20 settembre-21 ottobre, Vernissage di Vito Mercurio al GRALL di Nocera Inferiore: Quando musica e pittura s’incontrano.
“La pittura degli stati emozionali” attraverso le espressioni dei pennelli, dei colori, delle forme, delle note, delle vibrazioni della musica, e del violino del musico-pittore Vito Mercurio, raccontata dalla critica d’arte Giuseppina Pecoraro.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NOCERA INFERIORE – Che succede quando musica e pittura s’incontrano? Succede che ci sono i quadri e le composizioni musicali del M° Musico-pittore Vito Mercurio, e attraverso “La pittura degli stati emozionali” si è inaugurata la mostra pittorica delle sue ultime opere, che resteranno esposte dal 20 settembre al 21 ottobre, presso la straordinaria location del GRALL Club end Restourant di Nocera Inferiore un esempio di recupero funzionale di un’antica basilica romanica-gotica.
E li la sorpresa per i molti convenuti quando il Maestro Vito Mercurio ha introdotto il suo vernissage con i ritmi incalzanti e intriganti di “Fantanasia” la colonna sonora del film cult “Uno strano intrigo di vicoli e delitti” che il Maestro ha scritto per Lina Wertmuller, accompagnato dalle percussioni di Gianluca Mercurio e dalla chitarra di Antonio D’Apolito. Musiche e ritmi che hanno rapito l’interesse dei visitatori che hanno poi apprezzato con l’innesto della voce di Antonio Sciabelli, che si è aggiunto al trio che ha Concluso con un altro successo internazionale del M° Mercurio ArabicCaffè.
Ecco quando la musica e la pittura s’incontrano: Viene fuori l’arte; quella liquida e aerea, che si adatta a te e ti avvolge, ti prende e ti indirizza attraverso i colori e le forme, in intriganti percorsi pittorici che solo un artista sa raccontare, ma che a sua volta riesce a trasmettere.
“L’arte contemporanea va compresa, – introduce la mostra di Mercurio la Critica d’arte Giuseppina Pecoraro parlando delle opere esposte – nasce con la dissacrazione, – aggiunge la Pecoraro mentre Francesco Grillo Direttore Artistico del Premio Raito, rapito dall’arte e dalla straordinaria esibizione musicale di Mercurio si improvvisa cineasta e fotografo ritraendo ogni momento dell’evento – la rottura della tridimensionalità, a partire da Picasso che introduce la quarta dimensione a tutti gli altri che nel tempo lo hanno seguito. Una introspezione, che ci consente di entrare nell’opera facendola propria. – conclude la sua narrazione critica Giuseppina Pecoraro – La pittura di Vito Mercurio si estende dalla musica trasmettendo i suoi stati emozionali. Le opere di Vito sono proiettate verso l’arte.
E Vito Mercurio aggiunge al “racconto” della Pecoraro sottolineando come sia legato egli alla musica e come si rifugia nella pittura per completare le sue cavalcanti inquietudini: “Sono un compositore e quando scrivo non lo faccio per me, cosi come per la pittura e il violino rappresenta sebbene un piccolo strumento si apre appunto alle emozioni. Per me era spontaneo fuggire dalla musica alla pittura e viceversa offrendo dai piccoli spazi grandi emozioni. Ho scritto canzoni per artisti straordinari da Murolo a Gaber da De Simone a leali, e a conferma di queste “fughe”
Nocera Inferiore, 21 settembre 2019