Vertice Comune-Regione: Raggiunto l’accordo: criterio localizzativo e Stop all’aumento di rifiuti sul territorio.
La Città nella protesta trova se stessa. La Sindaca Francese guida la rivolta, si appropria del suo ruolo e negozia con Regione e Provincia. I Comitati fanno la loro parte. Le opposizioni anche nelle diversità ci sono. Il Ministro Costa parla ancora di tavoli invece di sedersi a quello di ieri e oggi e cacciare i soldi. Il M5S dopo le sue furbate è marginale. E mo? Via da Battipaglia i mercanti di monnezza.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Finalmente Battipaglia trova l’unità e si presenta granitica allo s ontro contro la SPECTRE dell’immondizia. Unità ritrovata dopo che la Sindaca di Battipaglia ha ripreso le redini della protesta ed insieme ai cittadini si è recata ai cancelli dello STIR organizzando un Sit inn permanente, nel mentre discuteva ad un tavolo Istituzionale con Regione, Provincia, Arpac per mettere fine ai festival dell’immondizia coronati di tanto intanto da incendi, fumo, puzza e tanta ma tanta mennezza.
La mossa della Francese è stata comunque supportata anche dalle opposizioni, sebbene con qualche differenza sulle risoluzioni concordate. Purtroppo a quel tavolo, mancava proprio il Ministero dell’ambiente ed il suo titolare Sergio Costa, che neanche a farlo apposta proprio stamattina ha convocato la Sindaca a Roma il 26 prossimo venturo
Nell’incontro di stamattina – come riportato da una nota comunale – è stato fissato il primo tassello per dare volta ad una discontinuità sul piano delle politiche economiche, sociali ed ambientali sul territorio battipagliese. Un concreto atto che apre le porte verso un miglioramento della qualità della vita nella città.
Nelle ultime ore, – si legge sempre nella nota comunale – la sindaca ha nuovamente chiesto al presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, di essere ascoltata relativamente alla crisi ambientale in atto. Mentre il prossimo 26 settembre, il ministro Sergio Costa incontrerà la sindaca Francese presso il ministero dell’ambiente a seguito di una convocazione ufficiale giunta stamane.
A palazzo Sant’Agostino, questa mattina, – si legge sempre nella nota comunale – è stato sottoscritto dal sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, dal Presidente della Provincia, Michele Strianese, e dal direttore dell’Ente d’Ambito Bruno Di Nesta, l’atto di indirizzo al Consiglio Provinciale di Salerno per una moratoria-divieto sia di nuovi insediamenti per la gestione e trattamento di qualsiasi tipologia di rifiuti sia all’ampliamento degli impianti autorizzati ad oggi.
L’ente provinciale è fondamentale in questa fase, – precisa la nota – considerato che il codice dell’ambiente attribuisce alle regioni la competenza per fissare i criteri, mentre assegna alle province il compito di individuare le aree idonee all’insediamento di impianti per il trattamento dei rifiuti.
È stato adottato, di fatti, proposto ed accordato il criterio localizzativo, definito anche “fattore di pressione”. Ovvero è stato riconosciuto che il rapporto volume dei rifiuti e superficie del territorio comunale per la installazione di impianti di trattamento, sia pubblici che privati, ha superato il limite massimo. Ragione per la quale nessun nuovo impianto può essere autorizzato e non è consentito ampliarne quelli esistenti.
L’incontro tenuto, ieri sera, a palazzo di città tra la sindaca, la giunta comunale, i capigruppo del Consiglio comunale e il vicepresidente della regione Campania Fulvio Bonavitacola, alla presenza dei comitati è stato molto soddisfacente e dimostra che finalmente il governo regionale ha compreso che Battipaglia vive una situazione di crisi ambientale e bisogna evitare a tutti i costi di trasformarla in una seconda “terra dei fuochi”.
Sotto il profilo della prevenzione e della sicurezza, infatti, il vicegovernatore Bonavitacola ha, sin da subito, dato una risposta significativa ai nostri appelli. Dal prossimo lunedì partiranno controlli a tappeto su tutti i siti di raccolta e lavorazione di rifiuti, sia urbani che speciali, sull’adeguamento alle linee guida regionali in materia di antincendio.
C’è l’impegno ad implementare la rete di sicurezza e videosorveglianza attraverso un sistema centrale di controllo permanente, potenziando così il monitoraggio sulla qualità dell’aria. Oltre ad istituire un presidio della società regionale Sma Campania con un servizio di pattugliamento sul territorio con smartworking, cooperazione con l’Esercito italiano, Forze dell’Ordine e Vigili del fuoco.
Pugno duro anche contro coloro che non rispettano le prescrizioni regionali e il codice dell’ambiente per i quali verranno disposte immediatamente le revoche delle autorizzazioni ambientali e del nulla osta dell’Asi.
