Ventennale del gruppo di preghiera Padre Pio tra fede ed entusiasmo, presso la Parrocchia di Sant’Antonio.
Il Gruppo di Battipaglia, animato da Roberto Chiarelli, sotto la guida spirituale del parroco, don Paolo Castaldi, vive la carità operosa, in stretto connubio con la vita sacramentale e la collaborazione ecclesiale, attraverso la vita parrocchiale.
di Rita Occidente Lupo per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Vent’anni di cammino e non avvertirne il peso, quando è l’amore nella risposta ad una chiamata, a scandire i passi. Così ieri sera, il Gruppo di Preghiera di Padre Pio, presso la Parrocchia di Sant’Antonio di Battipaglia, ha celebrato il ventennale della costituzione, tra spiritualità e gioia di condivisione con altre realtà associative. E numerose presenze di altri Gruppi spirituali, che lo Stigmatizzato del Gargano volle istituire nel rispondere all’appello di Papa Pio XII, di pregare per i bisogni della Chiesa.
Il Gruppo di Battipaglia, animato da Roberto Chiarelli, sotto la guida spirituale del parroco, don Paolo Castaldi, vive la carità operosa, in stretto connubio con la vita sacramentale e la collaborazione ecclesiale, attraverso la vita parrocchiale. Vent’anni di cammino, tanti volti incrociati, tanti affiliati. Ma la messe operosa, alla quale Padre Pio seppe guardare sempre con occhio attento, per menare alla salvezza dell’anima, spesso rischia di perdersi nel mondanismo dirompente. Di qui la necessità della testimonianza, con la coerenza della vita cristiana. Come fece il Poverello d’Assisi, menando un’esistenza in perfetta sintonia evangelica.
E Padre Pio, apostolo del confessionale e dell’orazione costante, principalmente del Santo Rosario. Questo il commento di Fra Enzo Gaudio, coordinatore regionale dei Gruppi della Campania, nel momento di riflessione a preludio della celebrazione eucaristica. Una chiara impostazione di vita, traino per gli altri, basata sulla dimensione cristiana in ogni tempo, ricordando che San Pio visse eroicamente la fede, innamorato del Cristo, a tal punto da portare impresse le stigmate per cinquant’anni. La sua linfa, l’Eucarestia, nella quale si fondeva col Cristo, in un intimo rapporto d’amore. Un Santo che continua a far rumore, come predisse, più da morto, ma che probabilmente ancora deve lanciare forti segnali soprannaturali. Oggi, la Sua fama, non conosce confini.
Il primo Sacerdote Stigmatizzato, che non cessa d’attirare anche chi non l’ha conosciuto in vita, per la vasta tassonomia di carismi. Il Suo amore per l’umanità, a volte anche incompreso per il tratto brusco, all’occorrenza, per guadagnare le anime alla grazia. Dopo aver tracciato un breve profilo di San Pio, padre Enzo s’è complimentato della compatta presenza del Gruppo di Preghiera guidato da Chiarelli, invitando a non allontanare il passo dalla via maestra insegnata dal Santo, nonostante le insidie del tempo. Perchè Padre Pio, Santo campano, ha insegnato con la Sua vita, ha aggiunto la coordinatrice dei Gruppi di Preghiera dell’Arcidiocesi, Rita Occidente Lupo, che per diventare Santi occorre mantenersi fedeli ed obbedienti alla Chiesa, come fece il Santo, che appellava la Chiesa “Mamma”.
Pertanto giova allo spirito riscoprire la comunione di tutti i Gruppi di Preghiera in alcuni momenti aggregativi di spiritualità, essendo la fratellanza dei membri, sostegno nel cammino. Al termine della riflessione di Fra Gaudio, la celebrazione eucaristica molto partecipata, con il bacio della reliquia, un panno di lino macchiato del sangue della ferita del costato del Santo. In chiusura, mega torta e brindisi augurale sotto i migliori auspici per una longeva Santità dei Figli spirituali, che Padre Pio continua ad accompagnare ed a guidare attraverso i Suoi scritti e le Sue sante ispirazioni!
Battipaglia, 22 ottobre 2019