15 agosto, ore 8,30/14,00, il Museo Archeologico di Eboli e della media valle del Sele sarà aperto al pubblico.
La Direttrice del Museo di Eboli Giovanna Scarano tiene a precisare che ha aderito ad un progetto che ha come obiettivo quello di offrire ai visitatori l’inestimabile valore storico-archeologico del territorio della valle del Sele, evidenziando il ruolo preminente di insediamenti al centro di itinerari commerciali e culturali della Campania antica, inseriti fra il Neolitico ed il Medioevo.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Anche quest’anno il Museo Archeologico di Eboli e della media valle del Sele sarà aperto al pubblico il giorno di ferragosto, dalle ore 8,30 alle 14,00, assicurando ai visitatori la possibilità di poter fruire e godere di un patrimonio di inestimabile valore storico-archeologico rappresentato dalle attestazioni provenienti da un territorio, quale quello della valle del Sele, che tanta parte ha avuto nelle dinamiche insediative della Campania antica con insediamenti non certo marginali bensì al centro di itinerari commerciali ed insieme culturali, cronologicamente inseriti fra il Neolitico ed il Medioevo.
“La partecipazione del Museo, – dichiara la Dott.ssa Giovanna Scarano Direttore del Parco Archeologico di Elea-Velia e Direttore ad interim del Museo Archeologico di Eboli e della media valle del Sele – che vuole contribuire a rinforzare il concetto dell’ Arte e la Storia che non vanno in Vacanza, viene assicurata grazie all’impegno costante dell’istituto che crede fermamente nel ruolo importantissimo della Cultura e della Conoscenza, Diritti per tutti, nonostante le gravi difficoltà che si affrontano dovute principalmente alla forte carenza di personale che, pur comune ad altre sedi museali, assume qui ad Eboli un peso notevole per l’esiguità delle unità in servizio (n.quattro)“.
Il Museo archeologico nazionale di Eboli e della media valle del Sele è un museo ubicato a Eboli, in provincia di Salerno. Istituito nel 2000, è situato all’interno del Complesso Monumentale di S.Francesco, un ex convento costruito nel XIII secolo e rimaneggiato nel XVI. Dal dicembre del 2014 il museo è passato in gestione al Polo museale della Campania. L’ingresso è gratuito. Attualmente è retto dalla Direttrice Giovanna Scarano.
L’edificio di tre piani, presenta un chiostro e ospita numerosi reperti rinvenuti nei territori di Eboli, Campagna e Oliveto Citra dal neolitico superiore fino al V-IV secolo a.C.
Il percorso espositivo si snoda su quattro sale occupate da arredi funerari e vasellame. Nel chiostro è conservata la stele eburina, un cippo marmoreo di epoca romana riportante una dicitura in latino che attesta il titolo di municipio romano dell’antica Eburum anche se non con un latino molto corretto. Forse il latino, in quell’epoca, già iniziava a fondersi con lingue straniere.
Eboli, 15 agosto 2019
ma serio?
un latino non corretto?
anche allora al municipio regnavano gli ignoranti.