Salerno: Banana Yoshimoto incontra il sindaco Vincenzo Napoli

Mercoledì 15 maggio ore 17.00, Palazzo di Città, Banana Yoshimoto incontra il sindaco Vincenzo Napoli.

Banana Yoshimoto
Banana Yoshimoto

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Mercoledì 15 maggio alle ore 17.00, a Palazzo di Città, il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli incontrerà la scrittrice giapponese Banana Yoshimoto, una delle figure letterarie più eclettiche ed interessanti del panorama letterario mondiale.

Parteciperanno all’incontro:

  • Giorgio Amitrano, ordinario di Lingua e Letteratura giapponese e tra i principali traduttori di Banana Yoshimoto;
  • Francesco Colace, delegato al placement dell’Ateneo salernitano,
  • Gala Maria Follaco, attuale traduttrice di Yoshimoto
  • Nicoletta Gagliardi, delegata di Ateneo – responsabile del Protocollo di Intesa per il funzionamento della Scuola Italiana degli Studi dell’ASIA Orientale di Kyoto.

Banana Yoshimoto è nata a Tokyo il 24 luglio 1964. La sorella di Banana, Haruno Yoiko, è una conosciuta disegnatrice di anime giapponesi. Si laureò al college delle arti della Nihon University con una specializzazione in letteratura. Durante quel periodo prese ad usare il suo pseudonimo, Banana. Perché ? Vi proponiamo di seguito la risposta a questa domanda e tante altre curiosità sulla scrittrice giapponese tratte da BookToBook.com e il sito Libri e Ricette. 

Conosciuta come “Banana” da tutti, in realtà il vero nome della scrittrice è Mahoko. Da dove viene questo curioso pseudonimo? Qualcuno sostiene che si riferisca alla passione dell’autrice per i fiori rossi del banano, pianta di cui tiene un esemplare nella sua casa di Tokyo, ma “Banana” è anche un nome che si pronuncia quasi allo stesso modo in tutte le lingue e si ricorda facilmente. Lei ha dichiarato di averlo scelto perché lo reputa carino. 

Il suo film preferito è “Suspiria” di Dario Argento. L’autrice a domanda diretta sul suo film preferito a risposto così: “Da bambina mi sono sempre sentita diversa. Pensavo di essere pazza. Ero terribilmente sola. Quando verso i quattordici anni ho visto Suspiria di Dario Argento tutto il mondo che avevo nella mia mente e che mi separava dal mondo degli altri, era lì, in quei colori e quelle immagini, già completo e perfettamente formato. Capii che non ero pazza, e non ero più sola. Quando lo dico, alcuni storcono il naso, forse perché non considerano Dario Argento un grande artista. Ma io penso che forse, se non avessi visto quel film e non fossi uscita dal cerchio della mia solitudine, avrei finito per uccidermi”.

Il suo libro preferito è “Cime tempestose” di Emily Brontë. Ha dichiarato di averlo letto e riletto più volte. Oltre a Emily Brontë le piacciono molto anche Isaac B. Singer, Truman Capote e David H. Lawrence.

4) Adora gli animali. Ha un piccolo zoo domestico: due cani, tre gatti, una tartaruga. Occupano la sua casa, e la sua vita.

Non è credente, anche se crede che esista comunque un’entità soprannaturale cui una persona si rivolge quando non pensa di farcela con le proprie forze. Tenta di inserire spesso questo suo pensiero nei suoi romanzi.

Il suo romanzo più famoso è “Kitchen” , suo il romanzo d’esordio del 1988. Tradotto in venti lingue racconta la storia di Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna.  Dal libro sono stati tratti ben due film, uno girato a Hong Kong e l’altro in Giappone.

Il suo linguaggio letterario è frutto di una rielaborazione in chiave letteraria del linguaggio dei manga giapponesi.

E’ figlia di uno dei più noti intellettuali giapponesi, Takaaki Yoshimoto. Saggista e poeta, ha esercitato un’enorme influenza sulla generazione “impegnata” e di sinistra tra gli anni sessanta e settanta.

Suo padre ha scritto un saggio su di lei intitolato “Yoshimoto Takaaki X Yoshimoto Banana”

Il “Rock” è il suo genere musicale preferito. Tra i suoi cantanti e gruppi musicali preferiti ci sono i suoi musicisti preferiti sono i Nirvana, Prefab Sprout, John Frusciante e Mike Oldfield. (Fonte LIBRERIAMO

Salerno, 14 maggio 2019

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