È stato un grande successo la 1^ edizione della Tavolata senza muri che si è tenuta a Battipaglia: C’è ancora speranza.
Oltre 200 persone di diverse comunità etniche e religiose, Associazioni e movimenti, scout, Croce Rossa, Protezione civile, tanta gente che ha spontaneamente partecipato insieme alla delegazione del Vescovo e la Sindaca, hanno segnato una pagina straordinaria piena di significati e di valori umani civili e religiosi.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – È stato un grande successo la 1^ edizione della “Tavolata senza muri” che si è tenuta a Battipaglia: C’è ancora speranza. E c’è n’è davvero se si considera la massiccia e sentita partecopazione che ieri 15 giugno 2019, ore 12.00, in Piazza Petrone di Battipaglia, nel cuore più antico della Città, nelle “Comprese”, il primo insediamento uragano fatte di case povere, che ha dato vita a questa straordinaria e operosa Città si è imbandita la “Tavolata italiana senza muri“.
A Battipaglia come in altre 20 città italiane si è imbandita in contemporanea, nei loro luoghi simbolo, la Tavolata italiana senza muri, organizzata dal: MASCI il Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani; La Comunità Battipaglia 2; il MASCI Regione Campania; Con il patrocinio del Comune di Battipaglia. C’è ancora speranza! Una Speranza che la comunità battipagliese ha voluto consacrare dedicando appunto alla Madonna della Speranza la prima Chiesa, laddove è stata impastita la Tavolata, e non poté a essere altrimenti a ricordo di come, proprio grazie a tante persone diverse, provenienti da ogni dove diedero vita a questa Città, indicata come la “Eldorado”, la Città della speranza, dell’accoglienza del nuovo Mondo, del futuro.
E con questo retroterra di valori umani, civili, sociali, religiosi, oltre 200 persone di diverse comunità etniche e religiose, Associazioni e movimenti del posto, scout, Croce Rossa, Protezione civile, tanta gente che ha spontaneamente partecipato insieme alla delegazione del Vescovo e la Sindaca, hanno segnato una pagina straordinaria piena di significati e soprattutto piena di speranza.
Caritas di varie parrocchie,
Comunità musulmana,
Associazione Ubuntu,
comunità SIKH (dall’India),
Associazione UJAMAA,
Scout MASCI con segretario regionale,
Agesci con i responsabili zona poseidonia e gruppi battipaglia 1^ e 3^,
Scout FSE,
Don Fernando,
Padre Vincenzo,
Acli Salerno,
Don Gianluca Romano delegato del vescovo,
Croce rossa,
Protezione civile,
Sindaco di Battipaglia e tanta gente che ha ritenuto di esserci (oltre 200 persone) che hanno partecipato alla prima edizione nazionale in contemporanea in 25 città d’Italia, dopo il “numero zero” di Roma, della tavolata senza muri e ovviamente prima di iniziare il banchetto solidale si è abbattuto il “muro”, simbolicamente eretto, per accedrre alla “tavolata senza” e ritrovare se stessi e accorgerci che quel muro altri non è che la barriera che spesso noi stessi erigiamo contro ogni diversità. E da subito si è pensato all’edizione 2020.
Battipaglia, 16 giugno 2019
Il solito incontro dei, scusate la ripetizione, soliti noti radical chic che, sotto l’ombrello della chiesa ripetono a se stessi sempre la solita minestra buonista.