RDB CUB: Appello per il 1° maggio a Chiaiano

I drammi del paese, la precarietà, la devastazione del territorio, lo scippo dei beni comuni, sono fuori dalla dialettica politica istituzionale.

Difesa della salute e dell’ambiente, del lavoro e del reddito, dei beni comuni a cominciare dall’acqua, questi i temi del 1° Maggio.

Chiaiano c'ero anche io

NAPOLI – La difesa delle lotte sociali, il rilancio dei percorsi territoriali di lotta in difesa della salute e dell’ambiente, per il lavoro ed il reddito, per la difesa dei beni comuni a cominciare dall’acqua: saranno questi i temi al centro della Manifestazione del prossimo 1° Maggio a Chiaiano.

Una mobilitazione che nasce dopo l’ondata repressiva che ha colpito i movimenti napoletani. Dalle lotte antifasciste a quelle per il lavoro, fino a culminare con la restrizione della libertà per 5 attivisti del Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano.

Un 1° Maggio che abbiamo deciso di convocare innanzitutto per difendere l’agibilità delle lotte sociali a Napoli, messe sotto attacco dal governo e dalle sue articolazioni giudiziarie. Oggi più che mai abbiamo la necessità di difendere quei percorsi che hanno coniugato la difesa dei diritti sociali con la partecipazione popolare, prendendo solo come simbolo la battaglia di Chiaiano, ma volendo accomunare ad essa le vertenze sui temi del lavoro, della precarietà, dei beni comuni.

Una difesa delle lotte davanti ad un progressivo ed irrefrenabile degrado della vita pubblica del paese, condensata di corruzione e malaffare, condita da una repressione sempre più spietata verso chi decide di non abbassare la testa.

La crisi globale ha portato da un lato al rifugio individuale sotto l’ombrello delle politiche xenofobe, razziste e protezioniste, come evidenziato dal successo della Lega Nord, dall’altro all’astensionismo che ha raggiunto cifre impressionanti, denotando non solo la costante della crisi della rappresentanza, ma ponendo anche un problema di legittimità per chi governa.

I drammi del paese, dalla precarietà alla devastazione del territorio fino allo scippo dei beni comuni, sono fuori dalla dialettica politica istituzionale.  Davanti ai nuovi assetti di potere non viene ammessa nessuna resistenza.

Era già chiaro il 23 maggio del 2008 quando il governo Berlusconi insediatosi da pochi giorni mandò le forze dell’ordine ad attaccare il Presidio di Chiaiano dove migliaia di cittadini resistevano per difendere la propria terra. Una tendenza che si è andata rafforzando e che ci racconta come la gestione del potere ai nostri tempi ponga la questione della legittimità sociale e della democrazia reale come fattori marginali.

Oggi siamo chiamati a costruire percorsi unitari che partano da quelle che sono le esperienze di movimento che sono oggi sul campo.  Dalle lotte che a Napoli rappresentano la spina nel fianco del processo di smantellamento del welfare state, come quelle per il lavoro e contro la precarietà, fino alle esperienze dei movimenti autoconvocati che si battono contro la corruzione, dalle esperienze dei comitati civici in difesa dei beni comuni, fino a quelle realtà sindacali che si pongono il problema dell’aggiornamento del loro lessico politico e della loro azione come una prerogativa politica prioritaria.

Il 1° Maggio a Chiaiano va nella direzione di costruire una cornice più forte alle battaglie che si sviluppano in città e nel paese e che abbia la capacità di costruire un’interlocuzione tra chi lotta per la difesa dell’acqua pubblica e chi contro la precarietà e per il lavoro, tra chi si batte contro la corruzione e le leggi ad personam e chi difende salute ed ambiente.

Un 1° Maggio che sia patrimonio di tutti, non solo nella simbolicità del calendario, ma piuttosto nello spirito del segnale politico che si vuole dare. Un patrimonio di tutti, così come lo è stato e lo è l’esperienza di Chiaiano, una “Libera Repubblica” come la definì emblematicamente Erri De Luca.

Qualcuno pensa che il cambio degli assetti di potere in Campania possa coincidere con il tentativo di spazzare via la partecipazione popolare per la difesa dei diritti, qualcuno pensa che attraverso la persecuzione giudiziaria si possano annullare le resistenze, qualcuno è convinto che i diritti siano un qualcosa che appartiene solo alle dinamiche di “gestione clientelare” del potere.
Ma non è questo il tempo !

Il 1° Maggio cominceremo a costruire il “nostro” tempo. Quello in cui a cominciare dai quartieri possiamo provare a costruire una città migliore di questa.

1° Maggio a Chiaiano

Manifestazione regionale ore 16:00 Stazione Metro Chiaiano

Prime adesioni : Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano, Coordinamento Comitati Acqua Napoli, Referacqua Campania, Comitato Cambiamo Mugnano, Comitato salute e ambiente 3 Municipalità, Comitato salute e ambiente centro storico, Orientale 2.0, Laboratorio Insurgencia, Federazione regionale Rdb e SdL, Sindacato Lavoratori in Lotta, Rete dei Comunisti, Coordinamento di lotta per il lavoro, Udn, Udo, Corsisti Oss, Aposs, Mov.per il lavoro Pontenuovo, Mov.per il lavoro Zona Orientale, Mov.per il lavoro Sedile di Porto, Mov.disoccupati Scampia, Mov.disoccupati Centro Storico, Carc, Meet Up di Beppe Grillo Napoli, Rete Nazionale Antinucleare, Pmli, ANPI Napoli, Laboratorio Sociale Millepiani Caserta, Forum Ambientalista Nazionale, Circolo Prc Mugnano, Circolo Sinistra e Liberta’ Mugnano, F.U.C.K. Rete studenti medi, CSOA Cloro Rosso Taranto,…

2 commenti su “RDB CUB: Appello per il 1° maggio a Chiaiano”

  1. economica”. Lo sottolinea il rapporto annuale dell´Istat,
    evidenziando che “rischi altrettanto elevati” si osservano in
    Spagna, Grecia, Romania, Regno Unito e nei paesi baltici. Il
    rischio di vulnerabilità riguarda, invece, soltanto una persona
    su dieci nei paesi scandinavi, nei Paesi Bassi, nella Repubblica
    Ceca e in Slovacchia.

    Rispondi
  2. Cei: povertà, disoccupazione e migrazione interna le priorità al Sud
    UN PRIMO MAGGIO IN PIENA CRISI, EMBLEMATICO E PREGNO DI SGNIFICATI,SPECIALMENTE SE LO RAPPORTIAMO AI RATINGS DEL MEZZOGIORNO, CON PARAMETRI NEGATIVI, SEGNATAMENTE SUI GIOVANI, SICUREZZA DEL LAVORO, CRIMINALITA’ E CORRUTTELA. UN SUD A PAROLE OMAGGIATO DAI POLITICI E PARTITI TUTTI, MA NEL CONCRETO TERRA DI NESSUNO DAL PUNTO DI VISTA DELLA LEGALITA’ E DI CONQUISTA PER LE CONSORTERIE PARTITICHE. IL MALCONTENTO MONTA E LE MENTI SENSIBILI VOLGONO A PROPOSITI SUICIDI, UN UOMO DISOCCUPATO OD INOCCUPATO E’ UNA BOMBA SOCIALE PRONTA AD ESPLODERE. PERSONALMENTE CONSIDERO LA SITUAZIONE SOCIO7ECONOMICA PEGGIORE DI QUELLA SCIORINATACI DAI MEDIA.

    Rispondi

Lascia un commento