Una task force tra Polizia locale, Vigili del fuoco e Arpac per verificare il rispetto e la rispondenza allo stato di fatto delle autorizzazioni edilizie, ambientali e per il monitoraggio delle polveri sottili immesse in atmosfera e del trattamento delle acque.
“È la dimostrazione che la politica, quando vuole, può vincere contro i poteri loschi, il malaffare e gli interessi di alcuni contro quelli della comunità per riprendersi il governo del territorio – afferma il primo cittadino Cecilia Francese – ora c’è bisogno di stoppare le polemiche e mettere in atto azioni concrete per dare risposte immediate ai miei concittadini”.
La sinergia e la collaborazione tra Enti è ciò che fa crescere un Paese, le sue città e le imprese. “Ora – conclude la sindaca Francese – la città deve restare unita con la consapevolezza che questa amministrazione comunale fa sul serio e monitorerà lo sviluppo degli accordi presi”.
In effetti se non si è trattato di sinergia vera e propria si è trattato di “mezze” collaborazioni o “non belligeranza” da parte delle forze politiche di opposizioni, molti dei quali presenti ai cancelli dello STIR, fianco a fianco con gli uomini della maggioranza. Primo fra tutti Ugo Tozzi che accompagnato dai suoi presidia a insieme al Vice Sindaco Angelo Cappelli con tanto di fascia Tricolore e l’assessore Stefano Romano, e la Consigliera Gemma Caprino, sotto la tenda c’erano anche l’assessore all’Ambiente Carolina Vicinanza e il Consigliere ex maggioranza Pino Bovi, e tra tanta gente accorsa a dare il proprio contributo non mancavano i rappresentanti del Comitato Battipaglia dice No e delle Associazioni ambientalistiche battipagliesi, riconoscibili dalle magliette.
Riesce a giungere ai cancelli dello STIR passando tra una fila interminabile di Camion e automobili, anche Rosario Rago in rappresentanza della Confagricoltura ma anche delle Organizzazioni di Produzione Agricole battipagliesi produttori delle accellenzecagricole della Piana del Sele. Arriva anche Massimo Sorvillo responsabile regionale di Confcomnercio, tutti seriamente preoccupati ma convinti che questa azione seppur estrema è l’unica breggia possibile per poter aprire il dialogo fino a ieri tra sordi, ora però bisogna attendere il 26 quando il “sordo-cieco” Ministro dell’Ambiente Costa riceverà la Francese, per vedere che metterà sul tavolo. Se se ne verrà con il Tavolo tecnico, la Cabina di Regia, e il monitoraggio vuol dire che non vorrà fare un cazzo, se invece mette mano al “portafoglio”, allora dovrà destinare Fondi precisi e dedicati alla bonifica delle discariche, al potenziamento e ammodernamento degli impianti, ivi compreso fondi per bonificare i corsi d’acqua, i collettori fognari, i depuratori, la difesa del Mare, e più in generale un pacchetto Ambiente a tutela della Piana del Sele.
Quindi il Costa, dopo che avrà “monitorato” i suoi amici a 5 stelle, dovrà solo decidere di sedersi a quel tavolo che ieri è oggi si èccostituito e che egli non ha mai voluto, sebbene invitato a farlo, convocarlo e ha iniziato a trovare delle soluzioni che pare accontentino tutti o quasi. Infatti tra quelli contenti a metà c’è l’ex Vice Sindaco e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Ugo Tozzi che, pur condividendo le risoluzioni ritiene che non sono del tutto soddisfacenti e che non basta solo bloccare le autorizzazioni e monitorare gli impianti che trattano rifiuti, ma progressivamente bloccarli e revocare le concessioni, atteso l’alta incidenza sul territorio.
Un miracolo? Può darsi, infatti già nella notte il Comitato Battipaglia dice No aveva diramato un Comunicato che metteva in evidenza una ritrovata unità di lotta e una condivisione delle risoluzioni che già si era manifestata nella giornata di ieri nell’incontro con il Vice governatore Bonavitacola e di stamane. Il miracolo non miracolo che ha sbloccato tutto e ha riportato al centro la vera questione è stato l’appropriarsi da parte di Cecilia Francese del suo ruolo. Un ruolo al quale aveva in parte abdigato passando l’iniziativa ad altri. E il suo ritrovato ruolo centrale, sebbene non offusca le sue passate responsabilità ha consentito alla Città di riappropriarsi della protesta, protesta che restituisce ad ognuno il suo ruolo, senza confusioni ed in questo purtroppo per loro il M5S è rimasto isolato, vittima delle sue pacchiano furberie, sebbene l’impegno genuino di alcuni come Michele Cammarano. Adesso tutti dietro il Comune e si prenda di petto il Ministro Costa: Cacci i soldi e non faccia il partigiano.
Battipaglia, 13 settembre 2019
effettivamente le grandi associazioni ambientaliste: italia nostra e lagambiente sono latitanti, ma prendono contributi statali?