Danni all’agricoltura per gli eventi climatici eccezionali: Allarme dal Presidente Pascariello della CIA di Salerno.
A tale proposito la Confederazione Italiana Agricoltori chiede che la Regione Campania avvii subito le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità a seguito dei danni alle produzioni agricole e zootecniche ed alle infrastrutture agricole, nelle zone colpite dalla calamità eccezionale. Si spera in un progetto per la difesa de suolo.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Il Presidente della CIA, la Confederazione Italiana Agricoltori di Salerno, Gaetano Pascariello, – si legge in una nota pervenutaci dalla CIA – preoccupato, comunica che il perdurare di un andamento climatico straordinario della primavera 2019, ha inevitabilmente causato ingenti danni alle colture e alle produzioni agricole in campo aperto a causa delle basse temperature e delle piogge persistenti.
Il maltempo – prosegue la nota CIA – oltre a danneggiare le colture da un punto di vista fisiologico ha anche impedito agli operatori di effettuare le ordinarie pratiche richieste dalle colture (trattamenti, lavorazioni) e sistemazione dei terreni a causa dell’impraticabilità dei campi. – aggiunge la nota CIA – A seguito di questo straordinario quanto dannoso andamento climatico, la CIA di Salerno, ha raccolto numerose istanze e segnalazioni da parte dei propri associati che riguardano l’intero ambito provinciale.
A tale proposito – conclude la nota della Confederazione Italiana Agricoltori – si chiede che la Regione Campania avvii subito le procedure per il riconoscimento dello stato di calamitàaa seguito dei danni alle produzioni agricole e zootecniche ed alle infrastrutture agricole, nelle zone colpite dalla calamità eccezionale.
Il maltempo effettivamente ha saltato completamente la primavera e si può immaginare i danni, tuttavia va ricordato alla CIA e al suo Presidente, che chiedere lo Stato di Calamità è la conseguenza semplice di una problematica complessa che purtroppo avrebbe bisogno di altro. Purtroppo ancora, registriamo che la questione climatica eccezionale che si è abbattuta sull’Italia, in Campania, in Provincia di Salerno e più in particolare nella Piana del Sele, altri non è che una ormai “casualità” ciclica, e ogni anno ci troviamo a registrare i danni, a raccogliere gli allarmi delle Associazioni agricole di categorie e alla conseguente richiesta di riconoscimento dello Stato di Calamità.
Forse sarebbe il caso di discutere in maniera diversa e semmai mettere intorno ad un tavolo, Comuni, Province e Regione e i rappresentanti degli operatori agricoli per giungere alla determinazione di realizzare un progetto per la salvaguardia e la difesa del suolo, ma anche, ognuno per la sua parte e per le proprie responsabilità, di realizzare le opere necessarie per favorire il normale deflusso delle acque sia piovane che di irrigazione, oltre a quelle che dovrebbero realizzarsi a seguito degli impianti serri oli che nella Piano ormai raggiungono livelli eccezionali, immaginando, o meglio, Constatando il danno che si registra ogni qualvolta piove più del normale.
Salerno, 30 maggio 2019