Il dopo Consiglio Comunale tra polemiche, ruoli invertiti e vuoti politici. È scontro Comitato-Amministrazione.
E mentre: l’emergenza rifiuti incombe e le assenze Istituzionali pesano; La Città subisce le conseguenze delle sue divisioni tra chi vorrebbe dargli il colpo di grazia e chi quel colpo lo vorrebbe scansare; Il Comitato Battipaglia dice No assume ruolo politico. Longo FI allarmato grida al «“colpo di stato” fatto passare per sensibilità verso le tematiche ambientali». E l’immondizia cresce e gli avvoltoi dei rifiuti festeggiano.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Il Consiglio comunale si è appena concluso e il Comitato Battipaglia dice No, esprimere grande soddisfazione per il risultato che ha raggiunto nel corso del quale si è approvato unanimemente il documento che fu letto nel Consiglio-Assemblea di inizio settimana, nel quale si chiedeva di costituire: una Consulta e un Osservatorio; la richiesta di un Commissariamento che si occupi esclusivamente dei rifiuti; e la richiesta di indicare un Assessore all’Ambiente; attesa la “sospensione” a divinis dell’attuale Assessore Carolina Vicinanza, la quale aveva rassegnato nel mese scorso le sue dimissioni a seguito di uno dei tanti rumors di cambi e ricambi che l’Amministrazione aveva in mente di fare, e poi è rimasta in carica travolta dagli eventi.
È inutile dire che a Battipaglia in questo momento regna la confusione, e se da una parte vi è un’Amministrazione che pur avendo i numeri non riesce a portare avanti le azioni di contrasto necessarie a scongiurare ulteriori ecxalation di disastri legati al l’immondizia fino al punto da convocare un’Assemblea Aperta a cittadini, associazioni, comitati e forze politiche per chiedere aiuto e fronteggiare le arroganti e invasive presenze di decine di Aziende, private e pubbliche che trattano a vario titolo i Rifiuti, dall’altra si avverte una assoluta assenza delle Istituzioni sovracomunali, e al contrario la presenza sempre più incisiva dei vari Comitati che “chiamati” alle armi, ed esasperati come sono, hanno esercitato un ruolo, magari al meglio possibile fino a spingersi a presentare un documento che il Consiglio di venerdì scorso ha fatto proprio almeno nella parte della costituzione della Consulta e di un Osservatorio, ma non quella della richiesta di indicare un proprio Assessore e quella del Commissario per i Rifiuti, ipotesi scartata anche dall’incontro dei Sindaci avvenuto giovedì scorso.
Ma perché i Comitati hanno assunto un ruolo preminente fino ad essere percepiti dall’amministrazione e dalla stessa Sindaca Cecilia Francese, come invasivi? Innanzitutto perché l’amministrazione ha chiesto aiuto, e poi perché quest’ultima non aveva una proposta politica, pur avendo esercitato il suo ruolo attraverso molte azioni di contrasto, anche se poi in quel frammezzo non si è mai capito perché sono state concesse due proroghe alla New Rigeneral Plast. Poi perchè quel vuoto di proposta politica è stata colmata da quel documento, il quale certo non è il “Vangelo” ma è una proposta che l’amministrazione ha fatto sua in parte e ora deve trasferirla a quelle Istituzioni assenti perché non ne aveva una sua.
E proprio questa presenza semmai ritenuta anche un po’ rumorosa, ma giustificata dalla esasperazione, ha fatto insorgere il capogruppo consiliare di FI Valerio Longo il quale a “porte chiuse”, ritenendo che il Consiglio comunale di venerdì scorso sia stato preso in ostaggio dal Comitato Battipaglia dice No, ha dichiarato:
«Ieri sera in consiglio comunale si è consumata una delle pagine più buie della storia politica e civile della nostra città. I capetti del Comitato Battipaglia dice no hanno praticamente preso in ostaggio il Consiglio Comunale per costringere i consiglieri a votare in un certo modo, grazie alla pressione e alla gazzarra esercitata dai loro adempi. Una cosa degna della Colombia dei narcos. Una vera e propria estorsione politica. Anni di impegno sulle tematiche ambientali bruciate sull’altare della pretesa della poltrona di assessore.
Mischiando la sfera politica con quella che attiene invece al mondo dell’associazionismo, – prosegue Longo – altrettando importante ma che non può in ogni caso sostituirsi alla politica. Il tentativo di esautorare il consiglio comunale e scippare la politica dalle sue prerogative.
Un “colpo di stato” fatto passare per sensibilità verso le tematiche ambientali.
Ieri è stato sancito lo scioglimento di fatto del Comitato Battipaglia dice no e la nascita di un movimento politico che mira chiaramente a candidarsi alle prossime elezioni comunali. – Aggiunge ancora Longo allarmato – Io non mi sono prestato e non mi presterò mai a questo modo di fare antidemocratico, al limite della legalità, figlio di una cultura della sopraffazione che appartiene invece a qualche esponente del comitato che si richiama ancora al comunismo. Faccio appello al consiglio comunale di Battipaglia, alle forze politiche, ai rappresentanti delle categorie, al mondo dell’associazionismo, – conclude il capogruppo consiliare di FI Valerio Longo – alla parte sana della nostra città, che rifiuta il bullismo come arma di lotta politica. Battipaglia ha bisogno di tranquillità e unità per risolvere le emergenze che attanagliano la vita dei suoi cittadini».
Battipaglia, 11 agosto 2019
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