Disagio giovanile e divario Nord-Sud: I temi del dibattito “Generazioni a confronto” organizzato dall’associazione Cittadino SUDD.
Emigrazioni di massa, disoccupazione dilagante, conflitti generazionali, gap crescente tra Nord e Sud, i temi che l’associazione dell’On. Federico Conte Cittadino Sudd, presenti studenti, imprenditori e parti sociali, ha messo sul tavolo di discussione per ridare speranza alle nuove generazioni, moderato dall’opinionista e blogger Massimo Del Mese. L’On. Federico Conte alle voci di un suo coinvolgimento: ”Non mi candido a Sindaco di Eboli!”
di Marco Naponiello per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il disagio giovanile nel Mezzogiorno, laddove negli ultimi 15 anni sono andati via oltre 2 milioni di Under 35, insieme alle nuove proposte politiche governative, ossia il federalismo differenziato (art 116 cost. -voluto dalla Lega di Matteo Salvini), che potrebbe alterare quella che è l’unità e la solidarietà tra le regioni italiane unite alle sperequazioni contingenti della società nazionale, sono state al centro di un interessante dibattito organizzato all’Hotel Grazia di Eboli, dall’Associazione politica Cittadino SUDD, creatura dell’onorevole Federico Conte, parlamentare di Mdp Leu.
Il deputato salernitano Conte, figlio d’arte (Carmelo suo padre è stato Ministro senza portafoglio sul declinare degli anni ’80), dall’inizio della sua legislatura a Montecitorio sì è molto prodigato per le politiche riguardanti le problematiche del meridione, cercando col proprio contributo, di far ripartire sotto il profilo economico-sociale i territori a sud di Roma, divenuti da tempo “riserve di caccia politiche” dei cosiddetti partiti “populisti”, ci riferiamo ai due azionisti dell’attuale Governo giallo-verde: la Lega riiformata di Matteo Salvini ed il MoVimento 5 Stelle, del giovanissimo capo politico Luigi Di Maio.
Di converso sono scarse le soddisfazioni elettorali della Sinistra in generale che ha visto anche alle ultime europee arretrare di molto persino il PD in zone del mezzogiorno dove era maggioranza relativa, ed anche qui in provincia di Salerno il territorio d’origine del Governatore Vincenzo De Luca, ove ha deflesso di ben 8 punti. Senza contare le altre formazioni politiche a corollario, ossia +Europa di Emma Bonino e la Sinistra di Nicola Fratoianni, le quali non hanno raggiunto neanche il quorum per ottenere degli scranni a Bruxelles.
Una frase emblematica nella sua arguzia rappresentativa, campeggiava in data 19 su un famoso sito politico: ”In fondo a Sinistra (non c’è più niente) – è pieno di cantanti, attori, fotografi, scrittori, giornalisti, presentatori e soubrette che diffondono messaggi ”progressisti”. solo che dietro non ci sono più i politici, non c’è più un’idea, e restano solo i cantori. e il popolo, dei Benigni senza i Berlinguer da prendere in braccio, non se ne fa nulla.“; una stilettata al cuore di quella tradizione ideologica che ha visto nel BelPaese la più grande comunità di Sinistra del mondo occidentale, ma che paradossalmente si è andata via via disgregandosi con la caduta del Muro di Berlino nel 1989, e negli ultimi anni attraverso l’esodo dei profughi o presunti tali, verso le coste tricolori, testata d’angolo quest’ultimo, degli umori elettorali.
Inizia la sessione dei lavori con l’introduzione di Massimo Del Mese, opinionista e animatore di questo sito, il quale sottolinea l’importanza del confronto attraverso l’associazione organizzatrice, Cittadino SUDD, con il connesso rischio delle post-verità, che sono sempre presenti nel mondo del web oggi imperante nell’universo-mondo del dibattito politico: ”..le generazioni si accorciano e la vita si allunga, in coincidenza con i movimenti politico-culturali che si alternano nel nostro Paese. Non dobbiamo vedere nell’altro il nemico, ma un momento di confronto, un’occasione di crescita!”
