Rimossi dal Comune i manifesti in ricordo di Stefano Delle Chiaie: Duro affondo di Giuseppe Lanzara.
Il manifesto di commemorazione a Delle Chiaie è poco rispetto al pericolo Salvini che invoca “pieni poteri”, aizza all’odio e contesta e ignora volutamente la Costituzione.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
PONTECAGNANO FAIANO – “La rimozione dei manifesti funebri in memoria di Stefano Delle Chiaie è stato un atto dovuto nei confronti delle vittime delle principali stragi cui è legato il suo nome, ma anche a tutela dei valori della democrazia e della giustizia. Le Istituzioni, mai come in questo momento storico in cui sono sempre più esasperati i sentimenti di odio e di rancore verso gli altri, soprattutto le minoranze, hanno l’obbligo morale di insistere sul principio dell’isolamento e della condanna di tutte quelle frange che inneggiano agli pseudo valori della destra più estrema e più violenta, contravvenendo ai principi costituzionali”.
È cosi che il Sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara ha commentato la decisione di incaricare la Polizia Municipale, già allertata dal Comando della locale stazione dei Carabinieri, di eliminare, peraltro da spazi non riservati alla pubblica affissione, i manifesti che la comunità politica di Avanguardia Nazionale -Nucleo di Pontecagnano Faiano – aveva indirizzato alla memoria della “Guida e Comandante” Stefano Delle Chiaie, deceduto nelle scorse ore.
Le locandine, esposte in Corso Umberto, Piazza Sabbato e Via Alfani, erano state individuate da alcuni passanti, che hanno riconosciuto nel nome indicato lo storico esponente della destra radicale e spiritualista, componente del Movimento Sociale Italiano, fondatore di Avanguardia Nazionale, accusato di essere fra i principali artefici delle stragi che, negli anni Settanta, hanno provocato in Italia la morte di decine di vittime innocenti.
La notizia della presenza dei manifesti lungo le strade cittadine era giunta anche ai vertici dell’Associazione Memoria in Movimento, che in mattinata hanno fatto pervenire al Prefetto di Salerno ed al Sindaco di Pontecagnano Faiano una nota, a firma del Presidente Angelo Orientale, di commento e di preoccupazione sul “grave, esplicito, inedito e preoccupante attacco ai valori costituzionali” contenuto nelle parole della comunità politica di Avanguardia Nazionale.
Stefano Delle Chiaie, accusato di concorso in strage nell’attentato di Bologna, è stato esponente della destra radicale e della destra spiritualista in seno al Movimento Sociale Italiano e fondatore di Avanguardia Nazionale, è morto nei giorni scorsi presso l’ospedale Vannini. Delle Chiaie era nato a Caserta nel 1936, per anni, pur di sfuggire alla Giustizia italiana, ha vissuto da latitante e da latitante ha avuto rapporti con i principali esponenti della Destra internazionale fino a quando nel marzo del 1997 a Caracas non venne catturato dalla Polizia italiana.
Sebbene, quello di affiggere dei manifesti funebri da parte del nucleo locale di Avanguardia Nazionale di Pontecagnano Faiano sia un gesto simbolico, è altrettanto vero che le Istituzioni, Comune in testa, devono garantire il rispetto e la salvaguardia dei valori costituzionali, sulla base dei quali il Delle Chiaie per i suoi attentati stagisti è stato condannato.
Ma quello che più preoccupa, non è tanto il fantasma di un interprete di una Destra sconfitta dalla Storia e soprattutto dal giudizio popolare che, tra l’altro l’ha confinata ed isolata, è quella DESTRA che sta emergendo nel Paese nelle piccole, continue e ripetute “libertà”, volgari, violente, pericolose, eversive che taluni capi partito, nel prosieguo dei giorni avanzano senza che nessuno le condanni fermamente e ricorrendo anche alle prerogative costituzionali dichiarando eversive e per questo perseguibili.
“Libertà” che hanno incattivito gli italiani e però sulla scorta di quella rabbia crescente, trasformatosi in consenso elettorale, hanno regalato a questi nuovi interpreti delle nuove Destre non ideologiche ma muscolari posizioni elettorali vicine alla maggioranza. E cosi il Salvini che invoca per sé “pieni poteri” e con il sorriso sulla bocca manda i “bacioni” minacciosi a destra e a manca e mentre predica il suo “ordine” tace sulle vicende giudiziarie che lo coinvolgono sia sui 49 milioni di euro spariti nelle Isole Caiman sia sulla Maxi Tangente di 65milioni di euro, fortunatamente sventata del RussiaGate, calpestando la Costituzione invoca rabbioso elezioni politiche ignorando di fatto e volutamente che la nostra democrazia, fortunatamente è parlamentare.
Il manifesto di commemorazione di Delle Chiaie rispetto al pericolo che rappresenta Salvini è niente, e tra l’altro la comunità della Destra nostalgica con Salvini non ha niente a che Vedere, l’unica cosa che hanno in comune è l’eversione, peccato però che nessuno avanza l’ipotesi di attentato alla costituzione per Salvini e finalmente lo persegua e lo dichiari insieme al suo partito fuori dalla costituzione.
Pontecagnano Faiano (Sa), 13 settembre 2019