Piegari a nome dell’Amministrazione replica alle polemiche e le accuse mosse da Legambiente sul Circo.
Controlli effettuati e parametri rispettati da parte del Circo Orfei attendato presso il CC “Le Bolle”, questa in sintesi la risposta dell’Amministrazione comunale alle presunte irregolarità rilevate dal circolo Legambiente-Silaris di Eboli, l’associazione ambientalista che recentemente aveva persino premiato il Comune eburino.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Era l’inizio del presente mese di giugno, quando l’associazione ambientalista Legambiente, guidata livello regionale proprio dall’ebolitana Maria Teresa Imparato, premiava il Comune di Eboli, capitale storica della piana del Sele, con un ambito riconoscimento che testimoniava gli sforzi fatti a tutela e salvaguardia ambientale (Premio di Legambiente va ad Eboli). Ma per ironia della sorte, proprio quella stessa associazione e stavolta nelle vesti della locale sezione cittadina, accusava lo stesso Comune e dunque la stessa Amministrazione (10 giorni dopo!!!), di una grave incuria e mancato rispetto di alcune regole relative sempre all’ambiente.
Trattasi del circo Orfei che (Circo Orfei Legambiente chiede- la verifica dei permessi), il quale da qualche giorno si è installato presso il Centro Commerciale Le Bolle, nella periferia di prossimità della città di San Vito (protettore degli animali) e proprio nel giorno dei festeggiamenti patronali subito appresso la premiazione della kermesse Animalista “Eboli Città Pet Friedly”( 14 c.m.), offre quel che appare, una speciosa polemica a tal riguardo.
“Presentando regolare richiesta e dopo aver superato tutta la trafila burocratica con cui il Comune di Eboli ha deciso di porre un serio argine agli spettacoli circensi, il Circo (Orfei) – si legge in una nota diramata da Palazzo di Città in nome e per conto dell’Amministrazione, ma vergata dal capogruppo Giuseppe Piegari – si è attendato in città Le richieste di controlli da parte della Legambiente giungono dopo che gli stessi sono già stati effettuati, rigorosamente prima che le attività incominciassero, con la massima attenzione e spirito critico. L’amministrazione guidata dal Sindaco Massimo Cariello, del resto, ha dimostrato fin dal suo insediamento una particolare e costante attenzione alle tematiche ambientali ed animaliste.
“Numerosi gli atti mossi seguendo la filosofia del rispetto del decoro e di ogni forma vivente. Tra i primi, già nel 2016, proprio la predisposizione di un Regolamento che disciplinasse l’arrivo dei circhi, riempiendo il vuoto normativo fino ad allora vigente a riguardo. Continua il dispaccio amministrativo-Regole poste per assicurare l’igiene pubblica e per implementare le linee guida decise dalla commissione scientifica CITIES, organismo europeo che si è espresso sulle condizioni di benessere da assicurare agli animali. Gli spettacoli circensi da quel momento sono drasticamente calati e i pochissimi, che hanno superato i numerosi esami preliminari, sono stati controllati prima che iniziassero gli spettacoli.”
Così, puntualmente e scrupolosamente, è avvenuto anche nel caso di questi giorni. «Quello che il circolo della Legambiente ha chiesto, è già stato realizzato – ha precisato il consigliere Giuseppe Piegari, promotore del regolamento apposito – Con il Sindaco Massimo Cariello, abbiamo seguito di persona tutte le operazioni di monitoraggio e controllo che l’Asl ha prodotto, con attenzione massima alla presenza della documentazione necessaria e allo stato degli animali presenti. Quanto alle affissioni, saremo solerti nel provvedere a far multare le irregolarità, ove riscontate».
“La delegazione comunale ha accompagnato i medici veterinari Luigi Morena e Cosimo Brenga, dirigenti dell’Asl Salerno Unità operativa Veterinaria del Distretto di Eboli, in un lungo sopralluogo organizzato (a sorpresa) giovedì mattina. È stato verificato il rispetto delle norme e dei parametri di detenzione degli animali, come previsto dai Regolamenti appositi di cui la nostra amministrazione ha voluto dotarsi.” Chiosa ancora il giovane capogruppo.
Ad un esame minuzioso, invero non è stato rilevato nulla da sanzionare: sono state controllate tutte le dimensioni delle recinzioni, che nessun animale fosse legato, che fossero garantite condizioni di benessere, che fossero presenti anche i diversivi, strumenti per permettere agli animali di scaricare lo stress. «Limitare e controllare responsabilmente è il massimo che si possa realizzare: proibire i circhi con animali non è lecito. Decine di sentenze di altrettanti Tar, da nord a sud, hanno infatti ripetuto fino alla noia l’obbligo ai Sindaci di revocare i divieti e di rifondere le spese legali. Perché i Comuni non possono vietare ciò che la legge vigente consente. Come amministrazione, continueremo la nostra azione di sensibilità e rispetto degli animali, grazie anche al sostegno delle associazioni di categoria che ci seguono nelle nostre attività». Termina Giuseppe Piegari a nome di tutta la Maggioranza consiliare.
Eboli 16 giugno 2019
Legambiente? Si occupasse di verificare gli sversamenti delle acque reflue delle aziende. Solo rukore
Comunque bastava cercare su google per comprendere quali fossero le ragioni per cui l’eccelsa amministrazione comunale ha ricevuto l’ambito premio. Non mi sembra così complesso da capire. Continuiamo a fare come lo stolto che guarda il dito mentre gli si indica la luna
questi pasdaran ambientalisti francamente iniziano a scocciare, poi magari qualcuno ha pure il suv…..
Spesso si confonde l’ambientalismo con la civiltà.
Il suv lo lasci pure a chi ha ambizioni di esibizionismo. 😉
aino laine o come … ti chiami, già questo sito lo aveva pubblicato,
http://www.massimo.delmese.net/139171/premio-di-legambiente-va-ad-eboli/ ( 4 giugno)
da strambi però criticare dopo aver premiato, sarebbe stato meglio interloquire con l’amministrazione in maniera meno plateale, ne va della credibilità, altrimenti il popolo ci capisce poco e col tempo si disinteressa…
@environment ti sfugge un piccolo particolare : se il comune attua buone strategie per le rinnovabili è giusto che gli sia riconosciuto. Il problema (ciò che non emerge dell’articolo da te citato) è che la salvaguardia ambientale non è solo rinnovabili. Non credo ci sia nessun tipo di cortocircuito : sono due ambiti differenti seppur affini