È uscito, edito da “96, Rue De La Fontaine”, il Libro Alessandro Pagani, “500 chicche di riso”.
Scrive Militello nella prefazione al libro di Pagani: «…… Pagani è un umorista, portatore sano di sorrisi e per questo, come il sottoscritto, a pieno titolo impegnato nel sociale”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
FIRENZE – È uscito il terzo libro di Alessandro Pagani, dal titolo “500 chicche di riso“, editore da “96, Rue De La Fontaine”, cinquecento frasi umoristiche ed un ‘TG Spaziale’ con la prefazione di Cristiano Militello e le illustrazioni di Massimiliano Zatini il bassista degli “Stolen Apple”, la band nellacquale lo scrittore suona la batteria.
Alessandro Pagani, è nato a Firenze nel 1964, è uno scrittore e musicista. Negli anni 80′ ha fatto parte del movimento artistico underground fiorentino Pat Pat Recorder, esperienza che lo ha portato sin dal 1988 ad iniziare un percorso come musicista con svariati gruppi tra i quali Stropharia Merdaria, Parce Qu’Il Est Triste, Hypersonics, (con cui ha partecipato ad Arezzo Wave nel 1990), Subterraneans, Malastrana e successivamente con i Valvola, assieme ai quali ha fondato nel 1997 l’etichetta discografica Shado Records, attiva fino al 2007. Attualmente è batterista del gruppo rock Stolen Apple, che ha fatto uscire l’album di debutto Trenches a Settembre 2016. Una sua frase appare sull’agenda Comix del 2019.
«…… Pagani è un umorista, portatore sano di sorrisi e per questo, come il sottoscritto, a pieno titolo impegnato nel sociale. – Scrive nella prefazione Cristiano Militello ponendo e ponendosi una domanda che sembra naturale per il contesto in cui viviamo – Come poter definire altrimenti, visti i tempi grami che viviamo, chi riesce a distogliere un lettore, un ascoltatore, uno spettatore dai problemi e dai brutti pensieri?
In “Chicche di riso” il Pagani, si mette nel solco dei Bartezzaghi e dei Campanile, passando per Woody Allen (la numero 499 avrebbe potuto scriverla tranquillamente lui). – aggiunge Militello accostando l’autore a diverse personalità di grande spessore nazionale e internazionale del mondo delle Culture – Il nostro ci regala o, meglio, ci fa pagare il giusto, una va-langa di freddure con predilezione per il calembour, anzi, ad esser precisi, per i metaplasmi, le metatassi e i metasememi.
Non vi spaventate: nel mesozoico (1994) mi sono laureato con una tesi dal titolo “Aspetti comunicativi e pragmatici del cabaret come tecnica di satira” – aggiunge ancora Militello – e nel capitolo 5 misi in fila, appunto, tutte le tipologie di battuta esistenti. Da allora le ho sempre genericamente chiamate “battute”, diamine, ma vedi che alla fine arriva un momento nella vita in cui il pezzo di carta serve davvero?»
Il libro è distribuito direttamente dall’editore http://www.
Le informazioni su Alessandro Pagani e il suo libro sono sette attinte dallo stesso autore e da MYwhere,
Firenze, 28 agosto 2019