Il Parlamento sulla Legge fine-vita, affronti il tema responsabilmente.
Polichetti responsabile Nazionale Sanità dell’Udc dichiara: “Un Parlamento di transfughi che deve occuparsi di una materia seria e delicata: Una aberrante leggerezza“. Gente schierata per “obbligo” a sinistra e a destra. Ma la Legge è urgente anche per Papa Francesco.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “Deve essere questo Parlamento di transfughi ad occuparsi in maniera seria e responsabile di una materia così delicata come la gestione del fine-vita, – dichiara il Responsabile Nazionale Sanità dell’UDC Mario Polichetti il quale ritiene che l’argomento oltre ad essere particolarmente delicato trattando oltre che della sfera medica anche quella umana è dei sentimenti – invece di attardarsi in patetiche elucubrazioni su come far quadrare il bilancio dello Stato, ponendo gabelle finanze sulle merendine. Da medico cattolico trovo aberrante la leggerezza sull’argomento quando negli ospedali e nei luoghi di cura si lotta oltre le proprie forze per salvare una vita umana e per dare una giusta dignità alla morte”.
Il dibattito sul “fine vita” si è riaperto all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale, ed è iniziato anche il pressing dei partiti di maggioranza, guidati da Pd e M5s, affinché il Parlamento affronti al più presto il tema del fine vita, e a chi lo devono chiedere a noi di calendarizzare la dia ussione? Sul fronte dei partiti di opposizione, invece si ribadisce, la più ferma contrarietà da Lega e Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia, conferma, come giusto sia di avere sul tema “sensibilità diverse” al proprio interno.
L’invito alle Camere a esaminare le proposte di legge su fine vita, eutanasia e suicidio assistito, una decina di proposte presentate dall’inizio della legislatura, è arrivata, in primis da Marco Cappato, più che coinvolto sul caso, risalente al 2017, allorquando accompagnò Dj Fabo a morire in Svizzera, beccandosi un lungo processo che la Consulta mercoledì ha giudicato non punibile, ma a certe condizioni, chi agevola il suicidio.
Purtroppo su questo tema, per gli osservatori, appaiono scontate le posizioni di chi da una parte è favorevole fino a spingersi a introdurre anche il suicidio assistito e chi invece è contrario adducendo motivazioni, alla “mescola”, di carattere morale e religiose, coincidendo queste due posizioni nell’area dei Partiti di Sinistra e in quella di Destra, entrambe le aree per “obbligo”, quasi a dimostrare di essere di sinistra o di destra imbracciando argomenti che non sono appartenenti né ai primi e né ai secondi, ma che toccano, la vita, le sofferenze, i sentimenti, la scienza, la morale.
La dimostrazione che sbugiarda e condanna gli schierati per “dovere”, che Polichetti da Medico ed esponente politico dell’UDC, l’ultimo Partito che si richiama anche nel suo simbolo ai cattolici, ritiene “transfughi” e inadeguati ad affrontare seriamente e con coscienza l’argomento, è stato l’intervento di Papa Francesco che già dal 2017 apriva a profonde riflessioni sul “fine vita” dichiarando:
“Gli interventi sul corpo umano diventano sempre più efficaci, ma non sempre sono risolutivi: possono sostenere funzioni biologiche divenute insufficienti, o addirittura sostituirle, ma questo non equivale a promuovere la salute. Occorre quindi un supplemento di saggezza, perché oggi è più insidiosa la tentazione di insistere con trattamenti che producono potenti effetti sul corpo, ma talora non giovano al bene integrale della persona“.
E dopo questo intervento che concentra in poche righe tutte le questioni che toccano e che si devono affrontare responsabilmente e al di là della sinistra e della destra in una Legge sul “fine vita” ormai inderogabile, come possiamo non pensare che ad occuparsene siano questi attori: da Salvini a Di Maio, dalla Giulia Grillo a Toninelli, da Renzi a Meloni e Taverna; Che tutte le volte che aprono la bocca banalizzano e sputtanano ogni cosa?
Salerno, 28 settembre 2019