Inaugurata Piazza e Monumento al Bersagliere al rione Molinello e con il raduno e la sfilata è una grande festa.
Celebrazione solenne nel ventennio della fondazione della sezione cittadina dei Bersaglieri capitanata da Ernesto Gambardella, con la presenza di Eugenio Martone presidente interregionale dell’associazione, insieme Sindaco Cariello e Don Enzo Caponigro antesignano dell’opera. Le fanfare festanti hanno sfilato per tutta la città.
di Marco Naponiello per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – “Un Uomo, Un Sacerdote, Un Pugno di Ragazzi”, questa la commovente scritta che campeggia sul monumento del milite piumato al Molinello, in ricordo del maestro Cudillo, di don Enzo Caponigro e dei ragazzi dei minibersaglieri, che furono di ispirazione quarant’anni orsono alla prima edizione dell’opera. L’inaugurazione odierna del Monumento del Bersagliere e della piazza circostante è il momento più alto di un progetto di riqualificazione urbana, che investe tutto il popoloso rione, ed è stata pure l’occasione di ospitare, in contemporaneità con il Ventennale della Sezione Bersaglieri di Eboli – Piana del Sele “Generale Antonio Scrimieri” presieduta da Ernesto Gambardella, il Raduno Interprovinciale dei Bersaglieri, Corpo dell’Esercito italiano che possiede nelle sue corde i valori di attaccamento alla Patria e di vicinanza ai cuori della gente comune.
Un grande appuntamento che con il previo raduno in via Serracapilli e la celebrazione alle ore 10.00 della S. Messa nella viciniore Chiesa della Madonna delle Grazie, celebrata da Don Rocco Ferrara, ha registrato l’arrivo ad Eboli di centinaia di persone, per il quale il comando della Municipale cittadina ha predisposto in anticipo un dispositivo del traffico, riducendo al minimo i disagi alla circolazione, assicurando cosi un tranquillo svolgimento del raduno interprovinciale.
Alle 11.00 le Vaire dei Bersaglieri di molteplici associazioni provinciali, con le piume al vento e le trombe insieme ai tamburi ritmati della fanfara di Cava dei Tirreni, hanno sfilato per le vie centrali della città di Eboli (Via Nobile, viale Amendola, Via Matteotti per tornare tramite via Ceffato alla Piazzetta) tra ali di folla giubilanti.
In testa al corteo munito di striscioni e stendardi dopo la celebrazione messale (con una carovana di automezzi d’epoca del cav. Gerardo Motta), si è visti: il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, il presidente del consiglio nonché assessore provinciale all’ambiente, Fausto Vecchio, e il vice sindaco, Cosimo Pio Di Benedetto, l’ On. pentastellato Cosimo Adelizzi, tutta la maggioranza al completo (nessuno dell’opposizione), i quali incuranti di un sole cocente dopo un maggio dal profilo autunnale, sono stati protagonisti di tutta la cerimonia, allocuzioni finali comprese.
La manifestazione solenne, avente come speaker la giornalista Angelica Tafuri, ha vissuto tre momenti toccanti:
- il primo con la deposizione di una corona d’alloro da parte del primo cittadino ai piedi del monumento;
- il secondo con alzabandiera;
- per finire la benedizione di rito fatta in simbiosi da Don Enzo e Don Rocco.
Sul palco allestito per l’occorrenza nella piazzetta del Molinello, autorità civili militari e religiose si sono alternate in brevi passaggi simbolici.
Inizia colui che storicamente è stato il fautore del tutto, Don Enzo Caponigro, il quale ha rievocato la Storia del Corpo dei Bersaglieri, il loro affetto ricambiato dalla popolazione e di come si sia giunti all’effige bronzea, coi minibersaglieri ospiti oltre un quarantennio or sono in tv alla famosa trasmissione Popolare di Enzo Tortora, Portobello, e il particolare atteggiamento plastico: ”..la raffigurazione non simboleggia un atto guerresco ma bensì di alta umanità, quello di un soldato che regge tra le sue braccia il commilitone morente!”
