Bentivogli Cisl: “Il Governo come Schettino: si avvicina alla scogliera per prendere applausi ma sta facendo affondare la nave?”
Milano, Firenze e Napoli: metalmeccanici contro il Governo. Landini CGIL e Bentivogli Fim a Milano; Furlan Cisl e Palombella Uilm a Firenze; Barbagallo Uil e Re David a Napoli con in testa al corteo i lavoratori Whirpool. I sindacati chiedono: il rilancio degli investimenti pubblici e privati; sostegno all’occupazione, salute, sicurezza. Si va verso lo sciopero generale.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
MILANO – È mentre il PD è preso dal caso Luca Lotti e il CSM; Matteo Salvini ha preso di mira le Cassette di Sicurezza per “svuotarle” e finanziare la Flat Tax; Luigi Di Maio da ottobre a oggi, dopo tanti tentennamenti sul caso Whirpull e non di meno sulla Treofan, finalmente caccia fuori le “palline” e scrive tre lettere di minaccia alla proprietà, peccato che non si accorge che due le manda a se stesso (Ministero del Lavoro e Ministero dello Sviluppo economico) e l’altra ad Invitalia. Che paraculo; I metalmeccanici della Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, oggi (ieri per chi legge), hanno scioperato otto ore, e hanno sfilato in tre manifestazioni indette in contemporanea a Milano, Firenze e Napoli, per chiedere al Governo ma non solo, anche agli industriali, di mettere al centro dell’agenda politica, di governo, di strategia delle imprese: il lavoro, l’industria, i salari, i diritti.
Una prova di forza quella del Sindacato, che con lo slogan che accompagna la campagna: “Futuro per l’industria“; finalmente si riprende la Piazza e si riappropria del suo ruolo, togliendo la scena a Lega e M5S, i quali, con la scusa del “Contratto di Governo“, a giorni alterni si scambiano i ruoli e a turno dopo che hanno lasciato la “stanza” del Governo, si cambiano il giubbino, scendono in piazza e protestano contro se stessi prendendo per culo gli italiani.
E tra un si e un no, una minaccia e un accordo, una cosa a me e una a te, fanno talmente pena che sono riusciti a “riesumare” il Sindacato, che dopo le riuscitissime manifestazioni di protesta hanno minacciato uno sciopero generale. Una riesumazione che fa trovare a Marco Bentivogli, segretario Fim-cisl intervistato nel corso della manifestazione di Milano una similitudine più che appropriata che addirittura rende più delle manifestazione stessa nel momento in cui dichiara: “Il Governo in questa permanente campagna elettorale fa un po’ come Schettino: si avvicina alla scogliera per prendere applausi ma sta facendo affondare la nave?” E giù di lì sono state subito riprese da giornali, siti web, TV e Radio, diventando virale sui social.
La mobilitazione delle tute blu farà parlare di sé e si va ad inserire in un momento di particolare confusione politica, ma anche di una forte crisi industriali fatta di decine di vertenze mal gestite dal Governo e da Di Maio, e un esempio eclatante è rappresentato dall’ex ILVA, dalla Treofan Italia, e in ultime dalla Whirlpool e tante altre in Italia: Vertenze portate alla lunga, sottovalutate, non affrontate, che però mettono a rischio un gran numero di lavoratori che “va dagli 80.000 ai 280.000″, così come ha stimato la Fim.
La denuncia in soldoni è “la mancanza di una qualsiasi idea credibile di politica industriale“, conseguenza che indebolisce il Paese divenuto terreno di conquista delle multinazionali fino ad insidiare distruggere anche la sua ricchezza manifatturiera. E con questi chiari di luna i sindacati chiedono il rilancio degli investimenti pubblici e privati ed il sostegno all’occupazione, chiedono più salute e sicurezza, un basta agli incidenti ed alle vittime sul lavoro: tutti temi che devono essere rimessi al centro dell’agenda politica.
Più che il giorno dei Sindacati è stato il giorno dei metalmeccanici delle tre sigle sindacali che: a Milano ha visto in corteo i segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Fim Marco Bentivogli; a Firenze i segretari generali della Cisl Annamaria Furlan e della Uilm Rocco Palombella; A Napoli i segretari generali della Uil Carmelo Barbagallo e della Fiom Francesca Re David. A Napoli poi hanno partecipato massicciamente i lavoratori della Whirpooll i quali dalla testa del corteo hanno guidato la manifestazione.
Milano, 15 giugno 2019