Ferro e fuoco al Sud. E chiamalo Federalismo

Il Sud, ha contribuito con l’emigrazione, quando in venti milioni hanno consentito al Paese, anzitutto il Nord, di vivere meglio. Il Sud, oltre che con i calli alle mani, ha contribuito ancor prima con la rapina che subì dopo l’unificazione.

L’autodenigrazione non è mai cessata, con un Sud che ha sempre continuato a farsi del male.

di Lino Patruno

Lino Patruno Giornalista Gazzetta del Mezzogiorno

I ministri Calderoli e Bossi dicono che la Lega Nord non parteciperà alle feste per i 150 anni dell’Unità d’Italia, e noi tutti a scandalizzarci. Ma più ci scandalizziamo, più facciamo il loro gioco. Perché essi pensano a gasare i loro, mica al resto d’Italia. E proprio mentre il presidente Napolitano va a Quarto da dove il 5 maggio 1860 i Mille di Garibaldi partirono verso la Sicilia. E mentre un altro leghista doc, il neopresidente del Veneto, Zaia, approfitta della crisi greca per farci il suo supplemento di lezione: «gli operai tedeschi pagheranno la pensione di quelli greci. Così come veneti, lombardi ed emiliani lavorano di più, e da sempre, per sostenere la spesa pubblica delle regioni meridionali».

Sfugge al baldo Zaia che alla Grecia si presteranno anche soldi italiani, compresi quindi, vedi vedi, soldi meridionali. E gli sfugge che non è che veneti, lombardi ed emiliani lavorino di più, è che loro il lavoro ce l’hanno e i meridionali meno. E quanto a Calderoli, è un saggio Grande Vecchio come Andreotti a dirgli di non spararle grosse perché, se riguardiamo la storia, il Sud ha contribuito a fare l’Italia con i suoi morti nelle guerre, molti di più di quelli settentrionali.

È vero, perché si mandano sempre i poveri a morire. Ma il Sud, senatore, vi ha contribuito anche con la sua immane emigrazione, quando in venti milioni si tolsero dalle scatole consentendo al resto del Paese, anzitutto il Nord, di vivere meglio. E il Sud vi ha contribuito con la rapina che subì dopo l’unificazione. Oltre che con i calli alle mani.

Non ci saremmo aspettati che ad ammetterlo fosse un altro leghista da tv, Tosi, il sindaco che governa bene Verona. Il quale ha detto che l’unità d’Italia è «comunque un fatto positivo» (applausi). Aggiungendo che è stata però gestita al peggio: è certo che il Banco di Napoli, «la banca più ricca d’Europa, sia stata depredata dai Savoia». Ed è certo che in una «terra ricca di cultura e storia come la Sicilia il sentimento identitario sia stato comprato pur di soggiogarla a un’Italia centralista». Insomma, «non sono state rispettate le autonomie», danno cui si può oggi rimediare con un «federalismo vero». Riecco il leghista.

Bisognerebbe suggerire al buon Tosi che federalista era il loro amato Cattaneo, del quale si sono appropriati ignorando che pensava a un federalismo che oggi si potrebbe dire «solidale». E suggerirgli che furono politici e intellettuali meridionali nel 1861 a porre inutilmente il problema di politiche diverse per un Sud che non era affatto più povero ma appunto diverso dal Nord. Poi Tosi però tira fuori il suo «spirito animale» (che non è un insulto) dicendo che per imporre una buona gestione a regioni «amiche» come Campania, Calabria e Sicilia il governo Berlusconi potrebbe mandarvi dei commissari con poteri straordinari. Del tipo dei «mille uomini di ferro» dei quali parla in un recente libro il ministro Brunetta. Magari anche con un nuovo generale Cialdini che semini un po’ di ferro e fuoco e impicchi qualche brigante.

