Rafforzata scorta e protezione al giornalista Sandro Ruotolo. Interrogazione dell’On. Casciello (FI) al Ministro dell’interno.
L’onorevole Gigi Casciello, deputato di Forza Italia e giornalista professionista lancia l’allarme e chiede al Ministro Lamorgese di: “Riattivare subito il Comitato per la Sicurezza dei Giornalisti. La Camorra non può essere in alcun modo sottovalutata”. Le porte delle dittature sono sempre socchiuse.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – «La notizia del rafforzamento della protezione al giornalista Sandro Ruotolo, già sotto scorta per le intimidazioni ricevute dalla camorra, non può essere in alcun modo sottovalutata. In giornata presenterò un’interrogazione al Ministero dell’Interno per sollecitare la riattivazione del Comitato per la sicurezza dei giornalisti». Ad annunciarlo è l’onorevole Gigi Casciello, deputato di Forza Italia e giornalista professionista.
«L’intervento del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, è improcrastinabile davanti a un’emergenza sociale che mette in pericolo l’incolumità di singole persone e la libertà d’inchiesta e di approfondimento alla base del Giornalismo con l’iniziale maiuscola – prosegue il parlamentare azzurro -. Il caso del collega giornalista Sandro Ruotolo, presidente dei cronisti campani, testimonia come la stagione dell’offensiva della criminalità organizzata verso la stampa non appartenga affatto al passato come erroneamente si crede. È una mera illusione. E tale vicenda, – conclude l’on. Gigi Casciello – prontamente denunciata dalla Fnsi e dal Sugc, è solo la lente d’ingrandimento di un problema serio che, in Campania come altrove, coinvolge tanti cronisti. Operatori dell’informazione che lavorano in trincea, a cui le autorità di pubblica sicurezza e le istituzioni non possono far mancare sostegno e tutela nel loro impegno quotidiano speso a raccontare territori di frontiera».
Purtroppo per noi una nuova destra strisciante e pericosa, per nulla somigliante a quella conosciuta dalla Costituzione ad oggi, sta violentano il Paese e con esso minaccia di brutalizzare chicchessia si frappone ad essa impedendole di poter comandare calpestando regole, morale, democrazia.
Sempre purtroppo il Comitato per la Sicurezza dei Giornalisti è un organismo avulso dalla volontà del Governo e per esso del Ministro dell’interno, pertanto è grave, gravissimo che il Prefetto di Roma non lo abbia mai convocato in 18 mesi, piegandosi alla volontà espressa dall’ex Ministro Matteo Salvini e del Governo giallo-verde succube di Salvini stesso. Perché non lo ha mai convocato? Il Ministro Salvini in 18 mesi è andato ben oltre i suoi poteri ed ha sguazzano in lungo e in largo in un magma fatto di odio, avvertimenti, minacce, e mai dimenticheremo i “bacioni” che mandò a Saviano, nel mentre minacciava di togliergli la scorta: un avvertimento assimilabile a quelli mafiosi, e se pure egli non era consapevole della gravità della sua minaccia, non è mai è ritornato sull’argomento e mai ha fatto intendere di essersi lasciato andare.
Ma cosa gli aveva chiesto di strano Saviano? Egli voleva solo sapere che fine avevano fatto quei 49 milioni di euro del finanziamento pubblico alla Lega, e se era vero che ad occultarli alle Isole Caiman fossero stati uomini vicini alla ndrangheta. Lo voleva sapere Roberto Saviano e lo vorremmo sapere anche noi.
Era forse per questo tipo di domanda che Salvini chiese pieni poteri?
C’è solo una risposta a questo modo di interpretare il potere e all’amico Gigi Casciello verrebbe di suggetirgli di non allearsi mai con questi interpreti “deviati” delle regole democratiche. Mai. Ma in politica tutto è concesso e le concessioni che si fanno poco per volta e costantemente, poi portano a quello che oggi Casciello e tutti i Giornalisti condannano. Le porte delle dittature sono sempre socchiuse.
Roma, 25 settembre 2019