Del Mese passa la parola al ventenne studente, Emmanuel Ammutinato, che intravede nella sua la cosiddetta, Google generation, i millenians, i quali cercano di allontanarsi, loro malgrado, anche dal proprio territorio d’origine per ragioni di studio o di lavoro, e lamenta il giovane interventore, una manchevole progettualità di fondo per i ragazzi di oggi: ”..bisogna dare importanza alle start-up, aiutati dalle istituzioni per poter realizzare un qualcosa, siamo meno distratti di quel che appariamo, ma se ci sediamo insieme, giovani e meno, potremmo realizzare dei progetti per il territorio!”
Alle parole del giovane relatore, il moderatore Del Mese sottolinea con dovizia, come la sua generazione avesse meno ansie esistenziale, corroborata da svariate personalità (familiari e non) da prendere come riferimento, a differenza dei giovani d’oggi, i quali non hanno prospettive e si ritorna cosi al dramma dell’emigrazione di massa, questa volta composta perlopiù da un esodo intellettuale: ”..purtroppo Eboli è una città morente nelle sue attività commerciali, specifico senza responsabilizzare nessuno, ci mancherebbe, ma oggettivamente si registra una crisi di consumi molto forte che si avverte oramai da anni.”
La parola passa velocemente ad Attilio Astone, dirigente d’associazione mercantile cittadina ed imprenditore, che chiamato in causa declama le proprie impressioni ed esperienze: ”..oggi si emigra non più con la valigia di cartone, adesso sono studenti e professionisti, preliminarmente ringrazio per l’appuntamento di stasera che da gli spunti giusti per ricordare le eccellenze territoriali: penso all’agro-bufalino, ma anche floreale, mentre di contro, trovo spoglio il centro città composto solo di bar e circoli, dove mancano delle vere attività commerciali. Bene sarebbe creare un distretto agricolo per promozionare il territorio. Io per 10 anni ho tenuto una kermesse di settore bufalino, come Pianeta Bufala, che ora non ha più ragione a continuare!” – Termina il businessman ebolitano: – ”…il turismo d’area, enogastronomico e religioso, può essere una valida soluzione, senza però che se ne parli solo in concomitanza alle campagne elettorali, questi sono gli spunti che ritengo siano da evidenziare!”
Il moderatore serale, concluso l’intervento di Astone, sottolinea come alcune iniziative del campo agro-alimentare, purtroppo, siano succedanee a quelle che si realizzano nel viciniore comune di Capaccio-Paestum, e lamenta una mancato rammaglio tra il centro città e le popolose-laboriose quanto ampie contrade, che sono quasi la metà della popolazione generale. ”..attenzione però che ci sta un prezzo da pagare, infatti questo settore crea problematiche ambientali gravi, pensiamo agli sversamenti nei fiumi e agli impianti serricoli, cresciuti in maniera esponenziale, che hanno un impatto idrogeologico esiziale. Allora demandiamo all’On. Federico Conte e al laboratorio Eboli Futura, il compito trovare delle proposte, delle idee ,per il rilancio del territorio.”
Eugenio Iorio, esperto di comunicazione chiamato in causa, si spende nell’esibizione di alcuni dati preoccupanti, che riguardano la condizione giovanile in generale in Campania e il decremento demografico che porterà l’Italia ad avere nel 2065 oltre 6 milioni di bambini in meno: ”..un dato che impatta sulla finanza di una Nazione, quindi un problema per il pagamento delle pensioni future che fanno il paio con l’allungarsi anche del ciclo di vita, quindi sono tutte problematiche da sintetizzare sul piano nazionale parimenti locale. Se pensiamo ai prossimi pensionamenti avremo meno dipendenti negli ospedali, nei comuni, che complicheranno la situazione generale nella P.A., dunque alcune generazioni hanno tutele altre nei prossimi lustri ne saranno prive!” E da qui scatta l’appello alle intelligenze cittadine di collaborare, utilizzando la novella rete informatica in maniera costruttiva, dolendosi che l’ultima visione strategica in zona è degli anni ’90. ”..noi siamo schiacciati tra Battipaglia e Capaccio, con poche risorse e ragionare in area vasta senza avere una chiara idea ci precluderà il futuro. Pensiamo anche che oltre il 10% degli abitanti ebolitani sono migranti, che sono fondamentali nel campo agricolo, e dobbiamo differenziarli dalla criminalità, riflettiamo sulla fascia costiera da liberare per renderla fruibile. Come penso pure a S. Cecilia, che è una dorsale di flussi ove il centro di Eboli è tagliata fuori. Vogliamo creare una democrazia dal basso, per arrivare ad ottobre ad una pubblicazione; non amo il tipo di approccio politico dei 5stelle, ci vogliono competenze, e dunque senza adeguate competenze, mai come oggi per i giovani il futuro è molto incerto, a differenza delle passate generazioni. – Termina Iorio: – ”..negli ultimi decenni siamo passati dal complesso di Edipo (uccidere il padre dunque le passate generazioni) e Narciso (edonista e chiuso in se stesso), forse passeremo a Telemaco, dove una cooperazione generazionale tra padri e figli possa far ritornale di moda la legalità!”
