Elezioni & veleni: arrivano i guai per Alfieri. Manettari-giustizialisti, para-garantisti, colpevolisti moralisti, chiedono la testa.
Coppola e Alfieri perquisiti per ordine della DDA sui Marotta. Bilotti e Cammarano del M5S chiedono che si ritiri dalle elezioni; Cirielli, che Roberti e Zingaretti rifiuti o i suoi voti. Maledetta quella “Frittura di pesce”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
CAPACCIO-PAESTUM/AGROPOLI – Arrivano i guai, o meglio si aggiungono guai a guai per Franco Alfieri, l’ex sindaco di Agropoli e ora candidato sindaco di Capaccio-Paestum alle prossime elezioni amministrative del 26 maggio, e capo della segreteria del Governatore Pd della Campania Vincenzo De Luca, è indagato per voto di scambio politico mafioso. L’accusa è riconducibile ad un filone di indagine che coinvolge la famiglia Marotta, gli ‘zingari’ di Agropoli. La stessa accusa è stata notificata all’attuale sindaco di Agropoli, Adamo Coppola.
L’ordine di perquisizione nelle abitazioni di Coppola e Alfieri è stato firmato dal pm della Dda di Salerno Vincenzo Montemurro, ad eseguirlo sono stati gli agenti della DIA i quali si sono recati anche in Comune per acquisire varia documentazione.
Perquisizioni che hanno scatenato il putiferio e giù di lì i manettari-giustizialisti da una parte i para-garantisti colpevolisti e moralisti dall’altra, le difese molto labili, la obbligata “serenità” con l’immancabile dichiarazione di fiducia negli inquirenti da parte degli indagati. E partendo da questi ultimi ecco le reazioni: “Mi dispiace che queste attività investigative abbiano luogo nel pieno della campagna elettorale. – ha replicato alla stampa Alfieri – Nell’esprimere, come sempre, la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura, vado avanti a testa alta perché la forza di un uomo è anche quella di reagire alle difficoltà e mettere ancora più energia e determinazione nel lavoro quotidiano”.
Anche Coppola come Alfieri si dice “tranquillo” e fiducioso del lavoro dei magistrati: “Da qualche giorno ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria hanno richiesto atti e documenti vari riguardanti procedimenti amministrativi già conclusi da alcuni anni. – Ha dichiarato in una nota che ci è pervenuta il Sindaco di Agropoli Adamo Coppola sui controlli del 12 mattina – Quest’oggi, con le perquisizioni presso la mia abitazione e il mio ufficio comunale, tali operazioni possono dirsi terminate in quanto detti operatori hanno redatto processo verbale di conclusione. Personalmente, sono tranquillo e fiducioso del lavoro dei magistrati. In riferimento agli atti che hanno visto la mia partecipazione, quale sindaco della città di Agropoli, rimango sereno in quanto la stessa è stata sempre leale, imparziale e legittima.
Dai penultimi, il PD e lo Staff deluchiano silenzio, mentre i manettari-giustizialisti del Movimento 5 Stelle vanno giù duri: «Alfieri ritiri la sua candidatura a sindaco di Capaccio Paestum, – dicono la deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti e il consigliere regionale campano del M5S Michele Cammarano, quest’ultimo originario di Capaccio e tra gli animatori dei maatup locali, che però, per via di bolli, certificazioni varie, e supervisioni della “ditta” Casaleggio hanno presentato la lista in ritardo e quindi esclusa dalla competizione elettorale – L’uomo che De Luca ha invitato pubblicamente a emulare, l’esponente da Prima Repubblica che per il governatore rappresenta la macchina di voti perfetta, il politico che rastrella preferenze grazie quello che l’attuale presidente Regione Campania ha definito “il sistema delle fritture di pesce“ – spiegano Bilotti e Cammarano – si trova oggi al centro di un’indagine con sul capo l’accusa di voto di scambio politico-mafioso. Un’attività inquirente scaturita anche grazie all’opera di incessante denuncia dei nostri attivisti e del nostro portavoce al Consiglio comunale di Agropoli”.
