Una nuova bomba ecologica scorre in Campania, denuncia il M5S: Il Fiume Sele come il Sarno.
Dopo il sopralluogo con il Ministro dell’ambiente Costa, il consigliere regionale Cammarano e la senatrice Gaudiano: “Grazie al ministro Sergio Costa, sono state immediatamente allertate le autorità competenti“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
CAPACCIO PAESTUM – “Non è bastato in Campania l’esempio del fiume Sarno, il corso d’acqua più inquinato d’Europa, che rappresenta la somma delle negligenze e dell’indifferenza ad ogni livello istituzionale e i cui progetti di bonifica sono da anni fermi alle buone intenzioni. – Hanno denunciato il consigliere regionale Michele Cammarano, la senatrice Felicia Gaudiano, del Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo a Ponte Barizzo, nel comune di Capaccio, nei pressi del tratto del fiume Sele., insieme al Ministro dell’ambiente Sergio Costa – Da tempo facciamo i conti con una bomba ecologica che scorre nel letto del fiume Sele. Gli ultimi monitoraggi sugli scarichi di acque reflue nei Comuni interessati dal corso del Sele hanno fatto emergere la totale inadeguatezza dei depuratori preposti allo smaltimento degli scarichi urbani e industriali. E’ sempre più elevato, con il trascorrere del tempo, il rischio di contaminazione per lo scarico di fanghi e acque non trattate”.
“Da giorni registriamo proteste dei residenti e di gestori di stabilimenti balneari che segnalano presenza di schiuma e liquami di colore marrone nelle acque a ridosso delle aree in cui scorre il Sele. Grazie al ministro Sergio Costa, – concludono Cammarano e Gaudiano – sono state immediatamente allertate le autorità competenti. Come Movimento 5 Stelle, sia a livello regionale che a livello parlamentare, stiamo dando vita a una serie di azioni istituzionali perché la questione venga affrontata con urgenza dalle autorità locali e regionali. Bisogna avviare al più presto verifiche sul funzionamento dei depuratori, ma anche una serie di controlli tesi a reprimere possibili attività di scarichi abusivi nelle acque del fiume”.
Capaccio, 28 agosto 2019