Rapidi i passaggi a seguire di Eugenio Martone (presidente interprovinciale dell’associazione Bersaglieri) e di Ernesto Gambardella (suo omologo per Eboli – Piana del Sele) come del Colonnello Fausto Troisi, comandante del comprensorio di Persano, sulla stessa falsariga del presbitero e molto simili tra loro negli auspici come nei ricordi.
L’ultima interlocuzione è quella del sindaco di Eboli, Massimo Cariello, il quale riprendendo parzialmente i temi trattati dai precedenti in relatori, ha allargato il discorso ringraziando come di suo costume tutti i presenti, ma specialmente il consigliere comunale Roberto Grasso espressione dell’abitato al pari di Vincenzo Sparano ed Anna Donnantuoni del comitato di quartiere, molto operosi per il loro rione, parimenti alla ditta che ha operato il restyling, a seguire il primo cittadino ha espresso una sentita gratitudine per la presenza, all’On. Adelizzi, all’assessore prov. e pres. consiglio comunale Vecchio ed infine Don Enzo e Don Rocco, affermando che ”… da oggi il Rione Molinello torna ad essere quello che è un Rione centrale supportato da un arteria principale come una statale 19 come culmine la volontà 40 anni addietro di creare questo monumento centralizzando e arricchendo lo stesso rione; Dunque l’inaugurazione di questa mattina è il momento più importante di una riqualificazione voluta dalla nostra amministrazione, ritornando cosi il Molinello, ripetiamolo, al centro della nostra bella città di Eboli, e mai più considerato periferia, recuperandone la dignità facendo anche Memoria storica.
Grazie all’assessorato dei Lavori pubblici (Di Benedetto) ed ai dirigenti coinvolti (Rossi) ed i direttori dei lavori.” Cariello ricorda il sacrificio per la Patria di chi ha indossato la divisa piumata e di volerne perpetrare i valori: ..Grazie a Don Enzo Caponigro ed a tutti coloro che fecero parte della Mini-fanfara, un ricordo particolare al M° Cudillo che la guidava!” Continua Cariello con un ringraziamento in calce alle eredi delle Medaglie d’Oro, Calò e Giudice presenti in loco (Elvira e Fernanda), oltre alla doverosa sezione ebolitana dei Bersaglieri: ”..dopo la scomparsa tragica di Don Cosimo, Don Rocco ha ridato vita alla comunità ivi istante! Noi oggi celebriamo qui il glorioso ventennio della sezione, e a tal proposito voglio ricordare l’opera incessante di Vito Vocca, persona a tutti molto cara che non è più tra noi, perpetriamo nel solco dell’esempio dei valori voluto dal gen. La Marmora fondatore del corpo dei Bersaglieri, e del Gen. Scrimieri della nostra sezione in questi gloriosi venti anni di cui, io da giovane assessore ricevetti con orgoglio il cappello piumato. Per finire noi come cittadinanza tutta ne porteremo innanzi sempre il decalogo, per creare insieme un mondo migliore: W i Bersaglieri, W l’Italia, W la città di Eboli!”
In appendice d’evento, uno scambio tra le autorità presenti di targhe e gagliardetti, a suggello dell’importante momento collettivo consumatosi nella capitale storica della Piana del Sele che con le gloriose “penne nere”, ha da sempre un rapporto particolare.
Eboli 10 giugno 2019
Un bravo all’ On.Adelizzi che era presente, mentre l’altro faceva propaganda sulla litoranea, immemore che nei tempi paterni lo status quo era peggiore!
giusto, bravo a Cosimo Adelizzi, che nonostante si sentisse completamente inadeguato, e sembrasse un bimbo vestito da adulto, non si è tirato indietro a tale fugura. complimenti per il coraggio