E ancora secondo gli esponenti pentastellati – di fronte a un’accusa di questo tenore ci chiediamo cosa aspetti il Pd, che oggi ha tra i suoi massimi esponenti al Sud il capolista alle europee ed ex numero uno dell’Antimafia Roberti, a chiedere ad Alfieri di ritirare ad horas la sua candidatura. Quella stessa candidatura – concludono Bilotti e Cammarano – battezzata in pompa magna in una cerimonia evento alla presenza del figlio di papà Piero De Luca».
Non è mancato il commento rilasciato alle agenzie di stampa di altri, che riportiamo, quelli che noi collochiamo tra i para-garantisti colpevolisti e moralisti: “Siamo curiosi di sapere – scrive in una nota l’On. Edmondo Cirielli, Questore della Camera dei Deputati e parlamentare di Fratelli d’Italia il Partito della Meloni che sta lì, li per dare una mano al Governo – cosa pensano dell’indagine sul consigliere politico del presidente della Regione Vincenzo De Luca, sia l’ex capo della Procura nazionale Antimafia, Franco Roberti, oggi candidato alle europee con lo stesso partito di Alfieri, che il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti. Sembra strano, soprattutto perché Roberti avrebbe dovuto supervisionare la legalità e trasparenza degli uomini di De Luca. Da un ex magistrato ci aspettiamo parole forti di condanna contro ogni pericoloso incrocio tra camorra e politica. Mentre nulla ci aspettiamo da De Luca che in passato ha esaltato il sistema delle fritture di pesce”. – si domanda e domanda concludendo l’On. Cirielli, dimenticando quel processo che per anni ha mortificato un suo ex amico e compagno di Partito Alberico Gambino, che fu condannato anzitempo, soprattutto dalla Stampa e ora fortunatamente fuori e orgogliosamente si ricandida a Sindaco nella sua Pagani per riprendersi l’onore – Roberti e Zingaretti rifiuteranno, anche pubblicamente, i voti di un indagato per voto di scambio? O faranno finta di nulla?”
POLITICAdeMENTE non si associa ai manettari-giustizialisti da una parte i para-garantisti colpevolisti è moralisti, e ritiene che i processi si fanno nelle aule dei Tribunali, all’indomani che sia la Magistratura Inquirente e sia la parte requirente abbiano svolto il loro lavoro. I processi sommari li lasciamo ai dittatori e a quelle società malate che non rispettano la democrazia e i principi più basilari che una società democratica si è dato.
Per questo motivo di questi fatti POLITICAdeMENTE non ne parlerà più e spera che anche il mondo dell’informazione faccia lo stesso, farlo significa procurare un danno a chi è coinvolto fino a prova contraria innocente, un disturbo grave, gravissimo alla Giustizia, quella GIUSTA. Chi lo fa, sa’ di fare un danno e evidentemente vuole che il danno si concretizzi, usando un sistema, tra l’altro binario, di essere punitivi per i nemici (non avversari e non concorrenti politici ma solo nemici da abbattere, semmai Con un “mitra”) e protettivi per gli amici. Per carità di patria non elenchiamo chi dovrebbe dimettersi da un bel tempo, sia per incapacità che per tutte le fetenzie che si sono consumate sotto i suoi occhi, e non ricorderemo qualche segnalazione “imbarazzante” che all’epoca interessò l’ex Ministero Alemanno, perché sarebbe una violenza esprimere accuse senza che queste siano provate, condannabili e condannate dalla Giustizia e non per il sentito dire. Ma una cosa è certa e val la pena di fare una domanda da un miliardo di euro: È meglio una “Frittura di Pesce” o una porcheria di filmato pornografico “autogestito” coperto dal silenzio ipocrita e colpevole? Una risposta noi la daremmo ma la lasciamo ai lettori. Meditate, meditate.
Capaccio-Paestum/Agropoli, 14 maggio 2019
ANCHE AD EBOLI CI SONO POLITICI, GIUSTIZIALISTI COI NEMICI E GARANTISTI CON GLI AMICI, MA MATEMATICAMENTE E GIURIDICAMENTE, CAMBIANDO L’ORDINE DEI FATTORI….