Terminato l’intervento del docente universitario, il discorso scivola per volontà del moderatore, sulla credibilità dei sondaggi odierni, quasi come flash-poll, dalle metodologie invero, quanto mai discutibili, ma che possono direzionare il consenso a loro piacimento, obliando in molti casi, anche nel dibattito casalingo, le problematiche contingenti: ”..parliamo delle stelle, dimenticandoci della strada o dell’illuminazione, per passare anche alla sanità etc!”
Il microfono appresso, scivola nelle mani di Vincenzo Fornataro, odontoiatra, presidente cittadino dell’associazione Noi Tutti Liberi e Partecipi e membro fondatore del Comitato della Salute Pubblica presieduto da Rosa Adelizzi, Fornataro si è speso negli ultimi anni in delle battaglie per tutelare i servizi minimi del SSN: ”..l’art 32 cost. sancisce il diritto alla Salute, ho purtroppo visto un disinteresse negli ultimi anni della categoria medica e paramedica, il risparmio si può ottimizzare con una buona organizzazione, se pensiamo che molti DS non hanno i requisiti, si è bandito un concorso ad hoc per stabilizzarli. La popolazione invecchia ed urgono servizi che non troviamo. Poi il balletto dei reparti chiusi e re-inaugurati, di colleghi stressati per turni massacranti pur di non assumere, infine male il numero chiuso solo un business per gli enti di formazione ai test di ingresso. Ai giovani l’onere di prendere in mano le sorti del Paese, non servono grossi progetti ma si deve partire dalle piccole cose, da una buona istruzione generale, oggi abbiamo studenti di superiori con deficienze culturali inimmaginabili: Vuoi distruggere una democrazia? Inizia dalla Scuola e dalla Sanità: e noi a tutto questo abbiamo l’obbligo di ribellarci!”
Prosegue il ragionamento di Del Mese sul conflitto generazionale e sulla contrapposizione voluta giovani-vecchi: ”..io in età non più verde ho realizzato una bellissima esperienza con il mio sito POLITICAdeMENTE; un progetto che forse avrebbe dovuto realizzare una persona con qualche anno in meno, in tutto questo, sottolineo sempre l’importanza della formazione, dello studio, per qualsiasi forma di lavoro!”
Antonio Ardia, anch’egli esempio positivo tra le nuove leve, giovane manager ebolitano del settore caseario, si duole del fatto che la sua generazione sia stata lasciata un po a se stessa dai precedenti Governi, e non abbia molti modelli positivi di riferimento, ma parimenti con orgoglio afferma: ”..io mi sono rimboccato le maniche dall’età di 13 anni, e ora posso con soddisfazione affermare la mia indipendenza, anche se per emanciparmi mi sono dovuto allontanare in un Comune contiguo (Capaccio-Paestum) e non mi sono realizzato nella mia città!”
Il moderatore Massimo Del Mese, sottolinea l’importanza per un giovane di aver un buon modello cui ispirarsi col ruolo di memorie storiche e morali, ricollegandosi alla mancanza da parte del Governo in carica, di una progettualità seria e coerente per il Sud del Paese, cosa che non accade invece per il Nord, molto attenzionato nel settore delle infrastrutture, afferma: ”..solo gli anziani che si sono allontanati dall’Italia avranno in caso di rientro, una fiscalità agevolata a patto che si domicilino in comuni meridionali sotto i 20.000 abitanti. Un po come capita per le Canarie ed il Portogallo, ove 450.000 pensionati italiani si sono trasferiti negli ultimi tempi. Per beffa si sono inventati una questione settentrionale, ma se l’80% dei fondi vanno al Nord quale questione settentrionale ci può essere mai?” Del Mese, spedito, interroga il parlamentare Federico Conte, sul come riequilibrare questa sperequazione Nord-Sud.