È vero che il Sud ha colpe innegabili. E che qualche fucilazione simbolica non sarebbe male per chi non fa altro che bussare a denari per distribuirli ad amici e clienti invece che per lo sviluppo. Ma è anche vero che sul pregiudizio non si può fondare una pacificazione. Della quale ha bisogno un’Italia spaccata in tutto. E anche nell’interesse del Nord impegnato ad arricchirsi proprio sul divario col Sud.
Anche un intellettuale di sinistra come il professor Pasquino ha parlato in una recente trasmissione di Sud cattivo e di Nord buono. E meno male che in questi stessi giorni sul giornale degli industriali, di sicuro non meridionalista, uno storico genovese dell’università di Torino, Sergio Luzzatto, ha scritto che dietro la guerra al brigantaggio ci fu una «vera, terribile, spietata guerra civile» al Sud.

Ma c’è dell’altro. E più grave. Emerge dal provvido reincontro col libro di una accreditata storica barese, Enrica Di Ciommo («I confini dell’identità. Teorie e modelli di nazione in Italia», Laterza ed.). Riguarda la cosiddetta «frattura di civiltà», come è stata costruita una egemonia del Nord sul Sud. Egemonia, che come tutte le egemonie, si basa solo relativamente su fatti reali. E che risale addirittura al ‘700, se non prima, quando in Europa la modernità era spacciata come settentrionale e l’arretratezza come meridionale.

Il pregiudizio fu poi fomentato e avallato dai giovani esuli meridionali che, seguendo il loro sentimento nazionale e patriottico, ripararono in Piemonte. E che trasmisero un’immagine di barbarie del loro Sud. Anche questo contribuì a giustificare quella brutale voglia di «influenza e dominio» sul Sud che portò a vere e proprie «pratiche di tipo coloniale» e alla pulizia etnica degli occupanti. L’autodenigrazione non è mai cessata, col Sud che ha sempre continuato a farsi del male anche così.

Fonte:La Gazzetta del Mezzogiorno

3 commenti su “Ferro e fuoco al Sud. E chiamalo Federalismo”

  1. Il titolo rende l’idea degli scenari che si appropinquano verso il meridione italiano, In Italia, infatti, si è realizzata una forte dissociazione della responsabilità impositiva da quella di spesa, per cui metà dell’amministrazione pubblica è fuori dal vincolo democratico fondamentale: “no taxation without representation”. Inoltre, con la riforma costituzionale del 2001 sono stati anche eliminati i controlli che esistevano sui sistemi locali (ad esempio è stato abolito, riguardo ai Comuni, il controllo dei Co.re.co.), e, non essendo però stato introdotto tempestivamente quel meccanismo di responsabilizzazione costituito dal federalismo fiscale, interi settori della spesa pubblica decentrata, soprattutto al Sud, sono andati fuori controllo. L’ alea risiede nel fatto, che il federalismo rischia di aumentare i centri di spesa, con buona pace dei criteri di efficienza ed efficacia dell’andamento della P.A. Da questo punto di vista, la tendenza a sostenere che i problemi del Mezzogiorno potranno essere risolti grazie a una vaga concentrazione delle risorse e qualche generica infrastruttura strategica non promette nulla di buono. Questa tendenza sembra figlia soltanto di un miope tentativo di rimozione della difficoltà e dell’impegno necessario ad affrontare i grandi problemi e le grandi sfide che il Mezzogiorno pone all’intera Italia. Ma rimuovere i problemi non è certo il miglior modo per aiutarne la soluzione.

