Pet visiting del cagnolino Riky ad una giovane paziente della Rianimazione dell’Ospedale di Eboli.
A riempire di gioia e con la cura d’amore alla sua padroncina è stato il “luminare” Riky, un cagnolino di razza maltese toy di colore bianco. Piena soddisfazione è stata espressa da medici, infermieri, Dirigenti Amministrativi e Sanitari del PO di Eboli dell’ASL Salerno, per il progetto Intensivo 2.0 che mira all’umanizzazione delle cure.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – L’affetto, l’amore, l’interesse, le attenzioni, sono alcune delle modalità socio-relazionali che influiscono sullo stato di salute delle persone affette da malattie, gravi, meno gravi sia se pazienti ricoverati in strutture Ospedaliere e sia per i malati cronici, oltre che nella quotidianità per le persone anziane e sole. E chi tra gli esseri viventi più degli amici a quattro zampe cani o gatti che siano sanno amare incondizionatamente i propri “padroni”, stargli vicino con discrezione, non stancarsi mai di essere devoti e di dimostrare tutto il loro amore?
È proprio pensando a queste relazioni antiche e nuove e mai più attuali di oggi che si percorre ogni strada per colmare quella mancanza d’amore che coglie e pervade la società moderna. Deficit d’amore che gli amici dell’uomo hanno ormai saputo sostituire fino a monopolizzare gli affetti delle persone, sempre più sole, in questa società veloce, distratta, superficiale. E gli effetti di quell’amore istintivo, unico, totale, che solo gli animali sanno dare, ha sollecitato gli studiosi a provare ricorrendo alla pet-therapy per colmare quel deficit che addirittura può essere curativo o predisponente alla facilitazione della cura solo lavorando su quell’amore “animale”.
La pet-terapy rappresenta infatti un importante settore di sviluppo per tutti quelli che vogliono occuparsi di relazione con gli animali nell’ambito del sociale, riconosciuta dal Ministero della Salute di cui alla “Carta Modena“ che definisce i principi e i valori della pet-therapy adottando una metodologia relazionale rispettosa del benessere e delle caratteristiche degli animali coinvolti e di converso ponendo atttenzione anche nei confronti delle peculiarità del paziente stesso.
E così con la partecipazione del “luminare” Riky, il cagnolino che ha varcato la porta dell’Ospedale e che è giunto nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Eboli, gia da due anni, grazie al direttore Dr. Fernando Chiumiento e al Coor. Infermieristico Dr Antonio Ristallo, impegnato nel progetto Intensivo 2.0 che mira all’umanizzazione delle cure, un progetto utile a ridurre ansia e depressione nei familiari ed il burn out degli operatori, che ha come responsabile nazionale il Prof. Giovanni Mistraletti dell’Università di Milano, si è aperto alla “cura” d’amore degli animali.
La letteratura scientifica è concorde nel dimostrare che l’accesso dei familiari non limitato da barriere fisiche e/o temporali, migliora non solo la qualità delle cure ma favorisce il buon risultato delle stesse e riduce le ansie dei familiari, e per questo in occasione del compleanno di una giovane paziente, ricoverata nella reparto di Rianimazione del P.O. di Eboli, dopo aver effettuato i controlli necessari e dopo avere messo in atto tutte le procedure, grazie alla sensibilità del DS dell’Ospedale, Dr Mario Minervini e della Direzione strategica dell’ASL, DG Dr. Mario Iervolino e Dir Sanitario Aziendale DR. Ferdinando Primiano, è stato fatto accedere il migliore amico dell’uomo, in questo e Riky un cagnolino di razza maltese toy di colore bianco, ha potuto donare il suo amore, una gioia immensa e tanta forza di volontà alla sua padroncina ricoverata in reparto, regalandole un momento di serenità a lei, ai suoi familiari ed ai suoi amici.
Eboli, 29 agosto 2019