Veloce il microfono passa nelle mani del padrone di casa, che in abbrivio specifica come il tema del dibattito serale ”Generazioni a Confronto”, debba essere inquadrato in un ottica generalista e collaborativa. L’On. Federico Conte evidenzia come i populismi politici, siano stati vincenti solo in Italia all’interno della UE: ”..la esemplificazione del linguaggio dovuta dalla fragilità della società italiana odierna, nata dalle ceneri di Tangentopoli e la fine della Repubblica dei Partiti, che consegna in chiave demagogica il potere, nel nome del buon senso, donando a questi movimenti un consenso istintivo, anche tramite le nuove tecnologie e canili web. Vi sta un problema ex ante, di selezione di una valida classe dirigente, inoltre ci troviamo a fronteggiare una preoccupante disoccupazione giovanile con parametri altissimi e una percentuale di inattivi (NEET), sul fronte del lavoro e della formazione, che col tempo crea nuovi casi di depressione!” Per il parlamentare riformista, anche la disoccupazione di genere in Italia al 37% è una problematica grave, le donne per Conte, sarebbero vittime dei messaggi banali,semplicistici, sull’onda del cosiddetto buonsenso, contro gli altri che rappresentano le elite, le quali non sono state capaci di arginare l’ondata populista, ondata che fa il paio all’intorpidimento culturale del popolo italiano: ”..una crisi di sistema dove il, 40% degli italiani ha solo la 3° media, questo la dice lunga, ma che ingenera molta rabbia nei monoreddito e nelle classi sociali disagiate, le quali hanno difficoltà a sopravvivere, creando di converso odio sociale, che si travasa in un voto populistico. Ho voluto Del Mese come moderatore perché egli è la sintesi perfetta di una vita vissuta in più fasi reinventandosi brillantemente negli anni, oggi i Partiti per esempio non ci sono più come per voi in passato, non si seleziona, come dicevo prima una classe dirigente adeguata e per i rappresentanti politici diviene anche difficile operare!”.
E poi, ex abrupto, coram populo, la rivelazione: ”Non mi candido a Sindaco di Eboli, questo gioco non mi appartiene, vorrei continuare a fare l’avvocato, spero che invece si candidi il mio amico Attilio Astone al consiglio comunale, noi abbiamo in animo di creare un’incubatrice di confronto e di crescita per i prossimi anni qui ad Eboli!” e riferendosi all’attuale primo cittadino Massimo Cariello: ”Vorrei un Sindaco che dialogasse per area vasta coi comuni viciniori, e non si chiudesse in una0 stanza pensando ad elargire prebende e a realizzare festicciole per rabbonire il popolo, se accadesse questo, avrei già vinto, ne sarei veramente soddisfatto. Penso ad un Primo Cittadino che investe nell’agricoltura di qualità (4° gamma, abbiamo il 25% del territorio occupata da imprenditori bergamaschi) e nel turismo (collaborando con il Distretto Turistico Selecoast del presidente Vincenzo Consalvo), come in tutti i comparti di sviluppo, la preservazione del Patrimonio culturale, come il Castello Colonna, che ci sia un’anagrafe dei flussi migratori in entrata ed in uscita, penso anche una app che informi i cittadini sullo stato delle casse pubbliche comunali e la metodologia della riscossione dei tributi per evitare disagi del passato; e poi sono importarti le start-up individuali come collettive. Non arrendiamoci al Reddito di Cittadinanza che potrebbe ingessare e ridurre il mercato del lavoro!”
Conte intravede, al termine del suo intervento, nelle liste civiche una nuova forma di aggregazione che aiutino i giovani a districarsi, un’opportunità di crescita, per poi passare velocemente alle problematiche sanitarie e tante altri nodi gordiani della società civile, come la coesione sociale a cui Conte addebita una responsabilità disgregativa alla Lega. – ”.. la mia cultura riformista mi obbliga a preoccuparmi dei deboli ma non vedo questo in alcuni Partiti, poi per il territorio penso alla filiera breve, un modo per guadagnare tempo e garantire le nostre produzioni , tramite il DOP e non con il made in Italy che allunga la filiera a livello nazionale e confonde il mercato. Per finire: il paradigma della nostra città che gode molte eccellenze in tale campo ma non adeguatamente valorizzate. Non è uno sforzo facile, ma abbiamo l’obbligo di tentarci, per dirla con Seneca: Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, è perché non osiamo che sono difficili!”