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  2. PUBBLICO, PER CHI NON LE HA LETTE, ALCUNE MIE ELUCUBRAZIONI ANTI UNIFICAZIONE.

    da ELIO PRESUTTO

    a “urp@istruzione.it”
    data 4 settembre 2008 12.52

    oggetto Lettera che si prega non cestinare

    proveniente da gmail.com

    nascondi dettagli 4 set

    Rispondi

    On. Ministro,

    da Nordista originale, in perfetto accordo con il Leghista Ministro Bossi, ha proceduto a vibrare l’ennesima batosta contro gli intellettuali del Sud, che rappresentano l’ossatura portante dell’Istruzione Nazionale.
    I Suoi provvedimenti hanno creato e continueranno a creare disoccupati, solo ed esclusivamente nel già martoriato Mezzogiorno d’Italia. Lei, in perfetta sintonia storica dei predatori del Popolo Sudista, s’è messa in ennesima posizione, dopo i Monarchi Savoia, i Fascisti del “Dux in Fundo” e gli Industriali senza frontiere ( la famosa Cassa del Mezzogiorno fu sbancata dai Nordisti).
    Da esperienza personale, infatti, qualsiasi Imprenditore del povero Sud, per realizzare una qualsiasi Struttura Produttiva, spende per lo 80%, nel ricco Nord, i propi capitali e quelli elargiti dallo Stato.

    Dopo la realizzazione di qualsiasi struttura produttiva o di servizi, il malcapitato Imprenditore del Sud è costretto ad acquistare le Materie Prime, il know-how, l’assistenza tecnica e tutto quanto serve per iniziare il ciclo produttivo, sempre ed esclusivamente al Centro-Nord.
    La stessa cosa è avvenuto ed avviene per tutte le leggi a favore dello sviluppo industriale del Meridione d’Italia.

    Altro che Cassa per Il Mezzogiorno, questa è la Cassa di Mezzogiorno (ore 12.00) del Centro-Nord.

    Tutti i Miliardi di £/€, stanziati per l’Industrializzazione del Sud, sono finiti nelle Banche del Nord, tanto da provocare la bancarotta di tutti gli Istituti Finanziari del Meridione, acquistati, per la totalità, dai grossi Gruppi Bancari del Centro-Nord .

    Lei non conosce, o finge di non conoscere, la Storia dell’ex Regno delle Due Sicilie, depredato avidamente, sin dalla favola dell’Unificazione dei Popoli Italici (1860).

    L’unico Statista Italiano che emanò una legge, veramente a favore del Popolo Sudista, senza aggravio delle Casse dello Stato, fu il Caprio Espiatorio del diffuso finanziamento illecito ai Partiti ( I Comunisti venivano finanziati dal Cremlino, dalle Coop, dall’Unipol, dalle Banche Emiliane e dalla ripartizione degli Appalti Pubblici) il caro Bettino Craxi. La legge prevedeva la riserva, a favore degli Imprenditori Meridionali, del 30% di tutte le forniture da fare ad Enti ed Istituzioni Statali, Regionali, Provinciali e Comunali. I Grossi ed Avidi Gruppi Industriali del Nord, le Coop e le Banks North, sollevarono una vibrata protesta, tanto che la Legge Craxi, su pronuncia della UEO (Europa Unita Occasionalmente) fu abrogata, con notevoli danni a carico degli Imprenditori Meridionali, che si erano affrettati alla costituzione di Strutture Produttive e di Servizi. Povero ex Regno delle Due Sicilie, continuano a succhiarti il sangue.

    Al Presidente Silvio, assediato dai Nordisti, da ex Fascisti, perseguitato dallo Loggia Magister , avversato, senza reticenza, da Stalinisti e sostenuto lealmente dai veri Socialisti, io dico :
    <> (^)
    <>.(^)
    Dove stavano De Mita & Company?
    Dove stanno i Parlamentari Meridionali?
    On. Ministro, mediti e corregga il tiro.
    Voglia scusarmi, sono un Tecnico e non un Letterato.
    Distinti saluti

    PS = In allegato, Le trasmetto una parte della mia presuntuosa prosa

    Rispondi
  3. daELIO PRESUTTO
    a”provinciale.roma@laz.partitodemocratico.it”

    data17 maggio 2010 16.07
    oggettoLettera per On.
    proveniente dagmail.com

    nascondi dettagli 16.07 (3 minuti fa)

