Martedì 7 Maggio, ore 14:30, nei pressi del Rettorato, presidio per le Dimissioni del Rettore Aurelio Tommasetti.
L’iniziativa è stata organizzata dal Sindacato studentesco Link Fisciano che contesta Tommasetti candidato alle Europee per la Lega un Partito xenofobo, sessista, omofobo e antimeridionalista e ne chiede le dimissioni da Rettore. “Il rettore strumentalizza un’istituzione pubblica”. Il suo predecessore Pasquino si affida al sarcasmo.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
CAMPUS UNISA FISCIANO – Martedì 7 Maggio alle ore 14:30 nei pressi del rettorato, ci sarà un presidio organizzato dal sindacato studentesco Link Fisciano per chiedere le immediate dimissioni del rettore Aurelio Tommasetti alla luce della sua candidatura nelle file della Lega di Matteo Salvini nella prossima competizione elettorale. Il presidio, oltre all’obiettivo di contestare e chiedere le dimissioni del rettore, vuole mettere in luce le contraddizioni che si sono palesate agli occhi di tutti: l’utilizzo ad personam e per interessi politici di un ruolo istituzionale, la scelta di campo di chi dovrebbe garantire un’istituzione pubblica e si candida nelle file di un partito xenofobo, sessista, omofobo e antimeridionalista, il silenzio colpevole di molti.
Ad intervenire sulla questione è Giuseppe Luisi, coordinatore di Link Fisciano che afferma “Appresa la notizia della candidatura del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno alle imminenti elezioni europee con la lista Lega – Salvini Premier ci siamo espressi con tutti gli strumenti a nostra disposizione per evidenziare una situazione anomala. Riteniamo che l’Università debba essere uno spazio di cultura e democrazia aperto al confronto, ma anche libero da strumentalizzazioni partitiche di qualsivoglia orientamento politico che possano in qualche modo indirizzare e condizionare la discussione e la gestione d’ateneo. Con la sua candidatura Aurelio Tommasetti ha posto il logo di un partito su un’istituzione pubblica venendo moralmente meno al suo ruolo di garante dell’intera comunità accademica comprendente la docenza, la componente studentesca, il personale tecnico amministrativo, i lavoratori e le lavoratrici del comparto pulizie”.
Sulla questione aggiunge “Inoltre non possiamo esimerci dal commentare anche la scelta di parte del Rettore. Ci sembra paradossale come una figura che normalmente dovrebbe salvaguardare e percepire le istanze studentesche per migliorare la vivibilità dei percorsi universitari scelga una forza politica rappresentante un totale disinteresse in termini di rielaborazione del ruolo dell’Università all’interno della società. In continuità con i governi precedenti, infatti, il ministero dell’Istruzione (in quota Lega) ha fatto poco per garantire finanziamenti all’istruzione e alla ricerca tagliando almeno 30 milioni al Diritto allo Studio lo scorso Dicembre in vista della Manovra di Bilancio. Per questo e tanti altri motivi saremo in presidio al rettorato questo martedì 7 Maggio dalle 14:30, in occasione di una seduta ordinaria del Senato Accademico per liberare la nostra università da chi vuole strumentalizzarla e invitiamo studenti e studentesse, docenti, ricercatori, dottorandi, personale degli uffici e lavoratori tutti ad unirsi per chiedere all’unisono le dimissioni di Tommasetti.”
È inutile dire che la candidatura nella Lista della Lega del Rettore Magnifico Aurelio Tommasetti dell’Università degli studi di Salerno, uno degli Atenei più grandi del Sud ha destato molto scalpore, suscitando un vivace dibattito, non ultimo a dire la sua è stato anche il suo predecessore Raimondo Pasquino, anch’egli candidato alle europee come capolista di +Europa, e a ch’egli si unisce al coro di chi chiede le dimissioni da Rettore di Tommasetti e per questo Pasquino si affida al sarcasmo dichiarando: «Mi concedo solo una battuta, l’ideologo della Lega Nord e di Umberto Bossi, il professor Gianfranco Miglio, sarebbe stato molto divertito e sorpreso dal vedere il rettore di una importante università del Sud come Salerno candidato per il suo partito…».
Dimissioni o meno, poco conta, di sicuro gli studenti sapranno valutare e sapranno votare, e certo non sarà condizionante per loro la candidatura del proprio rettore. Resta il fatto che la sua candidatura non è venuta fuori da un percorso politico che il Tommasetti avrebbe intrapreso per militanza o per convinzione ma si configura solo come il salto sul carro di chi si ritiene vincitore, e il Rettore Magnifico Tommasetti ha scelto un “carro” diverso: Il CARROCCIO, quello guidato da Salvini e si siederà accanto al fantasma di Alberto da Giussano. Sarà in buona compagnia.
Campus UNISA di Fisciano, 6 maggio 2019
Il “sindacato studentesco’? Ma jat a zappà!