Eboli 22 giugno 2019
Ieri ero al convegno. I relatori, al di là di Conte, erano tutte persone nuove al sistema politico abilitano. Interventi interessanti. Ammutinato un giovane con idee chiare. Ardia un bravo manager con idee interessanti. Astone una ottima prodessionalità. Iorio molto preparato culturalmente. Fornataro interessante come punto di vista sulla sanitá e il sociale. Del Mese sembrava il grande vecchio saggio. Conte una sintesi precisa e la dichiarazione di non candidatura a sindaco. Qualcosa si muove. Cariello può iniziare a preoccuparsi.
Carissimo: se pensi che quella Platea che si rifà a una parte politica di massimo 2000 voti ad Eboli possa incontrare il favore del grande pubblico, mi dispiace dirtelo:
Non hai capito nulla della società ebolitana.buona domenica
Hegel sei un perfetto analista politico. C’erano almeno tre liste in quella sala. Altro che 2000 voti. Dormi tranquillo, il risveglio sarà superbo.
Tre liste che non valgono una, IN una sala riluttante a riempirsi e ovvie ovvietà.
Vivi nell’iperuranio dell’illusione.
Il risveglio sarà da neuro.
AUGURI!!!
PS. IL VALIUM SARÀ TUA CONSOLAZIONE.
Caro Amministratore non ho partecipato per mia mancanza, ma finalmente si parla di politica e di pogettazione futura, si ha un idea di territorio e di città e di visione dei problemi facendo sì che lo spirito assistenzialista dello stato continui a tutelare le fasce più deboli ma al contempo si suggerisce ad una classe imprenditoriale di sviluppare idee e mettere in campo risorse. Le possibilità ci sono ma con questa incapace e ripeto incapace Maggioranza non si può programmare nulla, sottolineo incapace e cieca perché ahinoi dal loro insediamento hanno ritenuto che tutto ciò che era stato organizzato fatto e progettato da chi non ha sostenuto la loro campagna elettorale fosse considerato un nemico da distruggere o da bandire dalla città. Risultato? Il nulla unici progetti portati a termine Piano Città, Piazza Regione Campania Casa del Pellegrino e Molinello tutti finanziamenti ottenuti dalla amministrazione Melchionda, poi nei consigli comunali sono tre anni che evidenziano il Terminal BUS peccato che i veri ideatori e sostenitori del progetto sono stati defenestrati o sono scappati via chissà come mai (forse teste pensanti in questa cieca maggioranza), a questo punto peccato che Conte non abbia voglia di fare il Sindaco ma ben venga chiunque purché vadano via Cariello e questi INCAPACI.
Facile parlare dell’incapacità degli altri.
I problemi di oggi partono dagli anni 80 e anche dalle prebende degli anni 80 da una mancanza di progettazione e di passare il cerino acceso dei problemi alle classi politiche future.
Eboli Futura 2020 sarà un’altra volta una consigliatura targata Cariello.
L’iniziativa è ottima. Parlare, confrontarsi e dibattere è sempre positivo, lo è ancor di più ora che i Partiti non ci sono. Ottima iniziativa quella dell’On. Federico Conte
Un convegno che apre nuove prospettive. Ha messo in campo innanzitutto problematiche e poi nuovi e giovani interlocutori. L’avvicinamento con i meno giovani e soprattutto il coordinatore Del Mese è stato più che riuscito. Esperienze nuove e meno nuove ma interessanti così come interessante è stata la conclusione e la precisazione di Conte di non aspirare alla candidatura di Sindaco. Per niente scandaloso una partecipazione alle prossime consultazioni.
Rullano I tamburi, si preparano gli eserciti, la guerra è vicina e sarà truculenta. Comunque è stato un convegno interessante ed è stato molto di più con la conduzione-testimonianza di Del Mese che ha riempito gli spazi della memoria cittadina. Bravi i ragazzi e bravo Conte
Voglio sottolineare come l’unica testata giornalistica presente sia stata questa, a differenza delle idee, unico dato oggettivo, per gli altri inesistente o quasi il convegno.
