Sabato 21 settembre 2019, ore 11.00 conferenza a Palazzo di Città con il Prof Martin Schlumberger tra i maggiori esperti di Oncologia Endocrina.
La prima cittadina Cecilia Francese incontra il Prof Schlumberger MD dell’Università Paris-Sud tra: I principali esperti degli effetti delle radiazioni ionizzanti sugli individui e discendenza; I responsabili degli studi su Cernobyl e degli accidenti nucleari in Giappone; E tra i suoi campi di interesse, l’uso di isotopi radioattivi in Medicina Nucleare e il trattamento dei carcinomi della tiroide.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Sabato mattina alle ore 11:00 sarà ospite del Comune di Battipaglia presso la Sala Conferenze la Prima Cittadina di Battipaglia Cecilia Francese, incontra Martin Schlumberger, MD, professore di Oncologia all’Università Paris-Sud, direttore del dipartimento di Medicina Nucleare e Oncologia Endocrina dell’Istituto tumori di Parigi (Istituto Gustave Roussy, Villejuif, Francia) e dell’Unità di cura per i carcinomi rari e refrattari alla terapia con radioisotopi.
I suoi principali campi di interesse sono l’uso di isotopi radioattivi in Medicina Nucleare e il trattamento dei carcinomi della tiroide. È membro delle task force ATA per le raccomandazioni per la diagnosi e il trattamento dei tumori differenziati e midollari della tiroide: Tra i principali esperti degli effetti delle radiazioni ionizzanti sugli individui e discendenza. Tra i responsabili degli studi su Cernobyl e recentemente accidente nucleare in Giappone.
Ha fondato la task force Endocrine Tumor dell’EORTC ed è membro di quella americana. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti da istituzioni francesi, europee e statunitensi.
Professore Martin Schlumberger, professore di Oncologia all’Università di Parigi, tra i più illustri riferimenti mondiali sul cancro della tiroide, nell’incontro – Conferenza con Cecilia Francese, nella sua doppia funzione di Sindaco e di Medico Endocrinologo, si intratterrà alla presenza di cittadini e della stampa sulle nuove terapie “molecolari” per i tumori tiroidei, e sui nuovi farmaci “intelligenti”.
Le malattie della tiroide sono le più frequenti fra quelle endocrine e arrivano a colpire dal 5 al 7% della popolazione femminile. A fronte di un’elevata prevalenza di noduli, la percentuale di forme maligne è bassa (circa il 5-10%), tuttavia l’incidenza dei tumori tiroidei è in progressiva crescita. Sebbene la prognosi di tali patologie è ottima nella maggior parte dei pazienti, in alcuni casi gli strumenti terapeutici tradizionali, quali la chirurgia, la terapia radiometabolica, la chemioterapia e la radioterapia, risultano essere scarsamente efficaci, e la prognosi diventa sfavorevole.
Negli ultimi anni sono stati fatti molti sforzi per ottenere farmaci antitumorali dotati di una maggiore efficacia terapeutica e di una minore tossicità. Questi farmaci sono definiti farmaci “molecolari” o “farmaci intelligenti” in quanto in grado di agire selettivamente sulle vie essenziali per la crescita e la diffusione del tumore, spegnendo l’interruttore sempre acceso nella cellula tumorale, ma lasciando intatta quella sana.
Queste molecole mirano a riparare la cellula tumorale invece di bombardare indiscriminatamente tutto il corpo, col rischio di avere effetti collaterali importanti anche per altri organi che non sono coinvolti dalla malattia. Tali farmaci, spesso assunti dal paziente come capsula una volta al giorno, e sono privi dei più comuni effetti collaterali, comuni nelle terapie chemioterapiche convenzionali.
Battipaglia, 18 settembre 2019