Ombre lunghe sull’Amministrazione e Cecilia Francese. E dopo le tempeste, quando arriva la quiete?
E si è dimessa anche Carolina Vicinanza. E tra dimissioni e nuovi ingressi, addii e benvenuti, al momento sono 7 i cambi e si prepara un maxi rimpasto: Battipaglia punto e a capo?
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Ma che succede a Battipaglia? Che succede? Niente di diverso da quello che succede in tutte le Città laddove ormai è pratica consolidata che si parte in un modo e si arriva in un altro lasciandosi uno strascico di morti, feriti, teste tagliate, abbandoni, nuovi acquisti, snaturando, indipendentemente dalla bontà progettuale delle singole coalizioni, le primarie intenzioni, in verità tutte richiamandosi al “Nuovo”.
Il “nuovo” tanto invocato ha smantellato tutto quello che per “sentiment” sì è individuato come “vecchio”, e nel vecchio ovviamente ci sono i partiti, sostituiti da Movimenti, più che contenitori, vomitatoi di tutte le proteste giuste degli italiani, proteste però inevase perché nessuno mette le mani in quel “vomito” e finiscono per vivere alla giornata in un continuo andirivieni di proposte e controproposte fatte in un twitt con selfie e rimangiate in un altro, o da organizzazioni parapartitiche con l’uomo solo al comando che dispensa odio, mentre manda i bacetti a suoi nemici e in contemporanea una parte dei suoi amici tratta maxi tangenti, e un’altra parte, facendo bragadi e bragada‘, fa sparire 49 milioni di euro.
E in questo mare magnum non è affatto trascurabile una nuova patologia che avanza, si afferma e contagia: La “sindachite”; E la sindachite ha contagiato come tutti i suoi omologhi anche la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese., che unitamente a questi “nuovi” “nuovismi” che stanno dando le ultime spallate a quel che resta dei partiti tradizionali e nella esasperata ricerca di “civismo”, si fa e si disfa gli assetti istituzionali locali, aiutati anche da quella “nuova” relazione che si chiama “filiera istituzionale“.
E così la sindaca Francese in soli 3 anni di Amministrazione ha già cambiato, aggiungendovi a quello o quella che sostituirà Carolina Vicinanza in Giunta, sempre che non ci saranno altre movimentazione, ben 7 assessori: il Vice Sindaco Ugo Tozzi, principale alleato di ballottaggio e leader di FdI, e con questi Michele Gioia, Marco Onnembo, Laura Toriello, Stefania Vecchio, Francesca Napoli e Giuseppe Provenza ex coordinatore di FI. Negli altri Comuni abbiamo perso il conto. Ovviamente insieme al ballo degli assessori vi sono stati un bel po’ di addii iniziando da Antonio Sagarese, subito rimpiazzato dal giovane Giuseppe Salvatore, per finire alle prese di distanza di Rossella Speranza e il più fidato dei fidati della Francese Pino Bovi, senza contare l’allontanamento di Gerardo Zaccaria ed il più cocente degli abbandoni, quello di Brunello Di Cunzolo, padre e madre del Movimento di Etica per il Buongoverno. Ma niente paura tra le news antry c’è il super Assessore Davide Bruno.
Un valzer di poltrone, di cambi di fronti e di posizioni che, a giudicare da come si stanno evolvendo i fatti, dopo le dimissioni in “bianco” dell’Assessore Carolina Vicinanza, non certo si fermara’ e quella lista con chi va e chi viene è destinata ad allungarsi. Valzer che potrebbe interessare altri componenti della Giunta Francese come Lucio Pastorino e Rosaria Caracciuolo, che pare vorrebbero anticipare le mosse del “nuovo” dimettendosi. E giù di lì ci saranno oltre le bocciature le promozioni, con un Angelo Cappelli che potrebbe assurgere anche alla carica di Vice Sindaco o qualche cambio di delega come il caso di Stefano Romano che perderebbe il vicesindacato ma assumerebbe l’incarico dell’ambiente. Incarico spinoso, atteso che la puzza c’è sempre, così come il mare è sempre più sporco. E in questo valzer di nomi che rientrerebbe in giunta ci sono oltre che Monica Giuliani anche il Consigliere Francesco Marino uomo di Fernando Zara. Con Cappelli, Marino, Giuliani e l’ingresso di Bruno i cambi salgono a 11.
Forse sarebbe il caso di fermarsi un po’. Sarebbe il caso di riflettere avviando una operazione che potrebbe essere chiamata: Battipaglia punto e a capo; Per sottolineare come sia necessario attribuire una identità politica al percorso che in questi altri due anni, l’Amministrazione intende portare avanti. Purtroppo i problemi sono sempre gli stessi e non si vedono spiragli per una loro risoluzione, e in questi problemi il più impellente è l‘ambiente, e per ambiente si intende un rapporto giusto ed equilibrato con la partita rifiuti, senza trascurare i problemi di inquinamento del suolo, dell’aria, del mare e delle conseguenze di cui alla massiccia presenza di impianti serricoli e produttivi della così detta 4^ gamma. E Romano c’è la può fare da solo? Sicuramente no. La Francese mediti.
Battipaglia, 21 luglio 2019