Aeroporto Salerno e i vantati meriti. Ministro contro Governatore. Toninelli contro De Luca: Arroganze contrapposte.
Purtroppo la storia dell’Aeroporto di Salerno ci fa comprendere come un Ministro e un Governatore, siano essi Toninelli o De Luca, non avvertendo un minimo di garbo istituzionale per convocare un solo incontro e celebrare la firma di un Decreto di Finanziamento e un progetto, siano per nulla adeguati a ricoprire questi ruoli. Il merito? Hanno fatto in minima parte solo il loro dovere.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «Il figlio prescelto di De Luca, quello destinato per fons honorum e per grazia ricevuta, ad essere un deputato della Repubblica Italiana nelle fila piddine, continua ad attaccare il Movimento 5 Stelle e la compagine di governo per la presunta indebita attribuzione dei meriti circa lo sblocco dell’aeroporto di Salerno “Costa d’Amalfi”. – Si legge in una nota del Meetup ABG del M5S di Salerno – parte il fatto che non si capisce come mai il buon discepolo Piero continui ad occuparsi delle questioni salernitane disinteressandosi completamente della provincia di Caserta, circoscrizione ove è stato eletto e dove i suoi elettori aspettano risposte ai non pochi problemi di quel territorio ma, nonostante tutto, veniamo allo scalo salernitano perché ci sono le chiacchiere deluchiane e poi ci sono i fatti.
Un fatto è che per vent’anni si sono succeduti governi di centro destra e di centro sinistra e l’aeroporto non è mai partito, per venti lunghi anni si sono spese grosse quantità di quattrini pubblici ma l’aeroporto era sempre fermo anzi compromesso da logiche clientelari che vedevano i partiti in disaccordo per non riuscire a spartirsi la torta. – prosegue la nota dei pentastellati salernitani – Un altro fatto è che De Luca Vincenzo (il patriarca) nel non lontanissimo 2014 dichiarava che al posto dell’aeroporto era meglio farci un campo di broccoli. Un fatto è che il Movimento 5 Stelle non ha mai ostacolato l’infrastruttura anzi ne ha sempre chiesto il lancio. Un fatto è che il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli (pentastellato) lo scorso maggio ha firmato il decreto che di fatto sblocca lo scalo e stanzia i 40 milioni di euro ministeriali necessari per il rifacimento della pista e dell’aerostazione.
Un fatto è che il governo a marchio PD ha avuto 5 anni per farlo e non lo ha fatto. – affonda e conclude il comunicato del Meetup ABG del M5S di Salerno – Un fatto è che oggi, sempre il Ministro Toninelli, ha dato il via libera alla gara di affidamento dello scalo, da concludersi entro il termine perentorio del 31.12.2019. Un fatto è che l’aeroporto di Salerno sarà un aeroporto ecosostenibile ed entro il 2050 vedrà decollare aerei ad emissioni zero. Un fatto è che noi lo abbiamo fatto, gli altri no. Poi ci sono le chiacchiere, quelle lasciamole ai De Luca’s.
Purtroppo la storia dell’Aeroporto di Salerno ci fa comprendere come un Ministro della Repubblica e un Governatore di Regione, siano essi Toninelli o De Luca, non avvertendo un minimo di garbo istituzionale per convocare un solo incontro e celebrare la firma di un Decreto di Finanziamento e un progetto già presentato al Ministero, siano per nulla adeguati a ricoprire questi ruoli. Ruoli, al contrario, che avrebbero suggerito più autorevolezza e soprattutto pensare ad un momento ufficiale, senza simboli di Partito e senza bandiere, lasciando poi alle singole organizzazioni ogni altra iniziativa di parte, ivi comprendendo la rivendicazione di meriti. Meriti tuttavia non ascrivibili a nessuno dei due, registrando un ritardo sia esso di 4 o un anno, ma anche comprendere come un intervento del Ministero e della Regione altri non è che un dovere e basta, utile all’economia e a un territorio, abbandonando un sospetto che se vi sia un finanziamento è legato ad un ringraziamento. È così che si intende esercitare un ruolo? Legandolo ad utili personali e politici e non rispondenti ai reali bisogni? Se così è, è una concezione medioevale, roba da vassallaggio.
In questa vicenda di meriti si contrappongono due concezioni sconcertanti e nello stesso tempo inaccettabili fatte di “Arroganze contrapposte” spiegandoci chiaramente come si intende esercitare ruoli istituzionali a forte spinta clientelare. E la prova è le due manifestazioni: quella di ieri che ha visto il Ministro Toninelli piombare in zona, nella Hall dell’aeroporto, con tanto di Manifesto di Partito, senza la presenza di Sindaci, Presidente di Provincia, di Regione e dei vari enti coinvolti; Quello di venerdì p.v. che vedrà il Governatore De Luca con i Sindaci, la Provincia, e i vari Enti interessati, con tanto di manifesto anche questo incontro e sebbene non vi sia il logo di un Partito ma quello della Regione, ma non quello del Sottosegretario alle infrastrutture e Trasporti, il salernitano Andrea Cioffi e del Ministro Toninelli. Anche questo uno sgarbo istituzionale.
A giustificare la non partecipazione alla Conferenza “improvvisata” del Ministro Toninelli e del M5S, ci pensa il Consigliere Regionale Michele Cammarano il quale ci informa che gli inviti sono partiti un giorno prima, appena confermata la presenza di Toninelli, ma comunque i manifesti mostrano solo i simboli e gli uomini del M5S. Uno sgarbo istituzionale anche questo. Dalla parte dei De Luca’s, indipendentemente dalle accuse mosse da Piero De Luca sul manifesto di presentazione del Masterplan del nuovo progetto dell’aeroporto di Salerno, nemmeno ci stanno il Sottosegretario e il Ministro del M5S. Un doppio errore che si poteva evitare.
C’è invece chi è più maligno e da una interpretazione diversa alla vicenda, ritenendo vi sia stata una accelerata, giocando di anticipo, per non lasciare tutto all’odiato De Luca il palcoscenico e i meriti, che aggiunti a quelli che gli si attribuisce circa il maxiconcorsone di 10mila posti di lavoro in Campania partito da questa mattina.
Purtroppo l’unica differenza che c’è tra i due è che De Luca è un arrogante-capace, e come diciamo noi: “nu mbrellin’ e seta“, indipendentemente se lo condividi o meno; Toninelli invece un arrogante, saccente e… a giudicare da quel che dice Salvini, non del tutto all’altezza del suo ruolo. Due facce di una stessa moneta: una “nichella”; quella moneta, si ricorderà, di nichel che avevano un valore circolante esageratamente superiore a quello del minerale. Per buona pace di tutti ebbene chiarirsi per quel finanziamento e quel progetto non bisogna ringraziare nessuno. Loro hanno fatto una minimissima parte del loro dovere.
Salerno, 10 luglio 2019