Il salernitano di origini ebolitane Vito Sgroia ha ricevuto a Ravenna la nomina di Cavaliere al Merito della Repubblica.
La cerimonia ufficiale di premiazione si è tenuta a Ravenna, nell’ambito delle celebrazioni del 73° anniversario della fondazione della Repubblica, in quella circostanza Vito Sgroia e i cittadini benemeriti hanno ricevuto direttamente dal Prefetto di Ravenna Enrico Caterina l’ambito e prestigioso riconoscimento.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
RAVENNA – Su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Repubblica con un apposito decreto, ha nominato 14 cavalieri, due Commendatori, una Stella al Merito. La cerimonia ufficiale si è svolta il 2 giugno scorso in Piazza del Popolo di Ravenna, alla presenza delle autorità civili e militari, nell’ambito delle celebrazioni della ricorrenza del 73° Anniversario della Fondazione della Repubblica.
Le celebrazioni sono proseguite al ridotto del Teatro Alighieri con la consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, da parte del prefetto Enrico Caterina, ad alcuni cittadini benemeriti, e tra 14 Cavalieri al merito della Repubblica vi è anche il Brigadiere Capo dei Carabinieri Vito Sgroia nato a Eboli in provincia di Salerno il 15 giugno 1964, con 35 anni di servizio prestato nel Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Faenza in provincia di Ravenna.
Al Cavaliere Brigadiere Capo Vito Sgroia il più affettuoso e sincero augurio da parte di POLITICAdeMENTE e di tutto il suo staff in particolar modo dall’animatore di questo sito, che si pregia di essere amico affettuoso di Vito Sgroia, per averlo visto nascere, per essere amico della sua famiglia, di sua mamma, delle sue Sorelle e soprattutto del compianto “Tanino” uomo buono e onesto. Un augurio a lui come uomo e come rappresentante delle Forze dell’Ordine, un riconoscimento meritato e prestigioso che coglie soprattutto un cittadino semplice “guardiano” della nostra sicurezza. Una onorificenza che arricchisce ancor più la nostra comunità e in questo momento di grande crisi economica e valoriale va ben oltre il valore stesso.
L’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” è il primo fra gli Ordini nazionali, istituito con la Legge 3 marzo 1951, n. 178 (G.U. n. 73 del 30 marzo 1951), ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari“.
Il Capo dell’ordine è il Presidente della Repubblica. Le concessioni delle onorificenze hanno luogo il 2 giugno, nella ricorrenza della fondazione della Repubblica, e il 27 dicembre, ricorrenza della promulgazione della Costituzione, ad eccezione delle concessioni motu proprio, quelle legate alla cessazione dal servizio dei pubblici dipendenti e quelle accordate a stranieri possono avvenire in qualsiasi data.
Con la Stella al merito del Lavoro si premiano “singoli meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale dei lavoratori dipendenti da imprese pubbliche o private“. L’accertamento dei titoli di benemerenza è svolto da una Commissione nominata e presieduta dal Ministro del Lavoro e composta dal Presidente della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro d’Italia, dal Presidente dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani d’Azienda, da cinque funzionari designati dalla Presidenza del Consiglio e dai Dicasteri degli Esteri, Agricoltura, Industria, Lavoro, da sei membri designati dalle organizzazioni sindacali di categoria, da quattro membri in rappresentanza dei datori di lavoro.
Ravenna, 14 giugno 2019