    Gentile On. Enrico Letta.
    Ho avuto il piacere di ascoltarla su Radio Radicale in occasione della
    presentazione di un Libro sul Mezzogiorno, scritto da diversi Signori.
    Lucia Annunziata che dirigeva le danze, stranamente in modo sereno e
    dialettico, le ha concesso di parlare per circa un’ora, senza alcuna
    interruzione o turbamento. Con la sua forbita dialettica e l’acuta
    intelligenza ha saputo fare un’analisi politica sul Mezzogiorno del
    tutto fondata su numeri, medie, percentuali che poco rendono per
    evidenziare i veri motivi Storici del mancato riallineamento
    produttivo ed economico del Sud con il Centro Nord. Con sottile,
    palese e fazioso argomentare, ha trascinato il discorso in favore del
    modo di Amministrare del PD in alcune Regioni d’Italia, in modo
    fazioso senza minimamente approfondire le tematiche Culturali,
    Politiche e Sociali che hanno determinato il fallimento del mancato
    sviluppo delle più grandi Regioni dell’ex Regno delle due Sicilie.
    Ha citato la Liguria, Le Marche, l’Umbria, che poco ci azzeccano (alla
    Di Pietro) con il Mezzogiorno, la Basilicata e la Puglia, tutte
    gestite dal PD, per fare un paragone con la Campania e la Calabria,
    anch’esse amministrate sino ad ieri dallo stesso partito, non
    valutando le diversità storiche che le contraddistinguono.
    Premettendo che le Regioni citate (Liguria, Marche, Umbria, Basilicata
    = 4.465.958 di abitanti) messe tutt’insieme non fanno una Campania
    (5.701.931 di abitanti) le paragonerei a delle Province; Non ha
    valutato che la vittoria in Puglia è dovuta al personaggio Vendola e,
    in parte, al comportamento Bicorne dell’UDC, e non al grado di
    sviluppo economico apportato alla Puglia dall’Amministrazione
    riconfermata, che nulla ha fatto contro la Delinquenza Organizzata, il
    Caporalato e l’Intrallazzo; Non ha valutato che la Basilicata, ancora
    poverissima, vive della meritoria passata opera di Emilio Colombo e
    dei Socialisti Craxiani, oltre che di sfrenato Assistenzialismo; Non
    ha valutato che, in Calabria (con più di 2.000.000 e da Lei definita
    piccola Regione), il PD è stato tollerante con l’Organizzazione
    Criminale e che, per tale motivo, ha ricevuto una sonora batosta .
    Lei vuole giustificare la sconfitta subita in Campania alludendo a
    motivi delinquenziali, omettendo di dire che, grazie alla FARSA di
    Tangentopoli, conquistaste il Potere della nostra Regione con il Golpe
    Giustizialista (cosa che non vi riuscì per la conquista del Governo
    della Nazione, pur avendo trucidato Craxi e Forlani) apportando, al
    Governo della Regione, delle Province e dei Comuni, Funzionari del
    Partito Comunista, Sindacalisti della CGIL e portaborse privi
    Culturalmente delle capacità Politiche necessarie per Amministrare un
    qualsiasi Ente Pubblico. Ha anche omesso di ricordare che durante i
    20(venti) anni della scellerata Politica Amministrativa del PCI +
    Margherita + qualche ramoscello, la Camorra ha fatto passi da gigante,
    consentendole impunemente di entrare nei gangli vitali della cosa
    Pubblica.
    Lei, apprezzabilissimo favolista, per il posto che occupa nel PD e
    nella Società, dovrebbe sentire il dovere di trasmettere ai cittadini
    la verità Storica sui motivi della retrocessione economica della
    Campania e di tutto il Meridione, tralasciando di voler giustificare
    la catastrofica sconfitta riportata alle Regionali di Marzo.
    Solo pochi illustri Politici del recente passato hanno saputo
    programmare e gestire la Rinascita del Sud e della Sicilia: Bettino
    Craxi, con la Legge a favore del Sud, cancellata dalla protervia dei
    Padroni Centro Nordisti della Finanza e dell’Industria Nazionale;
    Giacomo Mancini, per le infrastrutture volute e realizzate per il Sud,
    di cui la principale ancora in ammodernamento; Emilio Colombo per
    quello realizzato in Basilicata e che il Pd sta distruggendo; Carmelo
    Conte, per il grande progetto programmato ed in parte finanziato a
    favore della Provincia di Salerno, della Campania e di tutto il
    Mezzogiorno (motivo fondamentale della sua persecuzione
    Giustizialista messa in opera dagli invidiosi Catto Comunisti Campani
    e Nazionali).
    Per meglio farle intendere, cose che già sa, le allego, di tutti i
    miei scritti sulla “Questione Meridionale”, una mia piccola nota
    inviata al Suo Compagno Isaia Sales, e per conoscenza al Blog Politica
    de Mente, alla stampa ed alle TV Campane, con la speranza che la
    smetta di fare il fazioso, cosa che non s’addice ad un Politico colto
    come Lei.
    Ho scritto di slancio queste poche righe e penso che vorrà scusare,
    per la rozza e scorretta prosa, un modesto uomo che ha fatto solo
    studi Tecnici dall’Avviamento (ora scuola Media unificata) alla
    Laurea.
    Spero solo che la nostra miseria si trasformi in orgoglio e che tutte
    le energie di questo Meridione, truffato, sfruttato, vilipeso ed
    abbandonato, concorrano, con euforia, per il recupero economico e
    sociale in proiezione di un futuro migliore.
    La saluto cordialmente, con la promessa di scriverle ancora.
    Il Socialista “Perseguitato Politico”

