Il CdA del Parco sullo Scalo salernitano ci riprova e propone il nome “Aeroporto di Salerno, Cilento, Costa d’Amalfi”: Perché no!?
E tra intestazioni varie, conferenze da profughi del Ministro Toninelli e del M5S il secondo Scalo aeroportuale Campano è una realtà e il nome “Aeroporto di Salerno, Cilento, Costa d’Amalfi” come propone il CdA del Parco Nazionale del Cilento VDA, sarebbe un valore aggiunto per lo stesso HUB Aeroportuale.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Dopo il completamento dell’iter tecnico, burocratico ed amministrativo l’infrastruttura Aeroportuale di Salerno – Costa D’Amalfi S.p.A., comincia a prendere realmente forma e contenuti. Ma nel contempo è anche motivo di divisioni e di lotta politica, che non hanno risparmiato ostacoli e rallentamenti da parte del Governo e specie del Ministro Danilo Toninelli, il quale per intestarsi ed intestare al M5S l’opera, dopo mesi di ritardo per l’attuazione del decreto di finanziamento consistenti nelladeguamento della struttura e cosa più importante l’allungamento della Pista, per rendere possibile l’atterraggio di tutti gli aerei, si recò nella hall dell’aeroporto per tenere una conferenza stampa ai sedili della sala di attesa.
Toninelli con un “manipolo” di rappresentanti stellati di Salerno e del territorio, che pur di complicare ogni cosa al Governatore della Campania Vincenzo De Luca, fino al giorno prima avevano protestato per gli espropri, all’improvviso armati di bandiere e stendardi si immortala a o all’ingresso della struttura mentre un bel po’ di operai licenziati e abbandonati dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio protestavano.
Indipendentemente dai meriti, in verità “immeritati” per alcuni e assai tardivi per gli altri quello dell”Aeroporto Costa d’Amalfi è un tema appunto di grande attualità ma che “politicamente” è costato troppo abusato ad uso e consumo dei vari schieramenti politici in campo, anche perché, risulta essere un’infrastruttura fondamentale ed importante per lo sviluppo socio-economico dell’intero territorio della Provincia di Salerno e di deconcentramento e di completamento alla aeroportualita’ della Campania come secondo scalo.
In questa ottica bene ha fatto il presidente della Camera di Commercio e Confindustria di Salerno, Andrea Prete, sebbene nemmeno invitato come il resto delle varie autorità politiche e del mondo dell’economia oltre che delle istituzioni, in occasione della fugace e piratesca conferenza stampa del M5S con il loro Ministro Toninelli, poi sembrata più un raduno scombinato di profughi con a capo uno che aveva la stessa “parrucca” di Gheddafi, che una delegazione di partito, a richiamare tutti alla realtà dei fatti, ricordando come l’Aeroporto non è né di Destra né di Sinistra ed ancor meno opera del Movimento Cinque Stelle, essendo questi gli ultimi arrivati in coda ad un giusto procedimento amministrativo conseguito da procedure e cammini di i precedenti amministratori, chiamati a vario titolo nel tempo a compiere tutti gli atti necessari al raggiungimento dell’obiettivo finale. Prete ricordava tutti quelli che nel tempo si sono adoperati e vi hanno creduto e lavorato per arrivare ad risultato, osteggiato da altre realtà politiche ed economiche nazionali e talvolta utilizzato come merce di scambio per aggiungere finanziamenti multimilionari a quelle realtà regionali del Nord che ora chiedono l’autonomia differenziata, dimentichi che le loro ricchezze infrastrutturali sono il frutto di sacrifici nazionali.
Oggi molti anzi tutti, rivendicano come un proprio risultato mentre tutti dimenticano che èssolo una delle tante infrastrutture, nevralgiche di cui il Mezzogiorno ha bisogno. E per quanto si possa essere d’accordo e consapevoli del fatto che il risultato è di tutto il Territorio quando questi si presenta unito, sia in ogni forma di partecipazione e sia a qualsiasi appartenenza partitica, di qui diventa comprensibile oltre che per gli sforzi anche il contributo che, attraverso la proposta avanzata e offerta a tutti da parte della governance del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni di aggiungere la parola “CILENTO” al nome dello scalo Aeroportuale, e questo senza “indispettire” ne “banalizzare” potrebbe essere accolta perché aggiungendovi “Cilento” alla Divina Costiera, in uno si offre ai viaggiatori quel ventaglio straordinario laddove si atterra che è simile solo al Paradiso.
«Sarebbe pertanto un grande valore aggiunto per lo stesso HUB Aeroportuale, essendo il Parco nazionale del Cilento VDA, il parco più grande d’Italia, il primo al mondo per siti Unesco, la “Comunità emblematica” mondiale della Dieta Mediterranea, – fa rilevare Vincenzo Inverso componente del CdA del PNCVDA – e non da ultimo con i suoi circa trecentomila residenti che diventano oltre un milione d’estate, rappresenta il 47% dell’intero territorio Provinciale su cui si riversa il maggior numero della richiesta turistica proveniente da tutto il Mondo, in ogni stagione dell’anno.
Ecco perché sono e resto fiducioso, – conclude Inverso – convinto che, sia il Presidente Vincenzo De Luca e idem gli altri che portano oggi questa responsabilità, sapranno alla fine conferire questo giusto e doveroso riconoscimento all’intero territorio del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni e con esso all’intera provincia di Salerno e al suo Aeroporto, ribattezzandolo: “Aeroporto di Salerno, Cilento, Costa d’Amalfi”.»
Salerno, 31 luglio 2019