Il Sindaco ha ottenuto da Questore e Prefetto due pattuglie nel Centro di Eboli per fronteggiare la questione sicurezza.
Il PCI di Eboli mentre condanna l’incapacità di Sindaco e Giunta, osserva e suggerisce: “la gente ha sempre più paura e si sente insicura. Perché nell’era digitale non pensare a sviluppare la città intelligente? Un Ispettore della Questura di Napoli ha sviluppato un software X–Law in grado di prevenire i crimini predatori, secondo la logica della previsione. Perché non usarlo?”
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il Sindaco Cariello e la sua maggioranza si sono riuniti per affrontare il tema della sicurezza urbana. Non sappiamo cosa si sono detti ma, dalle informazioni riportare dalla stampa, conosciamo le conclusioni a cui sono giunti: “La nostra unica speranza è la promessa che ci hanno fatto il Prefetto e il Questore di Salerno: almeno due pattuglie in centro nel fine settimana.”
Non sappiamo se la promessa sarà mantenuta ma è disarmante l’ammissione di “impossibilità e incapacità” di pensare a soluzioni diverse da parte del Sindaco Cariello e della sua maggioranza. Siamo così certi che un incremento del pattugliamento garantirà una sicurezza maggiore?
Abbiamo sostenuto, e sosteniamo, che Cariello e i suoi sono incapaci di pensare alla Eboli del futuro: non ne hanno proprio idea. Cariello dovrebbe chiedersi perché nonostante viviamo in città intelligenti o che lo stanno diventando, la gente continua ad avere paura e le forze di polizia lavorano tanto senza ottenere risultati duraturi nel tempo, a causa della scarsità di risorse. Un amministratore attento dovrebbe chiedersi cosa è possibile fare per aumentare la sicurezza urbana?
Le città intelligenti hanno degli anticorpi contro la criminalità? La smart city ha degli anticorpi o li deve sviluppare? Sì. Come svilupparli? In verità hanno già iniziato a svilupparli e sono giunti a conclusioni straordinarie e sconvolgenti nella loro semplicità.
Pochi sanno che un Ispettore della Questura di Napoli ha sviluppato un software X–Law in grado di prevenire i crimini predatori, secondo la logica della previsione. Questo software, ad esempio, ha consentito di conseguire importanti risultati a Venezia.
C’è una start up VIGILIUM che sulla base di dati (di polizia locale; sul disordine urbano; rilevati tramite un’app installata sui device della polizia locale; derivanti da indagini sulla sicurezza oggettiva (reale) e soggettiva (percepita) dei cittadini, somministrate attraverso un’app dedicata; derivanti da segnalazioni dei cittadini, attraverso l’app dedicata, su criminalità, insicurezza e disordine urbano; dei social network e telefonici (in partnership) resi anonimi; raccolti attraverso soluzioni di videosorveglianza intelligenti, illuminazione, parcheggi, traffico e meteo; su variabili socio-demografiche raccolti a livello locale), costruiti su misura per ogni città, permette alla polizia e all’amministrazioni locale di rispondere in maniera incisiva al bisogno crescente di sicurezza dei loro cittadini. Sono cose già realizzate e installate.
La città intelligente e proiettata nel futuro passa attraverso un modo diverso di pensarla e di amministrarla. Necessita dell’uso della testa invece che della pancia, che sa ottenere e interpretare i dati della sua vita quotidiana e li usa per comprendere se gli interventi effettuati funzionano o meno. Questa è l’idea di città intelligente, che ha anticorpi, che si protegge ed è vicina ai cittadini. Sembra un’idea lontana ma è molto vicina.
Al Sindaco Cariello suggeriamo di dedicare un po’ più di tempo ai problemi della nostra città, a partire dalla sicurezza urbana. Potrebbe iniziare dando risposte sulla videosorveglianza: funziona o non funziona? Quando sarà a regime completamente? E’ il livello minimo da cui partire.
Eboli, 27 settembre 2019