7 agosto 2019, ore 21.00, Tempio di Hera, Paestum, Teatro classico con la “Trilogia – Antigone, Elettra, Medea: l’intimo dissenso della modernità”
L’Accademia Magna Graecia, in collaborazione col Parco Archeologico di Paestum, nell’ambito della IX Rassegna Teatrale estiva “…dal mito a + ∞”, con la Regia di Sarah Falanga presenta il Teatro classico nella “Trilogia – Antigone, Elettra, Medea: l’intimo dissenso della modernità”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
PAESTUM – il 7 agosto 2019, alle ore 21.00, nella splendida cornice del Tempio di Hera, nel Parco Archeologico di Paestum, presenta il Teatro classico nella “Trilogia – Antigone, Elettra, Medea: l’intimo dissenso della modernità“, con la Regia di Sarah Falanga a cura dell’Accademia Magna Graecia, in collaborazione col Parco Archeologico di Paestum, nell’ambito della IX Rassegna Teatrale estiva “…dal mito a + ∞”.
Antigone di Sofocle sebbene datata oltre 2400 anni è maledettamente attuale ed è ancora oggi di esempio, e purtroppo la sua storia si è ripetuta e si ripete nella storia dell’umanità, in tutto il Mondo, in quello che noi riteniamo poco civili, e nel nostro mondo civile, civilissimo, laddove fa paura la donna che pensa. E proprio per questo tanti Creonte non lo sopportano e per paura, per ignoranza, per stupidità, per non capitolare rispetto al ruolo dominante che l’uomo-maschio è forte si è disegnato e scolpito intorno per dimostrare il suo primato non può che uccidere le tante Antigone.
Il mito di Medea invece nella sua attualità rappresenta la solitudine del diverso, pensando a quello che oggi accade alle tante donne che seppur “costrette” a lasciare le proprie terre non riescono ad accettare la nuova società e sebbene la dualità della natura femminile l’ha portata ad immolarsi, forte del suo potere naturale di dare la vita sente anche il diritto di toglierla ai suoi figli in nome dell’amore. Quante, Medea dei nostri giorni non riescono ad integrarsi nel mondo civile di oggi (Italia-Corinto) tradite dai propri (Giasone) riappropriadosi di se stesse sebbene privandosi dell’amore dei figli per amore di quello che rappresenta la sua cultura? Attuale, attualissimo il mito di Medea, pensando alla moderna società multiculturale che propone in tutta la sua drammaticità il tema del rifiuto del diverso e rimanda alla difficile condizione che quelle donne immigrate devono sopportare nel “nuovo” Mondo.
L’archetipo di Elettra, infine, rappresenta il rifiuto dell’identità femminile, il disprezzo e l’annientamento di tutto quello che riconduce alla femminilità, caratterizzata dal conflitto con la mamma che si manifesta con l’odio, con la non accettazione della maternità della propria sessualità e della propria natura. Dietro quel non riconoscere la propria identità femminile e semmai voler emulare gli uomini tipico della donna in carriera, della spregiudicatezza sessuale, o a portare all’estremo ogni rivendicazione rispetto all’uso del proprio corpo. Modelli che vorrebbero emulare il maschio estremizzando le proprie libertà. Le Elettra di oggi sono la rappresentanzione delle donne di una società moderna che si rifiutano da sole o sono ancora in cerca del proprio io?
Ecco perché cil messaggio di Antigone, Medea ed Elettra è universale, eterno e attuale come ci affida la nota della regista Sarah Falanga: «Quanto lontane sarebbero, a parer comune, Antigone, Elettra e Medea? Non credo tanto…Scorgere negli sguardi delle voci accese di un mercato o delle bancarie, costrette da “tailleur”… nelle mani che spingono delicate carrozzine piangenti di giovani donne future…e negli incontri di sguardi di intesa tra donne che ancora non si sono scambiate “il nome”, per essere complici silenziose e sofferenti…Capelli raccolti su nuche nascoste, come gabbie costruite per donare libertà agli uomini che non si accorgono neanche di tali modi…
Ed ancora donne contro donne, donne contro madri e matrigne, contro donne traditrici per non tradire la radice di un’idea!
Dove sono Antigone, Elettra e Medea? Sono in ogni donna “moderna”, nelle sue sindromi, nei suoi affanni, nei suoi dubbi, nei suoi dolori. Sono in scena ogni giorno e stanotte, nel tempio della dea fertile di vita…la vita che irrefrenabilmente si rinnova insopprimibile…nella sofferenza profonda e nella gioia pura…comunque unicamente ed incondizionatamente Donne!»
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Riadattamento e Regia: SARAH FALANGA
Produzione: Accademia Magna Graecia
Direttore di scena e responsabile tecnico: Arch. Giuseppe Zarbo
Coreografie: Annalisa Di Matteo
Costumi: Leticia Craig
CAST: Sarah Falanga, Laura Mammone, Francesca Morgante, Giusy Paolillo, Elena Fattorusso, Livio Cuccurullo, Maria Fiore, Marco Gallotti, Damiano Agresti, la piccola Giorgia De Simone e le danzatrici Nunzia Prisco, Silvia Manfredi, Marta Pisano.
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Evento facebook ufficiale: https://www.facebook.com/events/429165877633345/
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – spettacolo teatrale itinerante
PER INFO:
366.9555096 (anche whatsapp) – 339.3562828
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COSTO DEL BIGLIETTO (acquistabile anche on-line):
– Intero 25,00 €
– Ridotto 15,00 € (ragazzi di età compresa 7-14 anni)
– Gratis (bambini di età compresa 0-6 anni)
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LOCATION e INGRESSO: Varco area del santuario meridionale (TEMPIO DI NETTUNO) – PARCO ARCHEOLOGICO di PAESTUM (SA).
Qui sarà possibile ritirare i biglietti. Il botteghino sarà aperto dalle ore 19.00 del giorno dell’evento. Lo spettacolo inizierà alle ore 21.00. Si specifica che la location dello spettacolo è raggiungibile solo a piedi, essendo zona pedonale, e dista circa 200 mt dal Parcheggio (custodito).
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Cogliamo l’occasione per invitarvi ai prossimi eventi:
- 14 agosto 2019, ore 21: “A Mia Martini…Stella di Stelle” –
Per info e dettagli https://www.facebook.com/events/314800252742478/
- 21 agosto 2019, ore 21: “MEDEAE…da Euripide in poi” –
Per info e dettagli https://www.facebook.com/events/525719034631177/
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Paestum, 4 agosto 2019