Riunione in Provincia: Per la Sindaca si è ottenuto la conferenza di servizi e la convocazione del consiglio provinciale.
E allora perché tutti protestano e nessuno condivide l’accordo? Forse perché non c’è traccia di rivedere le autorizzazioni agli impianti esistenti che trattano rifiuti e prevederne una progressiva chiusura o delocalizzazione? E il Piano dei Rifiuti regionale, non sarebbe giusto rivederlo e dare più peso ai territori?
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – E mentre si registrava la bocciatura da parte dei Commercianti di “Rinascita”, della ConfCommercio, della Forania di Battipaglia e Olevano e la protesta con Sit inn davanti al Comune degli studenti del “Medi”, dal Comune arriva un comunicato che racconta dell’esito dell’incontro che si è tenuto questa mattina a Palazzo Sant’Agostino, che vedeva intorno ad un tavolo i rappresentanti del Comune, della Provincia, dell’Ente D’ambito, dell’ASI Salerno: «Unità d’intenti e programmazione dell’azione amministrativa».
“Si è tenuta questa mattina presso il Palazzo Sant’Agostino – si legge nella nota comunale – una riunione alla presenza del Presidente della Provincia, del Sindaco di Battipaglia, del Presidente dell’Eda, del Direttore Generale dell’Eda Salerno, dell’assessore all’ambiente di Battipaglia Carolina Vicinanza, dell’assessore allo Sviluppo Urbano Davide Bruno, del Consigliere Provinciale Delegato all’Ambiente, del Presidente dell’Asi e del consigliere provinciale Antonio Sagarese dove si sono stabilite le seguenti priorità, anche dopo aver acquisito il parere favorevole del Vice Presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola:
- Ad horas una conferenza di servizi istruttoria presso la Regione Campania per i provvedimenti per la tutela dell’ambiente ed approvazione del criterio localizzativo “Fattore di Pressione” (art.197 lettera d del Codice dell’Ambiente);
- Nelle more dell’immediata convocazione della conferenza di servizi istruttoria per l’approvazione della delibera provinciale si indica come data del Consiglio provinciale il 30 settembre 2019 per adottare il provvedimento indicato come criterio localizzativo per bloccare nuovi insediamenti e ampliamenti sul territorio di Battipaglia.
«Dobbiamo procedere per atti amministrativi e con controlli serrati. – aggiunge la sindaca Cecilia Francese – La conferenza di servizi istruttoria con la Regione serve per preparare i pareri della deliberazione del consiglio provinciale. Il Comune di Battipaglia ha necessità di creare rete con gli Enti Sovracomunali per controllare e governare il territorio. Noi potevamo e dovevamo dare un impulso agli enti e lo abbiamo fatto, nulla si può senza la collaborazione istituzionale. Stiamo tenendo alta la tensione sui tavoli importanti per portare alla città un risultato senza precedenti che bloccherà le richieste di insediamenti e ampliamenti sul territorio.
Abbiamo un calendario stringente entro il 30 settembre, data del consiglio provinciale, – prosegue la Sindaca – avremo la conferenza di servizi istruttoria e l’incontro col Ministro Costa. Mercoledì sarò dal Prefetto per il Comitato Provinciale della Sicurezza e dell’ordine pubblico e per chiedere il massimo della presenza per il controllo del territorio. Ho dato disposizione, inoltre, alla Polizia Municipale di intensificare al massimo i controlli presso le aziende, già avviati nelle scorse settimane.
Entro domani mattina in giunta approveremo una delibera per un piano di controlli integrati su tutte le aziende di rifiuti sia dal punto di vista amministrativo, sia ambientale, sia delle norme antincendio. – conclude la prima cittadina di Battipaglia Cecilia Francese – Ringrazio i battipagliesi che stanno sostenendo la nostra azione di protesta, i numerosi cittadini che ho ritrovato dinanzi ai cancelli dello Stir, quell’azione è stata preziosa per dare forza alle richieste dell’amministrazione. Non abbassiamo la guardia, sostenetemi nel far rispettare gli impegni presi ai tavoli istituzionali perché uniti si vince».
E allora perché tutti protestano e nessuno condivide l’accordo? Forse perché non c’è traccia di rivedere le autorizzazioni degli impianti esistenti che trattano rifiuti e prevederne conseguenzialmente anche una progressiva chiusura o delocalizzazione? E il Piano dei Rifiuti regionale, non sarebbe giusto rivederlo e dare più peso ai territori e più poteri decisionali ai comuni? E la puzza incombe. Ora aspettiamo cosa dice l’altro “Farfallone” del Ministro dell’ambiente Costa. Metterà i soldi a disposizione per bonificare discariche e territori?
Salerno, 16 settembre 2019