Commissariamento superato: Nuova fase per la Sanità in Campania

L’assist a De Luca su Sanità e fine del Commissariamento in Campania arriva dagli On.li Conte e Rostan di LEU. 

I due parlamentari (LeU) aprendo a nuove valutazioni che vanno oltre i ricordi spiacevoli (di Conte) e i conti (Bilancio della Sanità Campana in pareggio), per altro superati, ritengono che sia giusto per la Regione Campania: “Chiudere la fase del commissariamento della Sanità in Campania, e aprire una nuova fase”.

Michela Rostan-Federico Conte-Vincenzo De Luca

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – “Il commissariamento della sanità in Campania aveva motivazioni finanziarie ormai superate. La Regione merita una nuova fase”. – Lo dichiarano Federico Conte e Michela Rostan, deputati di Liberi e Uguali. “Rapporto tra pubblico e privato, medicina territoriale e ospedaliera, servizi socio-sanitari, nuove assunzioni: sono diversi i campi nei quali agire – aggiungono i due parlamentari di LEU – con l’obiettivo di servizi più efficienti e funzionali. Per farlo occorre una rinnovata capacità di programmazione e di indirizzo della Regione, che può essere recuperata solo restituendo all’ente la piena titolarità dei poteri e delle funzioni. – Conte e Rostan concludono – Va completata una verifica sul piano di rientro dal disavanzo, chiudendo il commissariamento e aprendo un nuovo capitolo”.

Michela Rostan-Federico Conte

Del problema della fine del Commissariamento della Sanità in Campania POLITICAdeMENTE se ne è occupato e a più riprese ha sostenuto l’assurdità della persistenza della Gestione commissariale, così come ha mostrato tutta la sua contrarietà alle motivazioni di incompatibilità del Governatore, che adduce a il M5S, come scusa, per fare fuori De Luca, avendo l’ex Ministro Giulia Grillo già un nome di suo gradimento.

L’assurdità della persistenza del commissariamento deriva dal fatto che la Sanità in generale non può rispondere solo ai numeri, ai conti, ai bilanci, ma deve saper dare risposte, laddove è necessario, sia se si tratta dell’ordinario che dell’urgenza, rapide e pertinenti, vieppiú non legate al cappio del pareggio di bilancio, ma al pareggio delle necessità e al pareggio dei bisogni. E oggettivamente De Luca, anche se per rientrare in quei parametri imposti dal Ministro della Salute, aveva usato due pesi e due misure e uno strabismo accentuato, congelando, riducendo e implementando, servizi e prestazioni, a misura di parte, comunque aveva nel suo complesso pareggiato il Bilancio.

Vincenzo De Luca

Allo stesso modo De Luca, a mò di sfida aveva chiesto di sedersi al tavo Regioni-Governo, richiesto da Lombardia, Veneto ed Emilia e Romagna, che chiedevano l’autonomia differenziata, manifestando il suo consenso ma chiedendo a sua volta di partire dalle dotazioni di base. In soldoni De Luca scopriva la pentola e se a parità di abitanti, parlando di Sanità in Campania ci sono il 30% degli Ospedali in meno rispetto alla Lombardia, si sarebbe prima dovuto azzerare il gap e successivamente ripartire i fondi di dotazione, colmando quelle differenze che sono solo l’accumulo di finanziamenti diseguali che i governi degli ultimi 25 anni, a trazione Nord-Leghista e Nord-Forzista e Nord-PDista, hanno programmato e realizzato a spese del Mezzogiorno nella più assoluta sudditanza dei parlamentari del Sud, grazie anche alla Legge elettorale che attribuiva ai Partiti la facoltà della Nomina e quindi della elezione sicura.

Tornando al l’assist di LEU a De Luca, o meglio l’assist dell’On. Federico Conte, viene da aggiungere: Chi lo avrebbe mai detto che questo aiuto sarebbe venuto proprio dal giovane Conte; Nella vita mai dire mai. Solo 4 anni fa l’on Federico Conte si candidó al Consiglio Regionale nella Lista del PD, risultando il primo dei non eletti con circa 20mila voti, contro l’armata deluchiana. Si ricorderá in quella circostanza, come il Governatore lo sfuggiva in ogni incontro, mostrando senza curarsene una sua distanza, fino talvolta a suscitare anche imbarazzo nei tanti elettori e simpatizzanti presenti.

Ma il tempo passa e come ogni cosa porta via anche le tracce più dolorose, e il caso di specie, mostra come nel giovane Federico Conte è prevalsa più la responsabilità, il pensiero e la proposta politica, oltre che la responsabilità istituzionale, che il ricordo spiacevole di quei tempi. Se non è una lezione di stile ci si dica cosa è.

Napoli, 27 settembre 2019

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