L’On. Casciello (FI): «Fioramonti è Ministro della “D”Istruzione, l’unica strada percorribile porta alle dimissione».
Le ultime uscite del Ministro grillino Fioramonti, passato dagli insulti ai politici e alle offese alle Forze dell’Ordine su facebook, alla tassa sulle merendine o addirittura al divieto del Crocifisso nelle Scuole, mostrano tutta l’inadeguatezza a ricoprire il ruolo di Ministro. La Scuola ha bisogno di altro non di cazzari.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – «Fioramonti è Ministro della “D”Istruzione, l’unica strada percorribile porta alle dimissione». Scrive l’onorevole Casciello del Ministro grillino della Pubblica Istruzione, pensando alle sue esternazioni da Bar dello Sport di provincia laddove tra una birra e l’altra, mentre si ascolta un telegiornale di una TV locale, mezzo sfatti ci si attarda in considerazioni politiche dicendone di tutti colori accompagnate dalle più fiorite delle esternazioni.
Vi è da aggiungere che il Ministro grillino Fioramonti, non è nuovo ad esternazioni border line, è passato dagli insulti ai politici e alle offese alle Forze dell’Ordine su facebook, alla tassa sulle merendine e addirittura al divieto del Crocifisso nelle Scuole, mostra tutta la sua inadeguatezza a ricoprire un qualsiasi ruolo di responsabilità, figuriamoci quello di Ministro della Repubblica. Purtroppo questo è quello che passa il “Governo” e questo è quello che passa il M5S, e se, se ne va un Toninelli arriva un Fioramonti, anche perchè le cazzate non finiscono mai e a portarle avanti ci vuole qualcuno che sia autentico, perchè per direle ci vuole capacità, bravura, insomma ci vuole un cazzaro: Un Fioramonti.
«Inquieta più che fa sorridere l’improbabile approccio al suo ruolo di Lorenzo Fioramonti, ministro della (d)Istruzione del governo giallorosso». Afferma Gigi Casciello, parlamentare di Forza Italia e componente della VII Commissione della Camera dei Deputati, Cultura, Scienze, Istruzione alla Camera.
«Il ministro della (d)Istruzione ne fa una dopo l’altra e in pochi giorni è passato dalla contestata tassa sulle merendine all’inaccettabile ipotesi di vietare l’esposizione del Crocifisso nelle scuole, arrivando alle offese a politici e polizia scritte qualche anno fa attraverso il proprio profilo Facebook – prosegue il parlamentare azzurro -. Comportamenti inammissibili da colui che dovrebbe essere il faro dell’Istruzione, non con la “d” ma con l’iniziale “I” e pure maiuscola, in un Paese che, tanto per restare sul tema scuola che mi ha visto costantemente impegnato nell’ultimo anno e mezzo in Commissione Cultura alla Camera, ha problemi molto seri e da lui ignorati. Il precariato degli insegnanti e la sicurezza delle strutture in cui i nostri figli studiano, tanto per citarne due soltanto. Fiormanti farebbe bene a dimettersi, – conclude l’onorevole Gigi Casciello – è l’unica strada da lui percorribile, magari dopo aver spiegato nel dettaglio il motivo dell’iscrizione del figlio alla scuola inglese e non italiana. Altra vicenda che non mi stupisce, visto che da un ministro così ormai mi aspetto di tutto».
A ragione Casciello, se avesse un poco di dignità si dovrebbe dimettere, ma poiché questo non avverrà ci aspettiamo una sua gestione di quel Dicastero delicatissimo ci fa presagire vi saranno anni di proteste, e i giovani queste cose non le fanno passare tanto facilmente. La scuola ha bisogno di altro, di strutture adeguate e sicure, di banchi, cattedre, computer, laboratori digitali, di modernità e maggiori investimenti, di gratificare gli insegnanti aumentando i loro stipendi, e di formare i nostri giovani, ma anche a formare i nostri giovani a saper valutare ed apprezzare le altre culture e le altre civiltà ma anche a saper difendere le proprie e tra queste vi è anche la nostra cultura democratica e sia pure laica di ispirazione cristiana e il Crocifisso è la sua massima espressione.
Roma, 4 ottobre 2019