Magistrale l’interpretazione di Antonello De Rosa, straordinaria Jennifer che si candida ad icona naturale del Pride Salerno.
De Rosa-Jennifer scende in campo magistralmente per i diritti LGBT affiancandosi all’Arci gay di Salerno, fino a diventarne l’icona naturale del Pride Salerno 2019. E il regista, attore, conduttore, critico musicale e teatrale Pino Strabioli presente in sala nell’incanto di Jennifer, come il pubblico me è straordinariamente catturato.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – È stata una vera e propria standing ovation quella di domenica sera all’Auditorium del Centro Sociale, e tra chi ha acclamato l’attore e regista Antonello De Rosa e per la sua “Jennifer”, che insieme all’assistente alla Regia Rosanna De Bonis a Simona Avallone e Caterina Ianni, prodotta da Scena Teatro, c’ero anche io. Una interpretazione magistrale ma anche una scenografia e i dialoghi eccezionali, come eccezionale è stata la rappresentazione di un personaggio che man mano diventava familiare, fondeva in uno interprete e personaggio, emozioni e sentimenti, ansie e dispiaceri e nella semplicità del racconto compiva quel perfetto transfert che in uno esprimeva una solitudine dirompente e una straordinaria ricerca di amore.
De Rosa è Jennifer e tra il pubblico, ho assistito alla narrazione e ho accertato come quel racconto fosse vicino veramente a quei sentimenti “diversi” e per nulla diversi ma purtroppo spesso repressi, non compresi o peggio ancora volontariamente “scaricati” dalla morale comune. De Rosa-Jennifer scende in campo magistralmente per i diritti LGBT affiancandosi all’Arci gay di Salerno.
Il pubblico presente nell’auditorium, come me, è rimasto affascinato dalla potente interpretazione di Antonello De Rosa nella sua Jennifer, e si comprende quanto siano stati meritati i 25 riconoscimenti nazionali che ha ottenuto, e ancora meritandosi il Premio Camilleri ottenuto dallo stesso maestro Camilleri, ivi compreso i due Premi al Festival Le Voci dell’anima di Rimini.
Una interpretazione che fa dire alla presidente di A.GE.D.O, Carmela Smaldone: “…La bellezza di Antonello, non solo quella fisica, è evidente sul palcoscenico. Lui non interpreta lui è il personaggio, ieri sera sul palco era Jennifer. Un uomo che riesce a immedesimarsi in un altro/a e sentirne anche il dolore così come fa lui non può che essere speciale”. Fra il pubblico presente in sala anche il regista, attore, conduttore, critico musicale e teatrale, Pino Strabioli che, invitato a salire sul palco a fine spettacolo, dopo aver abbracciato Antonello De Rosa, ha affermato “che dire, è il teatro che stasera parla, ho visto diverse versioni di Jennifer, questa è davvero la più bella” Parole che riempiono di gioia e gratificano il lavoro fatto dal regista in questi anni in cui è andato avanti nel sacrifico e nella assoluta professionalità”. Antonello De Rosa infatti intervistato dice: “Pino per me non è solo l’artista culturale a cui far riferimento è anche e soprattutto l’amico, questo lui è per me, aver avuto la sua presenza allo spettacolo mi ha riempito di gioia immensa”.
E se la Jennifer di De Rosa si appresta a diventare l’icona del Pride di Salerno e si candida per la sua forza del messaggio: semplice, discreto, delicato e malinconico, gioioso e triste, avvolto da quella dirompente solitudine che la rende prigioniera se lo merita, e merita di essere quel grimaldello che scardina quella porta dietro la quale vi è tanta gente e non solo le Jennifer insieme a tutto l’amore che hanno dentro e vorrebbero offrire.
Salerno, 28 maggio 2019