni e CDP come togliere ai privati la mammella pubblica da cui mungere soldi. – Si legge in una nota a firma di Carlo Zara, Gianni Corizzo, Maurizio Fresa, Fernando Di Mieri, Francesco Annunziata dell’Associazione BN – Il sodalizio politico battipagliese di “Destra” lancia una proposta per rilanciare il polo pubblico dei rifiuti e tagliare fuori dal processo i privati, i quali incassano milioni di euro all’anno grazie al conferimento della frazione umida (e non solo) da parte della municipalizzata Alba.
Le istituzioni locali, invece di regalare soldi pubblici, dovrebbero vagliare la possibilità offerta da Eni e Cassa Depositi e Prestiti di riconvertire aree industriali dismesse attraverso la realizzazione di impianti pubblici per la produzione di bio metano e bio olio a partire dalla Frazione Organica Rifiuti Solidi Urbani.
Sul nostro territorio – concludono Zara, Corizzo, Fresa, Di Mieri, Annunziata dell’Associazione Battipaglia Nostra – abbiamo diverse aree industriali dismesse, abbiamo una municipalizzata nata per gestire il ciclo dei rifiuti e abbiamo le sponde di Eni e CDP per il supporto tecnico finanziario ad un operazione di chimica verde che toglierebbe ai privati la mammella pubblica da cui mungere soldi.
Battipaglia, 23 ottobre 2019