Delegazione di Parlamentari e Consiglieri Regionali del M5S ricevuta a Palazzo chigi dal Presidente del Consiglio Conte.
La delegazione del M5S ha rappresentato al Premier Conte le proprie proposte per superare le criticità della Sanità in Campania e quelle delle competenze del Commissario e del Governatore. Trovandosi perché non hanno chiesto informazioni su 49milioni chiese brano siano finiti in paradisi fiscali?
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – E mentre a livello nazionale assistiamo ad una rissa continua tra i membri del Governo, tra M5S e Lega, tra Ministri e presidente della Camera, tra opposizioni e maggioranza, ecco il secondo livello di scontro tra il M5S e il Governatore della Campania Vincenzo De Luca. Da una parte la Valeria Ciarambino praticamente ossessionata e il consiglieri regionali del M5S tutti intenti in quella che è divenuta una vera e propria guerra, in queste ultime ore allargatasi anche ai Navigator e al Piano del lavoro Varato da De Luca e approvato dalla Ministra Giulia Buongiorno. E ad avvolorare il loro ossessionato impegno contro De Luca, in risposta a una lettera inviata nei giorni scorsi, firmata dai sette consiglieri del Gruppo regionale campano del Movimento 5 Stelle e dai parlamentari campani M5S, il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha accolto la richiesta a incontrare una delegazione del M5S per ascoltare le loro proposte dallo scopo di superare le criticità che caratterizzano la sanità in Campania.
All’incontro, svoltosi a Palazzo Chigi, erano presenti la consigliera regionale Valeria Ciarambino, i senatori Vilma Moronese, Maria Domenica Castellone e Francesco Castiello, e i deputati Gilda Sportiello, Cosimo Adelizzi e Generoso Maraia.
“Al presidente Conte – ha spiega il senatore Francesco Castiello – abbiamo illustrato lo stato attuale della sanità regionale, alla luce anche della recente inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha acceso i riflettori sul controllo esercitato dalla camorra su alcuni nosocomi, prospettando la necessità di misure emergenziali urgenti sul modello dei provvedimenti contenuti nel recente Decreto Calabria”.
Come già invocato attraverso il contenuto della lettera, tra i primi provvedimenti proposti al premier è stata indicata la nomina di una commissione d’accesso alla Asl Napoli 1, alla luce degli ultimi inquietanti retroscena emersi dall’inchiesta della Dda, oltre alla sostituzione dell’attuale commissario ad acta per il piano di rientro con una nuova figura commissariale, nel rispetto di una norma fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle che ripristina l’incompatibilità tra la cariche di commissario e quella di Presidente di Regione.
“Le nostre riflessioni – puntualizza il deputato Cosimo Adelizzi – sono state già portate all’attenzione del Ministro della Salute Giulia Grillo, che fin dal primo giorno ha mostrato grande attenzione e interesse per le vicende della sanità della Campania. Così come è già stata portata all’attenzione del Ministero degli Interni l’ipotesi di una commissione d’accesso, attraverso un’interpellanza urgente presentata alla Camera dei Deputati a mia prima firma”.
Concludono i parlamentari: “Siamo grati al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per averci ascoltato con attenzione, mostrando grande sensibilità per un tema delicato per la nostra regione. Nel prendere atto delle nostre richieste, corroborate da dossier e atti documentali, il premier si è riservato di effettuare approfondimenti anche in vista delle riunioni dei tavoli tecnici interministeriali programmate per i prossimi giorni”.
Le vicende della Sanità in Campania, da mesi sono all’attenzione della opposizione del M5S, tuttavia sebbene l’incalzare degli affondi del M5S e anche della Ministra Grillo, la stessa attraverso i suoi uffici ministeriali ha dato via libera alla fine del Commissariamento della Sanità in Campania, avendo quest’ultima raggiunto tutti i parametri stabiliti dal Ministero stesso, circostanza che fa comprendere come la vicenda non è per niente la Sanità ma è politica. Politica e solo politica, così come gli episodi che si sono verificati nelle varie strutture sanitarie (vedi formiche) sembrerebbero più azioni guidate che legate alla gestione della Sanità, circostanza ben diversa da quella che si è verificato in Calabria, tanto da invocare unDecreto simil Calabria.
Tuttavia noi sappiamo bene che sia la Calabria che la Campania sono vittime di ndrangheta e camorra e invocarle in continuazione per motivi politici è gravissimo. Visto che la delegazione ha avuto udienza dal Premier Conte, non diciamo chiedessero sulla vicenda Russia-Salvini, avrebbe potuto anche sollecitarlo per chiedergli che fine hanno fatto quei 49milioni che tutti contestano a Salvini e alla Lega.
Roma, 20 luglio 2019