PRIME INDISCREZIONI SUGLI ASSESSORI -Sbloccati 68mln per pagare stipendi e pignoramenti all’Asl NA1, con l’avallo del Prefetto e dell’Avvocatura dello Stato.
Giunta in cantiere, tra i papabili: Cosenza, Mustilli, Romano, Lubritto, Del Mese, Giuseppe De Mita. Il 12 Consiglio Regionale.
NAPOLI – Ancora in alto mare o ancora in mezzo al “mare? Il Governatore Stefano Caldoro non ha ancora sciolto le riserve e tra un viaggio e l’altro da Napoli a Roma, ormai sembra un pendolare, faticosamente cerca di mettere pietra su pietra di quella che sarà la prima Giunta Regionale di Centro-destra dopo l’interregno di Antonio Bassolino.
Caldoro sta lavorando su più fronti, ma nel frattempo deve fare anche il Presidente e sollecitato dal Prefetto di Napoli Alessandro Pansa, visti i presupposti della “necessità” e della “urgenza”, ha firmato il suo primo provvedimento per sbloccare i fondi necessari a pagare gli stipendi dei dipendenti dell’Asl Napoli 1, rimasti senza retribuzioni a causa della mancanza di fondi. La soluzione è stata trovata con una anticipazione di cassa, ma dopo che l’Avvocatura dello Stato ha dato il suo parere favorevole.
Il problema è stato sollevato dai creditori, che attraverso il Tribunale civile, ha diffidato la Tesoreria del Banco di Napoli ad erogare le anticipazioni di cassa per pagare gli stipendi. In effetti, la risoluzione interessa: 10mila dipendenti dell’Asl Napoli 1; 2000 tra medici di base, pediatri, di famiglia, guardie mediche. Le cifre sbloccate sono: 68milioni di € di stipendi mensili; 330milioni di € di pignoramenti presso l’Asl.
Il neo Governatore, ha tenuto comunque a precisare che il provvedimento non va ad impedire di affrontare e risolvere le gravi carenze e l’enorme indebitamento della Regione a causa di una scarsa liquidità, così come non vuole adottare un provvedimento tampone per aggravare ancora di più di quanto non sia la spesa sanitaria, ma che lo sforzo che sta compiendo in questi giorni è proprio quello di affrontare temi come: scarsità di fondi; patto di stabilità; dichiarazione programmatica e linee guida su cui si muoverà la sua Giunta.
Il Consiglio Regionale è stato convocato per il giorno 12 maggio p. v., per quella data dovrebbe essere tutto pronto, ivi compreso la Giunta. Per il momento non si sa gran che se non indiscrezioni, ma Caldoro di certo non rinuncerà a nominare persone di grande valore umano e professionale. Ci saranno sicuramente Edoardo Cosenza preside della Facoltà di Ingegneria della Federico II, Mario Mustilli, proveniente anche egli dal mondo accademico, così come sarà sicuramente assessore il Sindaco di Mercato San Severino ed attuale Assessore all’Ambiente della Provincia di Salerno Giovanni Romano, al quale andrebbe la delega all’Ambiente.
Altri nomi sempre più accreditati sarebbero quelli di: Giuseppe De Mita e Ciro Alfano o l’amministrativista Antonio Palma, in quota UDC; il Rettore dell’Università di Salerno Raimondo Pasquino; il Presidente dei Giovani Industriali della Confindustria Campania, Carmen Verderosa; sempre più improbabile invece sarebbe l’ingresso in giunta del Sindaco di Pontecagnano e consigliere Provinciale di Salerno Ernesto Sica.
Crescono per contro, le quotazioni dell’ex assessore regionale all’Agricoltura Antonio Lubritto della “squadra” di Mara Carfagna, e un bel folto gruppo del PdL come Ermanno Russo, Fulvio Martusciello, Paolo Romano, Marilù Galdieri, Antonia Ruggiero, Daniela Nugnes.
Caldoro comunque deve fare i conti oltre che con l’Udc, anche con L’Udeur che , maltrattato a Salerno da Edmondo Cirielli, mira ad avere un’assessorato con Paolo Del Mese. I problemi non sono da meno sul fronte dell’Adc, l’MpA e noi Sud. Insomma Caldoro dovrà fare veramente il pendolare per far quadrare il cerchio.
Difficoltà a parte, il prmo obiettivo di Caldoro è quello di dare vita ad un esecutivo forte ma anche di persone competenti, da individuare tra gli eletti e fuori dal contesto, così come si pensa anche all’impegno di alcuni parlamentari che se chiamati in Giunta dovrebbero però dimettersi per incompatibilità, è il caso di Marcello Taglialatela e Maurizio Iapicca, ma anche quello di Raffaele Calabrò, che se dovesse accettare il ruoloddi secondo Commissario alla Sanità della Campania da affiancare a Giuseppe Zuccatelli, sarebbe anche lui incompatibile.
sbloccando gli stipendi non ha fatto l’eroe .invece di speculare su un diritto dei lavoratori,il diritto del salario troviamo i responsabili e paghino loro i danni fatti.
Caldoro sta dimostrando tutto il suo limite. Prigioniero non dei partiti, ma di Cosentino e del suo Capo in assoluto berlusconi.
Lo sblocco dei salari e’ un atto importante ma dovuto, se non si riuscissero a svincolare le dovute mensilità ai lavoratori dell’ente, figuriamoci il resto. Dio ci scampi da probabili ma quasi certi scaricabarile” sull’ amm.one Bassolino et similia; si sapeva che lo stato dell’arte non era dei migliori,è inutile lamentandosene dopo,se non si sentissero in grado di governare facciano una atto di umiltà…..indietreggiando!
Dopo tutte queste tempeste nel vertici del pdl, mi auguro che il Presidente Caldoro nomina due assessori salernitan,
Romano Giovanni già Sindaco di Mercato San Severino all’ambiente
e LUBRITTO Antonio all’agricoltura, che nella Giunta Rastrelli ha dato una svolta in campania ma soprattutto nella provincia di Salerno.
SPERIAMO DI NON ASSISTERE ANCORA ALLA SUBALTERNITA’ DI SALERNO IN REGIONE, RIMPIANGENDO LA CHANCE DI DE LUCA GOVERNATORE,DA MOLTI PAVENTATA TRA CUI ME MEDESIMO. INDIPENDENTEMENTE DALL’ APPARTENENZA POLITICA, UN PATTUGLIA DI ASSESSORI SALERNITANI SAREBBE IL GIUSTO RISTORO AD ANNI DI OBLIO A LIVELLO REGIONALE DELLA POLITICA DEL NOSTRO TERRITORIO. SEMPRE CHE I SUDDETTI FACCIANO BENE…