FISI-USAE: Accordo illegittimo l’una tantum della Sanità privata

Sanità accreditata: Incasso una Tantum per i lavoratori della Sanità privata della provincia.

L’Accordo CISL-FP e UIL-FPL CISL per la FISI-USAE è un accordo illegittimo.

Rolando Scotillo
Rolando Scotillo

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Si rischia una confusione contrattuale a danno di tutti i dipendenti che, di media dalla categoria A ad E2, dovevano percepire circa 4.959 euro di arretrati come determinato in sede di accordo del 13 maggio 2019 tra CISL e UIL ad esclusione della CGIL. Infatti, pur avendo la contrattazione nazionale devoluto a livello regionale la quantificazione del dovuto, si è determinato un valore certo dell’avere che è erga omnes (ovvero per tutti) che viene poi ridicolizzato da un accordo ulteriore di una parte delle Organizzazioni sindacali firmatarie di contratto e che passa attraverso una conciliazione sindacale(?).

Tivan-Salus-Campolongo Hospital
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«La metodologia di CISL e UIL è insolita” – dichiara Rolando Scotillo della FISI-USAE – “Noi siamo nettamente contrari ed abbiamo consigliato ai nostri associati di rivolgersi ai nostri legali per avere il dovuto e non una elemosina. Molti sono i dipendenti che non hanno firmato la conciliazione e molte sono le strutture che si troveranno due fattispecie: chi ha firmato la conciliazione ed avrà circa 1.800 euro e chi non ha firmato e non potrà non avere nulla….Era una problematica , quella della quantificazione minima del dovuto, da dirimere a livello nazionale e non a livello locale. Tra le altre cose può esserci, nella fretta ad orientare i dipendenti adoperata da CISL e UIL e parte datoriale, una “forzatura” che può rendere illegittima la conciliazione se denunciata anche a posteriori dai dipendenti.

Non è chiaro nemmeno il costo della conciliazione e chi la pagherebbe… – aggiunge concludendo Rolando Scotillo della FISI-USAE – ricordiamoci che tra queste sigle su tale aspetto è già intervenuta la giustizia penale per l’abuso fatto. Se fossi la parte datoriale, al momento, riconoscerei a tutti le somme ed attenderei gli esiti delle cause e non costringerei i dipendenti a firmare conciliazioni in sede sindacale per essere riconosciuto di un diritto già appurato dagli stessi soggetti ad avere somme più alte. Sulla cosa presenteremo esposto in Procura».

Battipaglia, 21 giugno 2019

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