    Eboli 17 Maggio 2010

    ________________________________________________________________________________

    Per chi non lo dovesse sapere il Prof. Isaia Sales, che maggiormente
    stimo tra tutti gli ex PCI, ha condiviso molte responsabilità con l’ex
    PCI dell’Agro Nocerino Sarnese e del PDS e del PD che ha gestito la
    Campania (Regione, Province, Città, Comuni ed Enti Pubblici) per 20
    anni, trasformandola in un Immondezzaio e nella culla della prosperità
    delle Organizzazioni Criminali e dell’assistenzialismo sfrenato
    (Municipalizzate, Cooperative, Consorzi RSU, Consorzi Irrigui,
    Consorzi del Latte, Consorzi di tutto, anche delle spingole Francesi)
    a modello della loro amata Russia Staliniana e delle Regioni Rosse
    Italiane (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Liguria) Quando, durante i
    miei viaggi all’estero, apprendevano che ero Ebolitano tutti
    conoscevano la nostra città per aver letto il libro di Carlo Levi,
    tradotto in tutte le lingue e la Campania per la sua bellezza
    naturale, artistica e musicale. Provate a recarvi all’estero, ora, e
    dite che siete Campano, vi guarderanno con sospetto e con poca stima.
    Tutti hanno speculato sulle tragedie che affliggono, ora, la nostra
    amata Regione, con la Monnezza, con i residui tossici inviatici dagli
    industriali del Nord Italia e dell’Europa, con la Camorra (Saviano
    Antonio col suo libro Gomorra e l’omonimo Film), con la trasmissione
    in diretta TV di un omicidio camorristico ( Magistrato Napoletano
    desideroso di notorietà), quando bastava trasmettere solo la foto
    dell’assassino e dei suoi complici per ottenere la collaborazione
    popolare e, dulcis in fundo, con la pubblicazione, da parte di altro
    pseudo scrittore, di un libro indagine sulla Mozzarella alla Diossina.
    Cosa hanno fatto di concreto questi Catto Comunisti che continuare a
    buttare vergogna su Napoli e la Campania, per lottare la camorra ed
    evitare il degrado dei nostri territori? Scrivere un libro è facile,
    basta saper scrivere, ma adoperarsi per salvarci dallo sfruttamento
    del Centro Nord e dalla Delinquenza Organizzata ci vogliono uomini di
    grande ingegno Politico e Managerialità. Gli uomini li avevamo ma il
    GOLPE Catto Comunista, fallito a Roma, riuscì in pieno in Campania
    dove furono spazzati tutti via (Prigione, Gogna Mediatica, Suicidi,
    Follie e Depressioni) con la FARSA di Tangentopoli.
    Il Socialista “Prigioniero Politico”
    ________________________________________________________________________________