SE FOSSI IN FEDERICO & co MI PREOCCUPEREI!
In sala poche persone, fino alle 18.30 davvero imbarazzante, poi alla chetichella qualcuno.
Personalmente non vedo quest’entusiasmo da dove lo ricaviate francamente: contenti voi!
Del Mese dovrebbe fare spesso il moderatore, ha una facondia paterna che attrae i presenti e accoglie i relatori. (y)
prima criticano poi imitano i 5 stelle, mah, forse la logica non si applica in queste cose, cmq dopo il 2015 e l’alleanza con Cuomo, trovo difficile che qualcuno si allei coi conte 😉
Un avvenimento del tutto in passato sottotraccia se non fosse stato per questo articolo.
Ma poi ognuno ha diritto a fare politica e a cercare di vincere non ci piove, ma se pensate che in un anno riuscirete a raggiungere grandi numeri francamente lo trovo a dir poco velleitario.
Consiglio agli interessati di conservare tra i preferiti tutti link che riguardano: Eboli Futura cittadino Sudd Mediterranea Civitas e tutto quello che riguarda questa parte politica.
Dunque 12 mesi passano in fretta e poi si tireranno le somme.
@the dandy
La gente purtroppo non si espone, perché poi gli fanno “il mazzo a tarallo” pure se ha partecipato come pubblico ad un convegno dell’opposizione!
Questa è diventata Eboli, tu sicuramente te ne sarai accorto.
Quando qualcuno pertecipa ad iniziative contrarie all’attuale Amministrazione,poi si deve preoccupare se viene “richiamato a rapporto”.
Ci vorrebbero tutti pecore,ma grazie a Dio a molti non serve niente e possono essere uomini liberi!
Buongiorno a tutti vorrei partecipare a questa conversazione in maniera pacata e ponendo dei quesiti:
Ma veramente voi pensate che basta qualche incontro per pochi intimi in una scuola privata o in un hotel cittadino per far crescere un consenso elettorale?
Guardate ragazzi, per fare questo bisogna partire da molto molto prima, bisogna stare tra la gente per anni e non solo nelle strade fisiche ma anche in quelle virtuali. Eh sì, adesso la politica si svolge nelle Agorà telematiche dei social più che nelle tribune elettorali, persino quelle televisive nazionali hanno perso di importanza.
Insomma per essere sintetici: non basta uscire a ridosso delle elezioni per farsi ricordare dalla gente o magari fare qualche manifestazione (dove dalle foto non vedo che le persone fanno a pugni per entrare) bisogna dialogare, stare nelle piazze, incontrare imprenditori, cittadini, comitati, associazioni, prendersi il buono e il cattivo e in più essere presenti molto sui social, ma in maniera intelligente.
Massimo Cariello non è senz’altro un fulmine di guerra come amministratore pubblico, s’intenda, però ha questo grande pregio: tasta il territorio, ripeto reale e virtuale, sta tra la gente e si prende tutto: critiche e apprezzamenti, mentre questi signori non li ho mai visti in giro da anni se non in sporadiche occasioni e io lo penso come il rimanente 40.000 dei residenti ebolitani.
Ecco perché fatte queste considerazioni, rimane la sterile immagine di un salotto, un circolo ristretto, ma che sta tanto distante da avere una seppur minima possibilità di tradursi in un progetto politico vittorioso.
Cordialmente
Senza entrare nel merito degli altri commenti, tutti rispettabili, desidero qui ringraziare Massimo del Mese e il suo sito per lo spazio, e complimentarmi con Marco Naponiello, che con il suo reportage rende conto benissimo dell’interessante dibattito su giovani e territorio che abbiamo tenuto. Gli spunti di riflessione in questo articolo sono riportati nel dettaglio e, al tempo stesso, con una grande capacità di sintesi.
La classe non è acqua. Il giovane Conte ha dato i punti a tanti che altri non sanno fare che criticare.
Io non ci sono stato ma dall’articolo mi è sembrato essere stato più che interessante.
E vaiii. I criticoni sono serviti. Il problema non è il nuovo e il vecchio. È tra chi ha qualcosa da dire e chi invece è il nulla. E poi oggettivamente Cariello rappresenta una stagione politica di 20 anni e sono stati da dimenticare.
