Incendi in Terra dei Fuochi: Il M5S attacca Salvini; Il vivepresidente regionale ringrazia Forze dell’Ordine e Soccorsi.
La capogruppo regionale Valeria Ciarambino: “Roghi, Salvini unico assente alla guerra contro gli avvelenatori della nostra terra. Necessaria una costante attività interforze coordinata dalle Prefetture”. L’assessore regionale all’ambiente Bonavitacola: Spetterà, all’autorità giudiziaria accertare la colleganza fra i due episodi ed individuare le responsabilità”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Continua l’allarme incendi in Terra dei Fuochi. All’incendio che si è sviluppato presso la discarica dismessa di “Cava Alma”, tra Villaricca e Qualiano, realizzata negli anni Novanta dalla criminalità organizzata, è seguito di pochi giorni un altro innesco d’incendio, questi presso la discarica di Masseria del Pozzo, fortunatamente prontamente domato, ma che comunque ha fatto salire alle stelle l’allarme e ci fa riflettere nel non dover mai abbassare la guardia su queste vicende che hanno tormentato e tormentano questa Regione che ogni giorno deve fare i conti con le Criminalità organizzate. Conti che però non tornano perché non vedono per nulla coinvolto il Ministro dell’interno Matteo Salvini e il suo Ufficio, intento a mandare bacetti, a prendersi meriti che non ha per arresti che quotidianamente portano a segno tra l’altro mettendo a rischio con i suoi annunci sui social sia le indagini che le operazioni, ma ad essere sistematicamente assente sui problemi reali del Paese, della Campania, della Calabria, della Sicilia, delle Puglie lasciate completamente sole a combattere le organizzazioni criminali.
A tale proposito mentre il Vicepresidente della Giunta Regionale e Assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola interviene e ringrazia le Forze dell’ordine e quelle di soccorso: “Desidero ringraziare le forze dell’ordine ed i Vigili del fuoco per il pronto intervento eseguito in entrambe le circostanze, che ha impedito più gravi conseguenze. La sostanziale concomitanza temporale e la contiguità territoriale dei siti interessati induce fondatamente ad ipotizzare un disegno doloso preordinato. Spetterà, naturalmente, all’autorità giudiziaria accertare l’eventuale colleganza fra i due episodi ed individuare le conseguenti responsabilità”; La neo capogruppo regionale del M5S Valeria Ciarambino punta il dito sul Ministro dell’interno Matteo Salvini grande Assente.
“Le misure messe in campo dai ministeri di Ambiente e Difesa – Scrive in una nota politica il Neo-Capogruppo regionale del M5S Valeria Ciarambino – non bastano da sole ad arginare quello che appare come l’effetto evidente di un disegno criminale. Per mettere la parola fine al fenomeno dei roghi nella Terra dei Fuochi è necessario potenziare un’attività di intelligence e di controlli mirati di tutte le forze di polizia, puntando non solo alla prevenzione del fenomeno, ma anche a iniziative di repressione.
Una perpetua operazione interforze, attraverso un coordinamento costante da parte delle Prefetture. L’unico assente in questa guerra contro gli avvelenatori della nostra terra è, al momento, proprio il ministro degli Interni. Salvini ha il dovere di convocare fin da subito, e con cadenza periodica, Comitati di ordine pubblico, per definire di volta in volta le strategie da mettere in campo”.
“La concomitanza temporale del rogo di Cava Alma e di quello a ridosso di Masseria Del Pozzo – prosegue Ciarambino – inducono a ipotizzare l’esistenza di un disegno criminoso preordinato. Se affaristi senza scrupoli, con il supporto della criminalità organizzata, hanno dichiarato una nuova guerra allo Stato avvelenando la nostra terra e la nostra gente, è necessario che ognuno faccia la sua parte. Gli uomini dell’esercito, inviati dal ministro Trenta, presidiano costantemente i siti maggiormente sensibili. Grazie ai provvedimenti contemplati dal ddl “Terra Mia”, sarà finalmente possibile combattere efficacemente il fenomeno dei roghi tossici. Ad oggi manca l’impegno concreto del Viminale, con un’efficace azione di contrasto attraverso l’impiego coordinato di tutte le forze di polizia”.
Napoli, 29 luglio 2019