Tra Aerei, veleni e amenità, come moriremo? “Non ci resta che piangere…”

Scalo  aeroportuale, rischi ambientali, immondizia, tra veleni e inquinamento, come si morirà? Non ci resta che piangere…

La tutela del territorio dal rischio derivante dall’attività aeronautica è un tema pressante per i cittadini del comprensorio picentino, ma meno per la classe dirigente che cerca di far intravedere solo una possibilità di sviluppo. Ma con quali costi sociali? Addio Salute e agricoltura avanzata, 4^ e 5^ gamma! 

aeroporto-di-Pontecagnano-veduta-aerea
aeroporto-repertorio-veduta-aerea

di Daniela De Luca per per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

PONTECAGNANO/FAIANO – Sembra essere un ricordo simpatico del titolo dello splendido film di Troisi e Benigni, purtroppo è il grido di allarme del territorio dei Picentini.  Sì, perché il nostro territorio sta subendo un numero inaccettabile di attacchi alla propria stima e al proprio orgoglio, una serie continua di irregolarità etiche e morali che portano al disfacimento della seppur labile coesione sociale. Il riferimento è a tutte quelle azioni di distrazione di massa, poste in essere da chi ci governa, la fine di devastare un territorio così bello e produttivo, al solo scopo di materializzare talune illusioni, che proprio chi ci governa materializza nelle proprie manie di grandezza.

Aereoporto Pontecagnano dall'alto
Aereoporto Pontecagnano dall’alto

I Picentini sono costantemente sotto attacco, devastasi da siti di stoccaggio dei rifiuti che, storicamente, hanno visto distrutto intere generazioni di cittadini; idee di grandezza turistica, assolutamente prive di un fondamento concreto, e che portano a voler ritornare sui propri passi pur di far ampliare una bomba ecologica quale sarà l’aeroporto di Pontecagnano; come non ricordare le tante proposte di delocalizzazione del porto commerciale sulla marina di Magazzeno; e come non ricordare come si sta gestendo lo STIR di Battipaglia, l’indecente silenzio sulle Fonderie Pisano, la battaglia di inciviltà che vede chiudere o rendere inutilizzabili i presidi sanitari dei piccoli centri come Sapri, Ravello, e le faraoniche idee di trasformare l’Università in un colosso dai piedi di argilla, che produce professionisti che andranno a ingrassare le file di strutture scientifiche a nord di Roma o del Brennero.

Aereoporto di Pontecagnano
Aereoporto di Pontecagnano

Molto difficile da trattare, quanto da argomentare, è il colpevole silenzio sugli orrori delle cementificazioni che vengono perpetuate, in evidente simbiosi con le amministrazioni locali, sui territori picentini; una cementificazione che spesso è abuso assoluto, occultamento di strafalcioni edili, accomodamenti di conoscenti, tutto a discapito assoluto della vivibilità e della legalità e sicurezza. Basti pensare ai fitti in nero di intere famiglie di lavoratori in nero, alla questione irrisolta delle case o “barracche” in cui vivono famiglie di irregolari, della incapacità di “legalizzare” intere aree del territorio, spesso oggetto di abusi grandi come palazzi o parchi; una cementificazione che sottintende interrelazioni, scambi di favori, tutto a danno del mercato delle abitazioni, che in alcune aree è sottovalutato, oppure alla creazione di una inflazione di appartamenti che deprezza anche il nuovo, e costringe molti imprenditori a dover fallire.

Questa terra è una terra di lavoro, di agricoltura, di 4° e 5° gamma, di eccellenze come la nocciola, il lattughino, la mozzarella, il carciofo, e come non citare le bellezze, la storia, le tradizioni, le persone e l’umanità di un popolo da sempre votato alla manifattura. Tutto questo diventa carta straccia, cestinata da nuove classi di politici rampanti o quanto meno “esaltati”, le cui azioni creano città-dormitori, luoghi sperduti e desolati, accampamenti, illegalità diffusa e spregio della civiltà.

Non ci resta che piangere, ricordando che “a’ chiana” è stato il giardino e l’orto dell’Italia al pari di Terra di Lavoro, e che la cultura e le tradizioni vanno ad essere sotterrate da politici troppo acerbi e incapaci per dare spessore e ideazione a misure di politica atte a svilupparne coerentemente le potenzialità. Politici “esecutori testamentari”, burattini a filo di altri burattinai, stolti esecutori pedissequi di ordini a loro volta stupidi e incongruenti, totalmente ignoranti nelle basilari normative amministrative, circondati da “yes man” e “ras di quartiere” che ne deprezzano la già scadente ignoranza, un quadro a tinte fosche di uno sprofondamento assoluto dell’arte di governare.

Aereoporto Pontecagnano-profetico-allungamento-pista
Aereoporto Pontecagnano-profetico-allungamento-pista

Pontecagnano/Faiano, 24 maggio 2019

Lascia un commento