PS. E Del Mese altro che saggio e vecchio con Conte Jr è una coppia che fa bella figura
Contenitore vuoto….il nulla incartato.
Non vi sbizzarrite stiamo a zero virgola uno.
Dopo le parole aspettiamo le liste, cioè la gente che ci mette la faccia.
Ma veramente si può pensare che il destino di questa città sia il tricchebballacche?
Il futuro era dietro l’angolo ma poiché sono tutte macerie è ben visibile. Questo è il nuovo. Certo i Conte non sono il nuovo, ma il giovane Federico è il nuovo dei Conte. Sta svolgendo bene il suo lavoro di opposizione in Parlamento e comunque cerca di offrire un luogo di discussione:l’unico in Città. Vuole far proseliti? E perché no. È purtroppo evidente che una città ridotta in questo modo ha bisogno di più persone che se ne occupino e tutti per le loro competenze dare il loro contributo. I criticoni, pronti subito a demolire ogni cosa continuino nella loro azione e così saranno i fautori del tabula rasa.
troppo facile usare l’aggettivo criticoni, in molti casi sono semplici osservazioni a cui non si riesce ad obiettare, i conte non sono simpatici e oltre una certa schiera non vanno, è il loro limite di ipertrofia elettorale.
e poi si vedono solo adesso?
dove sono stati dal 2015?
escono per strada?
un sindaco è anche un contatto umano in un comune medio-piccolo, ricordatevelo!
buona giornata
W Cariello. W il nuovo lavato con perlana.
Tutti al capezzale di Eboli in attesa dell’ultimo sospiro.
Da quell’incontro nascono delle Liste, meglio. Da quelli a pane e puparuol del Cariello che nascono? Dio ci scansi
U maro’ mo esc mienz pur Massimino Del Mese. Sti cazzi. Si muove anche il web. I giornali e quel che resta dei giornali già sono all’opposizione di Cariello, mi si aggiunge anche il web.
Condivido il sindacalista, alle chiacchiere bisogna comporre le liste e poi perché non cardiello allora, visto che ha esperienza in consiglio, è figlio d’arte come il giovane conte, ma che non è stato catapultato in parlamento, e sta facendo il suo cursus honorum dal basso?
xcaputt:
il web? questo blog in verità da voce a tutti, a differenza di altri, non significa nessuna presa di posizione, solo arricchire il palinsesto della discussione civica.
Poi in merito, il sindaco uscente ha statisticamente un vantaggio, e mentre gli altri in nuce si stanno organizzando, lui invece ha il suo esercito quasi completato, questo è un dato oggettivo e non da tifoso.
credo che la partita non abbia quasi storia.
oggi sul quotidiano la Città vi era la notizia di accordi elettorali tra il sindaco e partiti di destra: Fratelli di Italia e il PD.
Io aggiungerei anche parte della lega, va da dire però che non mi trovo in accordo con il titolista e con il titolo del giornale che vuole conte l’unico accreditato, in realtà l’unico accreditato è cardiello che fa opposizione dura et cruda da 4 anni, è l’unico che conosce ed è addentro alle problematiche della città, ed è l’unico ad onor di verità che si è sempre battuto contro il sindaco e per una visione di diversa di Eboli, indipendentemente poi se lo si apprezzi o meno.
Allora trovo ingiusto è fuori dalla logica mettere in gioco il giovane Federico che non si è mai visto, rispetto a Damiano, che si è fin troppo visto, come contraltare di Massimo il sindaco.
E dagli con le patenti di presenza. Se è per questo il nostro Sindaco Cariello per presenza è imbattibe. E allora?
Senza nulla togliere al giovane Cardiello, che dovrebbero fare gli altri per potersi candidare fare prima un corso di presenza?
Ecco è proprio questo il problema, i giovani dovrebbero essere accolti nei partiti che no ci sono più, proprio come sta facendo quella Associazione che fa capo a Conte, indipendentemente se si condivide o meno. Altro che presenza. Siamo pieni di gente presente e presenzialista che fa solo danni. Riguardo poi ad alcuni di quei personaggi citati nell’articolo, ebbene che Dio ci salvi.
CARO FRAPPAPPINO, STARE TRA LA GENTE SIGNIFICA FAR VOTI, MA TU FORSE QUESTO NON LO SAI PERCHE’ POLITICA NON FAI!
VEDRAI VEDRAI!!!!