    A Isaia Sales ed a tutti gli Intellettuali Comunisti.
    Da uomo di Scienze Naturali e non di quelle Umanistiche, mi consento
    di far rilevare a tutti voi che la Camorra trae il suo nascere ed il
    suo proliferare per motivi Politici, Culturali e Sociali. La Campania
    ha subito tre Farse Storiche. La prima Farsa fu l’Unificazione
    d’Italia, voluta da tutti ma realizzata solo dai Monarchi Savoia con
    l’ausilio dell’ingenuo Socialista Giuseppe Garibaldi e da invidiosi
    Nobili decaduti. Dopo il 1960, come fanno rilevare alcuni Storici
    Meridionali, l’ex Regno delle due Sicilie fu defraudato delle sue
    ricchezze, della sua Cultura e delle sue Industrie ed abbandonato alla
    povertà ed al sopruso di uomini inviati dai Savoia, tutti provenienti
    dalla Sardegna e da Pisa, Il Ministro dell’Interno della Monarchia
    Sabauda, Liborio Romano, affidò il controllo di Napoli a detti Pisani
    e Sardi, durante la fase di transizione del regno, al fine di evitare
    possibili rivoluzioni, incoraggiate dai Borboni in esilio. Questa
    specie di poliziotti in borghese, senza regole e senza morale,
    spadroneggiarono in lungo e largo per tutta la Campania ed oltre,
    dando inizio all’Associazione Criminale, detta poi Camorra.
    La seconda Farsa fu l’ascesa al potere di Benito Mussolini, un
    Populista che arringava la folla con discorsi di conquiste e di
    guerre, instaurando una Dittatura anti Socialista che travolse ogni
    pensiero Democratico e Liberale. Costui, grazie ai Monarchi Savoia,
    s’impossesso del Potere promettendo grandi successi per il Popolo
    Italiano, continuando invece a sfruttare il Sud, abbandonandolo al suo
    destino di povertà e di miseria. Basta leggere “Cristo si è fermato ad
    Eboli” di Carlo Levi, per rendersi conto di cosa avevano fatto del
    prospero Regno dei Borboni di Napoli. Benito Mussolini, mentre in
    Sicilia tentò di lottare la Mafia, in Campania alimentò il
    prolificarsi della Camorra, tanto che concesse la grazia a molti dei
    camorristi condannati a Viterbo nell’anno 1911, nel processo tenutosi
    a Viterbo, per l’omicidio dei coniugi Cuocolo, sicuro che, nel nuovo
    assetto Dittatoriale, questi non avrebbero costituito più un pericolo.
    La terza Farsa è stato il Manipulismo di Scalfaro, Occhetto, Prodi,
    D’Alema & Company che, mentre consegnarono l’Italia nelle mani di
    Berlusconi (fortunatamente per i benpensanti Socialisti Riformisti e
    Liberali) e Fini (il Fascista di sempre),conquistarono impunemente,
    con le Manette, le Prigioni e la Gogna Mediatica, la Campania e tutto
    il Sud. La furia di Tangentopoli distrasse tutta la Magistratura e le
    Forze di Polizia dalla lotta alle Organizzazioni Criminali,
    intelligentemente rinvigorita dalla Legge Martelli e dall’ operato dei
    Governi Craxi ed Andreotti, al solo scopo d’impossessarsi del Potere
    con la violenza e non con il suffragio popolare. I Governi locali
    Catto Comunisti, impegnati a comprendere come si Amministrava la cosa
    Pubblica e distratti dai successi di Di Pietro ed affiliati,
    trascurarono per 20 anni la lotta alla Camorra, favorendone invece,
    col loro modo clientelare di Amministrare, la proliferazione e la
    recrudescenza. Gli Intellettuali Comunisti Meridionali, fallito il
