dal 29 Agosto al 1 Settembre, Centro sportivo Spartacus, Santa Cecilia di Eboli, 2^ Festa del Pollo alla brace.
E se lo scopo dell’associazione Seleventum è quello di rendere viva l’estate per la comunità di Santa Cecilia, non di meno è il menù, composto da Rigatoni allo scarpariello, Pollo alla brace, Frattaglie di pollo con Patate, salsiccia di pollo con patate e contorni vari e tanto buon vino locale come tutti i prodotti a Km “0”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Fervono i preparativi per la seconda edizione della Festa del pollo alla brace che si terrà dal 29 Agosto al 1 Settembre presso il Centro sportivo Spartacus in Santa Cecilia di Eboli. L’evento organizzato dall’associazione Seleventum con il patrocinio del comune di Eboli, chiude una stagione estiva di appuntamenti popolari con le Sagre, e dopo quella del Pescato, del Fagiolo cannellino della Piana del Sele, della Braciola e dello Zitone, del Bocconcino di Bufala, si vuole chiudere alla grande con un altro protagonista delle tavole del territorio e degli italiani: Il Pollo alla brace; ed ahi voglia per i denigratori di questo tipo di manifestazioni popolari, la maggior parte delle persone partecipa e non vuole perdersi l’occasione di stare insieme, gli altri invece, i soliti rosicatori, si “accontenteranno” dell’odore e del fumo.
E così per il secondo anno si riconferma il gustoso menù composto da Rigatoni allo scarpariello, Pollo alla brace, Frattaglie di pollo con Patate, salsiccia di pollo con patate e contorni vari. Insomma pollo in tutti i modi rispolverando tutte le ricette povere, ma ricche di sapore, e non mancherà un altro protagonista: Il vino; il nostro vino, quello che ha boccata, consistenza e profumo che solo i vitigni locali con predominanza di aglianico sanno dare.
Ricco anche il programma di intrattenimento dal 29 Agosto con lo show musicale di Pietro D’amato, il 30 Agosto il gruppo musicale Nich e Company, il 31 agosto il gruppo di musica popolare Vienteterra e il 1 settembre si concluderà con un fantastico spettacolo brasiliano.
Lo scopo della manifestazione, che già il primo anno ha registrato circa 1500 presenze, è quello di rendere viva la comunità di Santa Cecilia nelle sere d’estate e di mettere in risalto le eccellenze del nostro territorio come il pomodorino della piana del Sele che viene utilizzato dalle donne per preparare il sugo dei rigatoni allo scarpariello.
La garanzia ormai consolidata del buon cibo è data dalla bravura conclamata delle signore cuoche: Le massaie; Loro sono già all’opera per perfezionare al meglio il menù e per offrire dei piatti sempre più squisiti. E chi non va pazienza, si perde il buon cibo e tanta compagnia, chi parteciperà invece titto il resto è tanta, tanta buona compagnia.
Eboli, 22 agosto 2019
A Santa Cecilia di polli da arrostire ce ne sono tanti ,allevati nel tempo sin dagli anni 70″ CON PROMESSE DI UN MINISTRO ALLE AREE URBANE ,MA HA COSTRUITO SOLO UN GHETTO DI VOTI FATTO DA EXTRA COMUNITARI E CONTADINI RUSPANTI CREDULONI CHE ODORANO DI CIPOLLA , BASILICO E SUDORE UN PO COME I CERCATORI DI PETROLIO NEGLI usa ALL’INIZIO DEL NOVECENTO.Ricordate il film il piccolo Lord , questa è la realta di Santa Cecilia un borgo di frontiera dove si sviluppa malavita .caporalato ed altro tra nuclei famigliari di brava gente.altro che la sagra dei polli…
Bravissimo Io aggiungo che quel ministro voleva rendere la dorsale della statale 18 indipendente da Eboli Fortunatamente i bilanci dello Stato non consentano nuovi enti locali ma bensì vogliono un accorpamento oggi parla di città del Sele Ma negli anni 90 voleva creare una nuova città prendendo terreno ad Eboli dopo che da Eboli aveva preso voti e aveva iniziato la sua fortunosa carriera altro che le cime tempestose del Cilento Santa Cecilia è stata sviluppata male piccoli padroncini grandi imprenditori agricoli sostituiti da Bresciani adesso In molti casi attività che nascono con molta facilità ad Onore della capacità imprenditoriale però senza un vero sviluppo senza un’idea di quartiere staccati da Eboli anche un po’ da Battipaglia una terra di nessuno figli di un Dio minore