“A suon di forchetta: sapori e ricordi senza confini!” all’ICATT Eboli. La Cucina come integrazione multiculturale.
Con il nome “A suon di forchetta: sapori e ricordi senza confini!” si presenta il progetto di cucina multietnico e interculturale presentato pochi giorni fa all’interno della Casa di Reclusione I.C.A.T.T. di Eboli, evento che si concluderà ad ottobre 2019 con la proclamazione dei vincitori.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Evento organizzato in sinergia con lo S.P.R.A.R. di Eboli, Cooperative Aries Onlus e Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato Eboli con la collaborazione del Comune di Eboli e del Forum dei Giovani di Eboli.
Una esperienza inclusiva e di interazione che coinvolge gli ospiti della Casa di Reclusione I.C.A.T.T. di Eboli, i giovani migranti dello S.P.R.A.R. di Eboli ed i minori stranieri non accompagnati della Comunità Alloggio “Obiettivo Futuro” – coop. ARIES di Battipaglia.
La cucina attrezzata della Casa di Reclusione è il set dove i provetti cuochi guidati dai ragazzi del Forum dei Giovani di Eboli, in questi mesi, si cimenteranno nella preparazione di piatti tipici e di specialità ebolitane nonché esploreranno ricette etniche proposte dai giovani migranti in un simposio di odori, tradizioni, ricordi!
Ad ottobre prossimo, nel corso della gara culinaria conclusiva, una giuria di chef stellati premierà la pietanza migliore ma soprattutto premierà la fiducia, il coraggio e la volontà di riscatto di cui ognuno dei giovani partecipanti è, a proprio modo, portatore. Un ringraziamento speciale alla direttrice della Casa di Reclusione I.C.A.T.T. di Eboli dott.ssa Concetta Felaco, al comandante dott.ssa Carla Arancio, alla dott.ssa Rosamaria Caleca per la loro costante dedizione ed il paziente impegno a sostegno delle attività.
Eboli 29 maggio 2019