Domani domenica 28 luglio, ore 19:30, giardino Palazzo Vacca De Dominicis, presentazione libro “As-salamu ‘alaykum.
Ultimo appuntamento della Rassegna letteraria ebolitana DiVini Libri Estate, con la consueta chiacchierata con Lorenzo Peluso, autore del libro “As-salamu ‘alaykum…..”, Giornalista collaboratore de il “Corriere del Mezzogiorno”, corrispondente nei diversi teatri di guerra nel Mondo, organizzata da Promozione Eventi Territorio di Raffaele Agresti.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Nell’incantevole scenario del giardino di Palazzo Vacca De Dominicis, salita San Lorenzo, nel centro storico di Eboli, domenica 28 luglio, alle ore 19:30, ultimo appuntamento della rassegna letteraria “DiVini Libri Estate, Chiacchierata con l’Autore”, organizzata da Promozione Eventi Territorio di Raffaele Agresti, con il patrocinio del Comune di Eboli e la collaborazione dei media parteners “IL Saggio”, “Radio Power Italia”, “Luoghi d’Autore” il Magazine del turismo Letterario e “Società Agricola Campana srl”, cooperativa agricola produttrice del Teone, aglianico IGP, sarà presentato il libro “As-salamu ‘alaykum. La pace sia con te, con tutti coloro che ogni giorno lavorano per la pace. Diario di un giornalista embedded tra Afghanistan, Kosovo e Libano”, di Lorenzo Peluso, Giornalista collaboratore de il “Corriere del Mezzogiorno” e amante della fotografia, Peluso racconta le sue esperienze “embedded” al seguito delle missioni militari italiane in teatri di guerra quali Afghanistan, Libano e Kosovo.
La sua testimonianza mette in luce il contributo delle truppe italiane alle popolazioni locali, con difesa e promozione dei diritti civili e supporto nella formazione di una sovrastruttura solida, per uno stato di pace duraturo. Una testimonianza che riporta le parole dei soldati, le voci delle donne afghane, i volti di bambini kosovari e libanesi: la speranza di un mondo e un futuro migliore è nelle mani di quegli stessi ragazzini sorridenti che posano nelle fotografie.
Saranno presenti l’assessore al Centro Storico, Ennio Ginetti; l’assessore alla Cultura, Angela Lamonica. Introdurrà Ornella Trotta, Direttore de “I Fatti” e chiacchiererà con l’autore Antonio Manzo, direttore de “La Città”. I soci de “Il Saggio” leggeranno alcuni brani tratti dal libro. Al termine si potrà degustare un ottimo Teone offerto dalla Società Agricola Campana.
Eboli, 27 luglio 2019
Presentazioni su presentazioni , convegni su convegni per pubblicizzare libri di autori semisconosciuti e che tali restano e resteranno. A che serve? Quanto costa? Chi paga?
E’ paradossale che si pensi alla cultura quando larghissime fasce della popolazione vive in condizioni di fortissimo disagio.
Ma se proprio si volesse promuoverla questa cultura dovrebbe farlo qualcuno che sia almeno capace e tra quelli che sono in quel manifesto dubito fortemente che ce ne siano di persone così.
Da quando si è insediata questa amministrazione quante ne sono state fatte di queste sceneggiate? Quanto sono costate? Difficile pensare che siano state organizzate solo per amore della cultura da chi è lontano anni luce da essa.
Uno sperpero continuo di soldi presumo pubblici e nessuno dalle opposizioni ha mai speso una parola.
Vergogna, vergogna , vergogna ! Basta!
L’unica vergogna è la tua ignoranza
Il fatto che io abbia sbagliato nello scrivere il verbo al singolare mentre parlavo al plurale ( fasce di popolazione …….. vive……..) è perchè scrivo facendo altre cose e non mi soffermo a rileggere perchè io non devo promuovere la mia cultura nè quella di altri come fanno gli amici tuoi che si vogliono ergere a difensori e propagatori di preudo cultura non avendo mai letto un libto in vita loro e avendo difficoltà ad esprimersi discretamente in italiano.
Non organizzo manifestazioni culturali con soldi pubblici promuovendo libri di gente sconosciuta e commento solo per sottolineare quanto questa cosa sia paradossale. L’importante non è la cultura ma spendere i soldi pubblici perchè chi maneggia festeggia e le manifestazioni come questa e come le varie sagre sono attività che una volta finite non lasciano che poche tracce della loro organizzazione e del loro svolgimento. Perciò se ne fanno così tante. L’amore per la cultura c’entra ben poco gli scopi sono ben altri e lontani anni luce dalla cultura. La difficile tracciabilità e la velocità dello svolgimento li rendono ideali al vero scopo che si persegue. Spero di essermi espresso in modo comprensibile anche per un professore come te che graviti di sicuro nell’orbita di queste manfrine.