    Pensiero Marxista si sono messi a cavalcare il fenomeno Camorristico,
    per appagare la loro sete del Filosofare e del successo economico e
    letterario a tutti i costi.
    Dopo le varie Scritture sulla Monnezza, tradotte in tutto il Globo,
    ecco un certo Antonio Saviano che, novellando ciò che sapevano tutti
    i Meridionale, le Polizie e la Magistartura, ha venduto in tutto il
    Mondo la sua Novella ed il Film omonimo. Ad esso si aggiunge un’altro
    pseudo ricercatore letterario che scrive un libro sulla Mozzarella
    alla Diossina. Il colmo della disastrosa immagine di una Napoli di
    Delinquenti e di Sozzoni viene data da un ruspante Pubblico
    Giustizialista Napoletano, che, per essere aiutato a catturare un
    assassino, lancia su tutti i Blog e le TV Mondiali, l’impressionante
    assassinio in diretta di un Camorrista Napoletano per mano di suoi
    avversari nel traffico delle Droghe.
    Caro Iasia Sales, comprendo la tua voglia di scrivere e di Filosofare,
    ma invece di colpire il Campanile, colpisci la Chiesa che tanti meriti
    ha, per quello che fa per i giovani, per poveri, i perseguitati, gli
    afflitti, i diseredati, i drogati, i carcerati, gli affamati, gli
    ammalati, i moribondi e per tutti quelli che hanno bisogno di
    assistenza Spirituale.
    Quando da ragazzi, nel periodo post bellico, non avevamo da mangiare e
    da vestire, lo studio era permesso solo ai figli dei benestanti, lo
    Sport lo sentivamo solo per Radio (stranamente anche gli atleti erano
    Centro Nordisti), viaggiare era un sogno,
    andare al mare era un lusso, per divertirsi c’era solo la strada non
    asfaltata e la palla di pezza, la Chiesa Cattolica ci raccolse sotto
    il suo Manto ed in compagnia di Preti non Pedofili, mangiavamo,
    viaggiavamo, studiavamo e pure al mare ci portavano.
    Grazie a loro la maggioranza di noi si salvarono dalla strada e
    diventarono Operai, Costruttori, Dottori, Artigiani, Sportivi,
    Commercianti, Industriali,Agricoltori e gente felice.
    Povero ex Regno delle due Sicilie, in 20 anni di Governo Catto
    Comunista, ora hai perso anche la tua bellezza naturale (vedi la
    gabbia di Cemento Armato in cui ha trasformato Salerno il De Luca
    (Vincenzino il Betoniere) e vedi cosa ti combinano questi
    Ambientalisti alla Vendola, stanno riempiendo le sparute pianure del
    nostro Mezzogiorno di distese di pannelli argentei, al posto del verde
    agricolo e naturale e stanno innalzando sulle nostre bellissime
    colline migliaia di giganti di cemento armato, dicendo addio alla
    bellezza degli alberi e del verde Mediterraneo. Attenzione non sono
    per il Nucleare o similare, sono per quello che scelgono i Politici
    illuminati ed i veri Scienziati dell’Energia) ), deturpata da vandali
    Sinistri.
    Gentili signori vi salto cordialmente, chiedendo scusa per la mia
    rozza prosa, al solo favellare preferisco il fare ed il parlare.di
    cose concrete.
    Il Socialista “Prigioniero Politico”


    Dott. Elio Presutto
    Ricerche: Entomologia, Biocidi, Bonifiche igienico-sanitarie

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    Tascabile 2.doc
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    Curric. Professionale Elio.doc
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